mercoledì 21 agosto 2013

Beyond Belief: The Secret Lives of Women in Extreme Religions

da "d-repubblica" Il libro ‘Beyond Belief’, curato dall’ex ebrea chassidica Susan Tive e dall’ex Cristiana Rinata Cami Ostman raccoglie circa trenta storie di donne che con la religione ci hanno avuto a che fare davvero, seriamente, senza ‘forse’. E tra l’altro con modi di vivere la fede tra i più rigidi, regolamentati, ossessivi. Tra le pagine di ‘Beyond Belief’ si incontrano le più svariate religioni, gli ebrei ortodossi, i cattolici, i calvinisti, gli evangelici, i mormoni, i mussulmani, i Testimoni di Geova, ma anche piccoli gruppi di cristiani integralisti o di seguaci di questo o quel predicatore carismatico. Beyond Belief: The Secret Lives of Women in Extreme Religions

domenica 28 luglio 2013

LA RELIGIOSA - film

link ai distributori del film:
LA RELIGIOSA « Officine UBU:
XVIII secolo. Suzanne, 16 anni, è costretta dalla sua famiglia a prendere i voti, mentre la sua aspirazione è vivere nel “mondo”.
Fra le mura del convento deve confrontarsi con l’arbitrarietà delle gerarchie ecclesiastiche: madri superiore a volte benevole, a volte crudeli o colpevoli di troppo amore …
La passione e la forza che animano Suzanne, le permettono di resistere alla barbarie del convento e perseguire il suo unico scopo: combattere con tutti i mezzi per riconquistare la sua libertà.

Selezione Ufficiale al Festival Internazionale del Cinema Di Berlino

DAL 5 SETTEMBRE AL CINEMA

La religiosa, il film con Isabelle Huppert: il trailer italiano

La religiosa, il film con Isabelle Huppert: il trailer italiano - Panorama:
La trasposizione cinematografica del romanzo incompiuto di Denis Diderot arriverà nelle sale italiane il 5 settembre

giovedì 25 luglio 2013

Bergoglio lava più bianco. La rivoluzione a parole di papa Francesco

articolo completo su:
Bergoglio lava più bianco. La rivoluzione a parole di papa Francesco - micromega-online - micromega:

Quello che maggiormente sorprende in questa prima fase di permanenza alla guida della Chiesa di papa Francesco è il coro pressoché unanime di consensi che l’ex arcivescovo di Buenos Aires sta raccogliendo. Ma pauperismo e «francescanesimo a puntate» sembrano più funzionali ad una gigantesca operazione di marketing piuttosto che ad una reale riforma delle strutture della Chiesa. Un'analisi controcorrente della “nuova Chiesa” di papa Bergoglio.

di Valerio Gigante

I fatidici 100 giorni sono trascorsi, l’enciclica a “quattro mani” (ma con una sola una firma) è uscita, la visita a Lampedusa è terminata. E mentre il viaggio in Brasile è in svolgimento, giornali e riviste si sono già ampiamente scatenati nel tracciare un primo bilancio del pontificato di Francesco. Quello che maggiormente sorprende in questa prima fase di permanenza alla guida della Chiesa di José Mario Bergoglio è il coro pressoché unanime di consensi che l’ex arcivescovo di Buenos Aires sta raccogliendo, da destra a sinistra, nel mondo cattolico come in quello laico.
(...)

sabato 8 giugno 2013

Io Firmo il referendum Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille

link all'evento su Facebook:
(2) Io Firmo il referendum Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille:
Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.

Viene abrogata la disposizione che prevede che anche l’8x1000 di chi non esprime alcuna indicazione venga ripartito tra le confessioni religiose. Effetti: la quota relativa alle scelte non espresse (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno) rimarrebbe in capo al bilancio generale dello Stato anziché essere ripartita in favore soprattutto (al 90%) della Conferenza episcopale italiana. Non si arrecherebbe alcun danno alle attività caritatevoli, visto che il fondo 8x1000 si è moltiplicato per cinque negli ultimi 20 anni, arrivando alla cifra record di un miliardo e cento milioni di euro l’anno!

