venerdì 11 luglio 2008

La messa all’indice di un porcellino laico

Maria Teresa Carbone
Il manifesto, 2 febbraio 2008,

La messa all’indice di un porcellino laico

Al numero uno della classifica di Amazon in Germania c’è un libro per bambini. In copertina, sullo sfondo di un prato verde smeraldo, un roseo maialetto tutto sporco di fango e un porcospino in scarponcini gialli e blu scrutano il cielo sorridenti e vagamente perplessi. Cercano qualcosa, anzi Qualcuno, lassù. E difatti Wo bitte geht’s zu Gott?, fragte das kleine Ferkel («Scusi, qual è la strada per Dio?, chiese il porcellino») è il titolo del volume che, nelle intenzioni dell’autore, Michael Schmidt-Salomon, vorrebbe essere una prima introduzione alla laicità, la versione infantile dell’Illusione di Dio di Richard Dawkins. Materiale incandescente, insomma, tanto che il ministero tedesco per la famiglia sta spingendo perché il libretto - venti pagine in tutto - venga messo all’indice, inserito cioè in un apposito elenco di libri, pubblicazioni e fumetti stilato dal Bundesprüfstelle für jugendgefährdende Medien (l’organo federale di controllo sui media pericolosi per la gioventù). Se il porcellino fosse riconosciuto reo di «lesa divinità», la vendita del libro non sarebbe vietata, ma il volume non potrebbe più essere esposto in libreria o inserito nel catalogo di Amazon o delle altre librerie online, perché in questo modo rischierebbe di finire nelle mani di pargoli innocenti. Secondo una nota del ministero, nel libro «le tre grandi religioni del mondo, cristianesimo, islamismo e ebraismo, vengono denigrate, e i loro tratti distintivi sono messi in ridicolo»: una osservazione che a giudicare dai testi e soprattutto dalle immagini (di Helge Nyncke) messi online nel sito del volume - www.ferkelbuch.de - può avere qualche fondamento, ma non giustifica la ventilata censura ministeriale (il cui effetto è stato finora, come sempre in questi casi, di dare un impulso straordinario alle vendite). «Le tre religioni vengono trattate sullo stesso piano», si difende Gunnar Schedel, responsabile della casa editrice Alibri che ha pubblicato il libro, mentre l’autore, Schmidt-Salomon, sottolinea che «di questo testo c’era un disperato bisogno, vista l’enorme quantità di libri religiosi per bambini». Come dargli torto?

Articolo di Maria Teresa Carbone apparso su Il manifesto, 2 febbraio 2008,