martedì 27 maggio 2008

Museion: la rana in croce non piace ai cattolici, ma per ora resta lì

l’Unità 27.5.08
A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo museo, il vescovo di Bolzano chiede la rimozione dell’opera di Kippenberger
Museion: la rana in croce non piace ai cattolici, ma per ora resta lì
di Valeria Trigo

Fa già parlare di sé il nuovo museo d’arte moderna di Bolzano, Museion, inaugurato appena pochi giorni fa. Il «merito» spetta ad una rana verde crocifissa nell’atrio d’ingresso del modernissimo spazio museale, costato 30 milioni di euro, e che ora sembra prendersi beffe di tutti restando ferma lì, immobile, contrariamente a quanti avrebbero voluto rimuoverla. E non sono pochi. Il mondo cattolico non è certo dalla sua parte, tanto che perfino il vescovo della Diocesi di Bolzano-Bressanone, Wilhelm Egger, ha pubblicamente criticato quell’anfibio in croce che tiene un uovo in una zampa e nell’altra una birra, opera realizzata dallo scomparso artista tedesco Martin Kippenberger. Dello stesso parere, negativo, è stato anche Luis Durnwalder, presidente della giunta provinciale altoatesina.
I responsabili del Museo hanno deciso di corredare l’opera con un’accurato materiale informativo sulla genesi e sul significato della scultura, quindi per ora la rana non sarà rimossa. «I sentimenti religiosi hanno il diritto di essere rispettati - aveva affermato Egger -. La rana crocifissa esposta al nuovissimo Museion d’arte moderna ha stupito tanti visitatori del Museion e li ha feriti nei loro sentimenti religiosi. Oggi, i simboli della fede cristiana vengono spesso disprezzati. Oggi, però, è fondamentale il rispetto per i simboli e i sentimenti religiosi. Una mostra di opere simili non aiuta alla pace tra le culture e le religioni».
«Si tratta - ha aggiunto Durnwalder - di un grande artista il cui vissuto è stato però caratterizzato da forti tensioni interiori e in questo caso sembra che egli abbia passato il segno». L’Union fuer Suedtirol ha chiesto addirittura le immediate dimissioni dell’assessore provinciale alla cultura in lingua tedesca Sabine Kasslatter Mur presente all’inaugurazione dell’opera. E come se non bastasse le critiche sono arrivate anche da Alleanza Nazionale che ha ricordato una polemica precedente relativa a una performance dove l’inno di Mameli veniva accompagnato dal rumore di uno sciacquone. Forse qualcuno dimentica che l’arte non ha catene.