sabato 16 maggio 2020

la continenza sessuale giovanile è antiigienica?


 Da sempre il sesso è un problema per tutte le religioni monoteiste, un problema che non riusciranno mai a risolvere. Per loro la repressione di tutti i comportamenti normali dell’uomo rientra nei fondamenti del loro malsano credo religioso.
Vediamo come hanno sempre cercato di arrampicarsi su ogni specchio pur di giustificare la loro anomala posizione.
Prendiamo esempio dall’opuscolo
la continenza sessuale giovanile è antiigienica?
il sottotitolo riporta la dicitura: “risposte dei medici”.



Premessa dell’ideatore dell’opuscolo:
Un’ opinione diffusa dice la continenza sessuale dannosa o pericolosa alla salute dei giovani e questa opinione non è senza conseguenze pratiche. Domandano alcuni quale fondamento e valore le riconosca la Medicina.
Per rispondere in modo oggettivo a questa domanda, raccolgo alcune risposte ricevute da medici ai quali ho chiesto cosa pensassero dei danni e dei pericoli della continenza.
Da queste risposte, per quanto diverse nelle considerazioni particolari, risulta che nei giovani normali, con tenore di vita razionale, la continenza non è dannosa ma anzi raccomandabile anche solo dal punto di vista strettamente naturalistico.
Le lettere in lingua straniera sono state tra dotte letteralmente.
L’ opuscolo ha carattere privato e non è in commercio.

Camerino, 20 settembre 1935.
la prima risposta riportata:
La questione che Lei mi pone è di quelle Intorno alle quali l’igiene e la morale si fanno guerra. Sull’ argomento e’ è un comandamento di Dio; io credo che si possa obbedirgli senza danno fino a quando prevale l’altro comandamento di fondare una famiglia. E più presto è e meglio è.
Questo dispensa dal prospettare altre soluzioni.
Occorre sposarsi giovani, non uscire di gioventù nè esporsi prima del matrimonio, e questo mette a posto tutto.
Non si muore di continenza a 25 anni, ma si può morire per non essersi riservati per la propria donna. La castità fino a questo momento avrebbe il vantaggio di evitare ogni pericolo di contaminazione da malattie veneree che sono tutte terribili per le conseguenze, contro le quali la medicina nonè -sempre vittoriosa.
In breve, 1’ uomo ha degli organi riproduttori; la saggezza vuole ch’ egli ne usi in condizioni normali, cioè sposandosi il più presto possibile e dando alla moglie legittima il maggior numero di figli che la sua salute comporti.
La mancanza di castità nel celibato ha più inconvenienti che vantaggi e la castità dà alle persone per bene il desiderio di sposarsi, cosa che è utile alla società. Quanto ai celibatari per egoismo, se capitan loro degli accidenti tanto peggio per loro; essi non interessano nessuno, il loro isolamento d’ altronde inasprisce il loro carattere.

Parigi 15 ottobre 1918.

E. PERRIER
Direttore del Museo Nazionale di Storia Naturale