“Volete che sia abrogata la legge 20 maggio 1985, n. 222, limitatamente all'articolo 47, terzo comma, limitatamente al secondo periodo: "In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ?"

sabato 1 giugno 2013

otto per mille - 8 x mille (playlist)

Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille | Cambiamonoi

Libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille | Cambiamonoi:
Per restituire l’effettiva libertà di scelta ai cittadini. Vogliamo che la quota relativa alle scelte non espresse sull’8xMille (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno, ridistribuita alle confessioni religiose) rimanga in capo al bilancio generale dello Stato.

Viene abrogata la disposizione che prevede che anche l’8x1000 di chi non esprime alcuna indicazione venga ripartito tra le confessioni religiose. Effetti: la quota relativa alle scelte non espresse (attualmente più del 50% del totale, circa 600 milioni di euro l’anno) rimarrebbe in capo al bilancio generale dello Stato anziché essere ripartita in favore soprattutto (al 90%) della Conferenza episcopale italiana. Non si arrecherebbe alcun danno alle attività caritatevoli, visto che il fondo 8x1000 si è moltiplicato per cinque negli ultimi 20 anni, arrivando alla cifra record di un miliardo e cento milioni di euro l’anno!

“Volete che sia abrogata la legge 20 maggio 1985, n. 222, limitatamente all'articolo 47, terzo comma, limitatamente al secondo periodo: "In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ?"

domenica 26 maggio 2013

Paradiso Ior. La banca vaticana tra criminalità finanziaria, politica e riciclaggio di denaro. Dalle origini al crack Monte dei Paschi

Paradiso Ior. La banca vaticana tra criminalità finanziaria, politica e riciclaggio di denaro. Dalle origini al crack Monte dei Paschi sul libro: Perché non può esserci un vero cambiamento nella Chiesa se non si risolve la controversa questione Ior? Perché tra i messaggi di rottura con il passato che il nuovo pontefice, Papa Bergoglio, sta lanciando al mondo non può mancare la riforma dell’Istituto per le Opere di Religione? Lo spiegano gli autori di questa dura inchiesta, che scoperchia una serie di scandali ancora sconosciuti alle cronache e inaccettabili per la Chiesa. Un libro che analizza e rende pubbliche le finanze vaticane, dalla fondazione dell’istituto fino al crack del Monte dei Paschi. Soldi, tanti soldi «sospetti» e correntisti discutibili che ingrassano da decenni i forzieri vaticani, speculazioni che voltano spesso le spalle all’etica e alla morale. Un’accurata ricostruzione che dalle origini passa attraverso gli anni di monsignor Marcinkus e i rapporti che avrebbe intessuto con alcuni boss della Magliana; i misteri irrisolti che ruotano intorno alle morti di Calvi e Sindona; la bancarotta del Banco Ambrosiano; gli intrecci con la maxitangente Enimont e Mani Pulite. Carte, atti parlamentari, conti correnti mai pubblicati riempiono le pagine di Paradiso Ior, un libro che svela come il Vaticano ha preso parte anche ad ambigui affari attraverso Jp Morgan e altre società finanziarie lussemburghesi e svizzere. In queste dense pagine non mancano le rivelazioni di alcuni fondi segreti e i rapporti che lo Ior ha avuto con politici e potenti di tutto il mondo: un vero paradiso fiscale a cui il Vaticano non rinuncerà facilmente.

