l’Unità 1.12.07
Comitato nazionale di bioetica, si dimette la «laica» Elena Cattaneo
Ancora polemiche all’interno del Comitato nazionale di boetica. Ieri ha sbattuto la porta e si è dimessa Elena Cattaneo, direttrice del laboratorio cellule staminali dell’università di Milano. La decisione, spiega la ricercatrice, si deve all’assenza di risposte in seguito al «dimissionamento forzato» dei tre vicepresidenti del Cnb, dei quali faceva parte. Riguardo alle motivazioni addotte dal presidente del Cnb Casavola, circa «problemi di rapporti personali tra presidente e vicepresidenti», Cattaneo rileva che «precedentemente al dimissionamento forzato non vi è mai stata alcuna conflittualità, da me osservata o percepita, tra i vicepresidenti e il presidente». «Non posso accettare quanto è accaduto perchè ingiustificato e lesivo» spiega Cattaneo. «Pur manifestando la mia ammirazione per la gran parte dei colleghi del Cnb, in questi mesi ho purtroppo dovuto rendermi conto di quanto difficile e ridotta fosse, su alcuni argomenti, l’analisi scientifica e responsabile di aspetti che toccano la ricerca biomedica e che sono così vicini alle esigenze umane. Anche per questo preferisco tornare a spendere quanto più del mio tempo per la ricerca scientifica». Dopo la polemica tra Casavola e alcuni membri «laici» del Cnb, il presidente, d’intesa con Prodi, ha sostituito i suoi tre vicepresidenti (oltre a Cattaneo, Cinzia Caporale e Luca Marini) e aveva nominato nuovi vicepresidenti Lorenzo D’Avack, il rabbino capo della Comunità di Roma, Riccardo Di Segni, e Laura Palazzani. I tre vice destituiti avevano definito l’avvicendamento «non motivato».
Comitato nazionale di bioetica, si dimette la «laica» Elena Cattaneo
Ancora polemiche all’interno del Comitato nazionale di boetica. Ieri ha sbattuto la porta e si è dimessa Elena Cattaneo, direttrice del laboratorio cellule staminali dell’università di Milano. La decisione, spiega la ricercatrice, si deve all’assenza di risposte in seguito al «dimissionamento forzato» dei tre vicepresidenti del Cnb, dei quali faceva parte. Riguardo alle motivazioni addotte dal presidente del Cnb Casavola, circa «problemi di rapporti personali tra presidente e vicepresidenti», Cattaneo rileva che «precedentemente al dimissionamento forzato non vi è mai stata alcuna conflittualità, da me osservata o percepita, tra i vicepresidenti e il presidente». «Non posso accettare quanto è accaduto perchè ingiustificato e lesivo» spiega Cattaneo. «Pur manifestando la mia ammirazione per la gran parte dei colleghi del Cnb, in questi mesi ho purtroppo dovuto rendermi conto di quanto difficile e ridotta fosse, su alcuni argomenti, l’analisi scientifica e responsabile di aspetti che toccano la ricerca biomedica e che sono così vicini alle esigenze umane. Anche per questo preferisco tornare a spendere quanto più del mio tempo per la ricerca scientifica». Dopo la polemica tra Casavola e alcuni membri «laici» del Cnb, il presidente, d’intesa con Prodi, ha sostituito i suoi tre vicepresidenti (oltre a Cattaneo, Cinzia Caporale e Luca Marini) e aveva nominato nuovi vicepresidenti Lorenzo D’Avack, il rabbino capo della Comunità di Roma, Riccardo Di Segni, e Laura Palazzani. I tre vice destituiti avevano definito l’avvicendamento «non motivato».