mercoledì 6 maggio 2020

Estrema Unzione


 L’Estrema Unzione.

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l’Estrema Unzione è istituita per fortificare l’anima contro gli ultimi attacchi del demonio e per cancellare ogni resto di peccato.
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Quando l’uso di ragione dell’ammalato sia dubbio, si deve somministrare questo sacramento sotto condizione (c. 941).
Sebbene non sia necessario che nel ricevere la Estrema Unzione sussista l’uso di ragione (è sufficiente averlo soprattutto prima) 
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Accade che alcuni malati psichici, nonostante un sufficiente uso di ragione, rifiutino, con un qualsiasi pretesto, di ricevere l’Olio Santo e si ribellino quando, nonostante il loro rifiuto, sia loro somministrato.
In questi casi il rifiuto non è cosciente, ma causato dalla malattia. 
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si aspetterà quindi, per quanto è possibile, un momento più favorevole, oppure che il malato perda conoscenza.
Non sempre è possibile attendere. In tal caso alcune persone terranno il paziente in modo da evitare le mancanze di rispetto più gravi e ci si accontenterà di ungere la fronte, adoprando l’unica formula breve che il Canone ammette in caso di necessità (e. 947 § 1).
Il caso di necessità si verifica non soltanto quando il pericolo di morte sia così imminente che manca il tempo necessario per compiere il rito completo, o quando vi siano serie probabilità di contagio, ma anche se vi sia pericolo d’irriverenza.
Se però lo stato del paziente migliora, se il moribondo diventa più calmo e tranquillo e cessa dal ribellarsi, si devono completare le unzioni, sempre che il pericolo di morte perduri.
dal Manuale di psichiatria pastorale, pagine 264-265


Ci fermiamo qui, andare oltre ci porterebbe…