giovedì 16 maggio 2013

I peccati del papa argentino

Le dimissioni di papa Benedetto XVI, indotte da blandizie e pressioni, hanno portato all'elezione papale, preparata nella massima segretezza, su ispirazione di san Josemaría Escrivá de Balaguer, del cardinale Jorge Mario Bergoglio arcivescovo di Buenos Aires. Questo libro racconta i peccati che macchiano la biografia del primo pontefice argentino. Superiore provinciale dei Gesuiti negli anni della dittatura militare di Buenos Aires, padre Bergoglio restò silente quando due preti gesuiti, assertori della "sovversiva" Teologia della liberazione, vennero sequestrati dalla polizia e sottoposti per mesi a prigionia e torture. Né mai il futuro papa Francesco proferì parola contro la giunta militare responsabile di una sanguinosa repressione, comprensiva di molte migliaia di desaparecidos, durata 7 anni (1976-1983). Da vescovo ausiliare prima, e poi da arcivescovo di Buenos Aires, mai Bergoglio denunciò la dilagante piaga della pedofilia sacerdotale, né mai si attivò per contrastarla. Anzi, arrivò al punto di manifestare indulgenza verso un sacerdote condannato per pedofilia, e solidarietà a un vescovo dimissionario per uno scandalo di omosessualità. Del resto, lo confessò lo stesso Bergoglio quando ancora era cardinale: "Ho commesso molti errori... Oggi chiedo perdono dei peccati e delle offese che ho realmente commesso".

domenica 21 aprile 2013

Finanza e Vaticano, slittano i controlli

Corriere della sera,
 11.04.2013
Finanza e Vaticano, slittano i controlli
M. Antonietta Calabrò


ROMA — Ci sarà presto una nuova visita in Vaticano dei valutatori di Moneyval, il Comitato del Consiglio d'Europa che giudica le misure nazionali per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo(dopo quelle del novembre 2011 e del marzo 2012). La visita degli ispettori è prevista in relazione alla presentazione dell'aggiornamento del Rapporto sulla prevenzione del riciclaggio e per la trasparenza finanziaria, approvato dall'Assemblea plenaria nel luglio 2012.
Al tempo stesso la Radio Vaticana ha reso noto che il «Progress Report», richiesto da Moneyval come procedura ordinaria nell'anno successivo all'approvazione del primo Rapporto, è previsto a dicembre, e non più a luglio. Si tratta di uno slittamento richiesto dalla Santa Sede e accordato, sempre con procedura ordinaria da Moneyval, per poter presentare i progressi in corso relativamente a tutte le questioni ancora aperte.
La Santa Sede lo scorso anno aveva superato il terzo round di valutazione ottenendo un risultato di «completo» o «parzialmente completo» adeguamento agli standard internazionali in 9 delle 16 questioni «Core and Key». Ebbene, il Vaticano ha chiesto ed ottenuto di presentare il suo rapporto «in progress» non solo in relazione alle questioni «Core» «non compliant» (che sono le uniche strettamente richieste) ma anche nelle questioni «Key», che devono essere ancora migliorate. In questo modo tutte e sette i punti che l'anno scorso non erano stati valutati come sufficienti per la lotta al riciclaggio verranno adeguati entro la fine di quest'anno. «La Santa Sede continua con impegno il suo dialogo con Moneyval» ha proseguito la nota della Radio Vaticana. Lo slittamento in avanti nei tempi, fino a dicembre, è avvenuto perché il Vaticano non ce l'ha avrebbe fatta a prepararsi in tempo per luglio? Oltre le Mura negano che questo sia il motivo, quanto piuttosto la volontà di presentare un «Progress report» completo visto l'intreccio delle 7 questioni da mettere a punto in un'entità statale sui generis com'è la Santa Sede. Pesa sicuramente, inoltre, il grave «incidente», accaduto all'inizio di gennaio 2013, del blocco dei bancomat interni alla Città Stato, da parte della Banca d'Italia (superato dal punto di vista pratico, ma non dal punto di vista giuridico nei rapporti con le banche italiane) e l'elezione di Papa Francesco e quanto il nuovo Pontefice deciderà in relazione alla struttura finanziaria vaticana e allo Ior. I 7 punti giudicati non soddisfacenti dal primo Rapporto riguardano in particolare i poteri ispettivi dell'Aif presieduta dal cardinale Attilio Nicora, e il cui direttore generale René Bruhelart era martedì a Strasburgo per "trattare" con Moneyval. I suoi poteri sanzionatori, e quelli di "validare" le nomine dei direttori e del senior management dello Ior e dell'Apsa. Da mettere a punto anche i controlli sui movimenti di denaro delle organizzazioni no profit.

