I soldi dei condoni edilizi? Ai pellegrinaggi
Il Gazzettino, giovedì 5 luglio 2012
La
Regione Veneto ha un Fondo di 2,9 milioni di euro per risanare il
paesaggio devastato dagli abusi edilizi e il primo intervento ad essere
finanziato è un "Cammino della fede". Pardon, quattro percorsi, con
contributo di 25mila euro ciascuno per la sola progettazione. Che
c'entrano i pellegrinaggi con gli abusi edilizi? Bruno Pigozzo,
consigliere regionale del Pd, ieri l'ha chiesto durante la riunione
della seconda commissione consiliare: «Vanno benissimo i percorsi della
fede, per carità, ma non vorrei che fossero gli unici interventi da
mettere in cantiere. Con i 2 milioni e 800mila euro che avanzano si farà
anche qualcos'altro per la riqualificazione paesaggistica, o no?». Pare
di no. La storia di questo Fondo comincia quattro anni fa, quando viene
approvata la Finanziaria 2009. L'articolo 17 dice che "al fine di
contribuire al conseguimento dell'obiettivo di recuperare le aree
interessate da degrado paesaggistico" la Regione "attua e favorisce gli
interventi di rigenerazione paesaggistica anche mediante l'erogazione di
finanziamenti a enti pubblici locali e a enti strumentali regionali".
Per farla breve: chi ha commesso un abuso ha avuto la possibilità negli
anni di sanarlo chiedendo il condono edilizio e, quindi, pagando. Una
quota è andata alla Regione e adesso ci sono 2,9 milioni di euro. La
giunta, lo scorso mese, ha deciso di investire sul turismo religioso
decidendo di finanziare quattro percorsi. il Cammino di Sant'Antonio (la
Via del Santo e i santuari antoniani da Camposampiero a Padova),
soggetto attuatore il Comune di Campodarsego; la Via dei papi (da
Belluno a Lorenzago e a Feltre), soggetto attuatore il Comune di Sedico;
il percorso delle "rogazioni" sui prati dell'Altopiano di Asiago,
soggetto attuatore il Comune di Asiago; l'itinerario della fede in
Valpolicella, soggetto attuatore il Comune di San Pietro in Cariano.
Intanto 25mila euro di contributo per preparare ciascun progetto, poi
rimangono 2,8 milioni. La commissione presieduta dal leghista Andrea
Bassi («Mi sono speso personalmente affinché il vicegovernatore Marino
Zorzato inserisse la Valpolicella all'interno delle aree beneficiarie»)
ha dato il via libera. Le obiezioni di Pigozzo rimangono. Tra l'altro: a
Venezia, Treviso e Rovigo neanche mezzo sentiero?