domenica 14 aprile 2013

Tentazioni on line. Vaticano, vocazione a luci rosse

il Fatto 11.04.2013
Tentazioni on line. Vaticano, vocazione a luci rosse
Il sito Torrentfreak ha verificato che nella cittadella papale si scaricano dalla rete film con le star del porno americano
di Carlo Antonio Biscotto


Dopo lo scandalo della pedofilia, quello dello IOR e della finanza “allegra” e il Vatileaks, si abbatte sulla Santa Sede un’ultima tegola: la pornografia digitale. A dare la clamorosa notizia è stato il sito Torren  tFreak.com , un sito di downloading che ha pubblicato un post dal titolo alquanto esplicito: “I preti guardano Dvd e in Vaticano scaricano film porno”.
LA CURIOSITÀ era sorta qualche tempo fa quando Paul Flynn, proprietario di una piccola videoteca a Limerick (Irlanda), ha raccontato che da circa sei anni noleggiava Dvd alla vicina parrocchia e che, parlando con il parroco, era venuto a sapere che avevano visto Lincoln, Djago Unchained, I miserabili e Zero Dark Thirty, tutti titoli appena usciti sul grande schermo. In realtà in parrocchia avevano organizzato un vero cineclub e una volta la settimana i parrocchiani cinefili si riunivano per godersi un bel film. Ma Paul si era insospettito e non ci aveva messo molto a capire che i film erano stati scaricati illegalmente.
Ma se nella minuscola parrocchia di Limerick scaricano film illegalmente e non sembrano prediligere la cinematografia per seminaristi ed educande, cosa faranno in Vaticano, si erano chiesti i responsabili di TorrentFreak? È partita così l’indagine per cercare di capire cosa scaricano dalla rete i computer situati nel piccolo Stato governato da Papa Francesco. Poca musica, qualche spettacolo televisivo e molti film. La sorpresa non è stata poca quando ci si è accorti che tra i titoli scaricati ce n’erano molti per lo meno “discutibili”. A parte i blockbuster di produzione per lo più hollywoodiana a TorrentFreak sostengono che sono stati scaricati molti film che hanno per protagonista una certa Lea Lexis. Il nome non dirà nulla agli amanti della settima arte, ma nel mondo del porno Lea Lexis è quasi una celebrità. Nata in Romania nel 1988, Lea Lexis ha all’attivo capolavori quali: “Voracious”, “In anal slut we trust”, “Sexual gymnastics” e “Whipped ass”. Ha girato oltre 100 porno ed è famosa per il suo “lato B” e per le evoluzioni spericolate, ricordo forse dei giovanili trascorsi nel mondo della ginnastica artistica. Un’altra pornodiva molto scaricata in Vaticano è Krissy Lynn, ventottenne americana piuttosto minuta ma procacissima, interprete di oltre 270 film porno e di 130 scene hard per siti web. Ma le sorprese non finiscono qui. Sempre secondo TorrentFreak, molti porno sono del genere trans e gay, un settore di nicchia della pornografia online.
IL VATICANO ha circa 800 residenti permanenti, Papa Francesco compreso, e per lo più si tratta di sacerdoti della Curia, di personale addetto alla sicurezza e di personale di servizio. L’attività di downloading non è particolarmente intensa, ma sembra che un particolare indirizzo IP abbia scaricato illegalmente non solo diversi titoli porno, ma serie televisive americane quali “Chicago Fire”, “The neighbours” e “The americans”.
Secondo il New York Post, dallo stesso indirizzo IP, contrassegnato come “Santa sede – Stato Città del Vaticano”, sarebbero stati scaricati diversi film a luci rosse tra cui alcuni porno interpretati dal pornodivo trans Tiffany Starr, una stupenda mora dal seno prorompente e dagli indiscutibili e notevoli attributi maschili che pare sia molto popolare all’interno delle mura vaticane. Torrenting è un metodo di file sharing che consente di scaricare illegalmente film, musica e video ed è molto conosciuto dai distributori di materiale pornografico che lo utilizzano anche perché è difficile risalire all’origine dei file. Era impiegato anche dell’ormai defunto sito Napster.
TorrentFreak ha tentato di contattare il Vaticano prima di rendere noti i risultati della ricerca. La Santa Sede non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

mercoledì 20 marzo 2013

Mea Maxima Culpa -- Silenzio nella casa di Dio. Il trailer


Il film - diretto dal regista premio Oscar Alex Gibney - documenta alcuni dei più scioccanti casi di pedofilia che hanno coinvolto la Chiesa Cattolica negli ultimi anni, partendo dalla testimonianza di quattro uomini sordomuti che negli Stati Uniti, insieme ad altri 200 bambini, furono vittime degli abusi del direttore della loro scuola, padre Lawrence Murphy, e che solo da adulti hanno trovato la forza di denunciare l'accaduto.
L'indagine su Murphy, accusato di abusi su oltre 200 studenti, ha portato alla luce le responsabilità del Vaticano, fino a coinvolgere la Curia Romana e lo stesso Benedetto XVI.
Nelle sale italiane il 20 marzo 2013. Distribuito da Feltrinelli Real Cinema

Mea Maxima Culpa -- Silenzio nella casa di Dio. Il trailer

mercoledì 6 marzo 2013

Chiesa e pedofilia. Non lasciate che i pargoli vadano a loro

Chiesa e pedofilia. Non lasciate che i pargoli vadano a loro
Perché dopo decenni di silenzio esplode in Europa, nel 2010, lo scandalo della pedofilia del clero cattolico? Come mai la società civile ha finalmente potuto esprimere sui media tutta la sua indignazione nei confronti delle inaccettabili scuse alle vittime confezionate dalla propaganda vaticana? Questo libro, evidenziando lo stretto rapporto sempre esistito nei secoli tra Chiesa cattolica e pedofilia, ricostruisce sin dalle origini la storia dei crimini e indaga la matrice culturale dell'idea perversa che l'atto pedofilo non è una violenza perché il bambino, in quanto privo di razionalità, non sarebbe un essere umano. Un'idea che, a partire da Platone e Aristotele, rielaborata da Paolo di Tarso e Agostino d'Ippona, ha trovato sponda prima nell'Illuminismo e poi nel pensiero di Freud e di Foucault. Si scopre così che il fenomeno "pedofilia" non è mai stato analizzato a fondo e che dietro l'impunità dei preti violentatori c'è una netta complicità tra ideologie apparentemente inconciliabili. Con un linguaggio giornalistico chiaro, avvalendosi dei pareri di esperti e dello studio di un gran numero di testi e di documenti, l'autore propone la sua ipotesi: si sta forse radicando, nel pensiero comune, quel salto di paradigma scientifico e culturale che porta a un nuovo modo di intendere la nascita, il bambino, l'essere umano?

Vaticano pedofilia. Le carte, le storie, i nomi dello scandalo che ha travolto la Chiesa cattolica nel mondo

Vaticano pedofilia. Le carte, le storie, i nomi dello scandalo che ha travolto la Chiesa cattolica nel mondo
Una valanga di scandali continua ad abbattersi sul trono papale. La Chiesa di Roma sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia: in pochi mesi ha perso credibilità e autorevolezza. Gli abusi sessuali commessi da sacerdoti nei confronti di minori gettano un marchio infamante sulla Santa Sede. Persino la figura del Papa è messa in discussione: dopo l'accusa di aver insabbiato molti episodi denunciati, non manca l'ipotesi di dimissioni. Perché questo attacco al Papa? Un Golpe o un regolamento di conti tra porporati? Questo libro racconta i fatti, raccoglie le carte e gli articoli che hanno spinto la Chiesa cattolica a confessare le proprie colpe. Non è un libro di accusa, ma è un tentativo di fare luce non tanto e non solo sul tema degli scandali sessuali quanto, cosa ancor più grave, sulle responsabilità della Chiesa che ha cercato di coprire, per decenni, questi scandali. In un momento in cui il giornalismo vive un momento buio (la legge bavaglio...), un libro inchiesta coraggioso che ripropone il tema della libertà di stampa e del diritto di essere informati.

venerdì 4 gennaio 2013

Santo, è del Vaticano ma vale la legge italiana

Santo, è del Vaticano ma vale la legge italiana
Cristina Genesin
IL MATTINO,  Padova, 2/11/2012
II carteggio fra ministero dei Beni culturali e Soprintendenza chiarisce il regime giuridico del complesso basilicale. E confermerebbe l'abuso edilizio
Un abuso edilizio in un'ala dello storico complesso del Santo che reclama di essere subito sanato? Oppure è un intervento del tutto legittimo in un edificio che, appartenendo alla Santa Sede, gode di extraterritorialità, il che significa che la proprietà (il Vaticano) può farci ciò che vuole, oggi sei mini appartamenti, domani un albergo ristorante e, perché no, magari un bocciodromo per gli anziani fedeli che intendono giocare all'ombra del Santo? La soluzione al quesito (il complesso della Basilica del Santo gode di extraterritorialità o no?) darà la direzione all'inchiesta della procura di Padova innescata dall'esposto degli Uffici tecnici comunali quando, sul tavolo dei responsabili, è arrivata una richiesta di sanatoria per cinque mini-appartamenti ricavati nell'ex casa del custode al civico 1 di via Orto Botanico, con (allegato) un progetto già bell'e pronto per trasformare il resto dell'area - un tempo occupata dal museo e dalla biblioteca cittadini - in un centro di accoglienza e di ristoro. Risposta fondamentale perché ammettere l'extraterritorialità significa consegnare una carta in bianco al proprietario che, su quel bene, potrà far ciò che vuole senza seguire alcuna procedura amministrativa - che impone pareri, approvazioni, obblighi da rispettare - irrinunciabile per qualsiasi altro cittadino italiano proprietario di un edificio di pregio. Ma le carte che si possono raccogliere - tra Ministero dei beni culturali e Soprintendenza - raccontano in modo chiaro ed esplicito che il complesso basilicale nelle sue varie articolazioni (il convento e i chiostri, la biblioteca Antoniana, il museo, l'oratorio di San Giorgio e la Scuola del Santo), pur appartenente a uno stato straniero, è soggetto alle norme dell'ordinamento italiano, dalle leggi (come il Codice dei beni culturali e del paesaggio racchiuso nel decreto legislativo n.42 del 22 gennaio 2004) ai regolamenti edilizi comunali. Di fronte a un quesito sollevato il 25 ottobre 2007 dalla Soprintendenza sull'applicabilità del Codice dei beni culturali al complesso basilicale, il Ministero per i beni culturali (Direzione regionale del Veneto) risponde a stretto giro di posta con il protocollo n.8277 del 7 novembre, a firma del dirigente Ugo Soragni: «... Appare opportuno richiamare il parere reso dall'Ufficio legislativo del Ministero con nota prot.21933 del 6 novembre 2006 il quale... ha ribadito che la conferma della personalità giuridica della Santa Sede... non può valere come riconoscimento ope legis di tale soggettività ai fini dell'ordinamento interno... Cosicché ai beni della Santa Sede, come a quelli di ogni altro stato estero, è applicabile il regime di tutela previsto per i beni di proprietà privata presenti sul territorio nazionale». Del resto con nota del 20 novembre 2006 (protocollo 21933) l'Ufficio legislativo del Ministero aveva espresso proprio quel concetto, specificando che «la conferma della personalità giuridica della Santa Sede (stato straniero proprietario del Santo)... deve intendersi come riconoscimento della sua dimensione internazionale...». Però «... ai beni della Santa Sede... è applicabile il regime di tutela previsto per i beni di proprietà privata sul territorio nazionale». E per quanto concerne l'extraterritorialità, scrive il Ministero dell'Interno (Direzione generale Affari dei culti) nel protocollo 51/3/2/433 del 19 dicembre 1995: «... il termine extraterritoriale ricorre nell'allegato II del Trattato del Laterano tra la Santa Sede e l'Italia, con riferimento ad alcuni immobili tassativamente elencati nell'articolo 15... tra cui non è citata la Basilica (del Santo)».