l’Unità 7.5.09
Veronesi, l’etica laica e la battaglia delle fedi
La conversazione con Cecchi Paone
Alcuni estratti del colloquio del grande scienziato con Cecchi Paone su Sky
«L’etica laica è superiore a quella religiosa perché implica il rispetto dell’altro»
Cecchi Paone: Ben ritrovato Professore. Di recente ho letto una ricerca di «Signs Nanotecnology», una rivista dedicata alle nanotecnologie, secondo cui i Paesi dove è ancora molto forte il sentimento religioso sono quelli più arretrati dal punto di vista scientifico-tecnologico.
Veronesi: È normale. È una conferma perché scienza e fede sono una contraddizione perché la fede è credere ciecamente in una verità che può essere rivelata ma anche solo tramandata. Senza esercitare potere critico che anzi è visto male.
C.P.: Bisogna accettare il dogma
V.: Accettare perché è una verità già preconfezionata, ti arriva direttamente da Dio. E Dio non può sbagliare e quindi tu lo devi prendere così come è. Inevitabilmente il fedele, il credente è un integralista perché non si può credere a metà. La scienza è sul fronte opposto, la scienza non crede ma verifica sperimentalmente con potere critico. Quindi se il credente è integralista, lo scienziato è possibilista per sua natura. Quindi siamo in due mondi diversi. È chiaro che il mondo della scienza deve procedere per farsi strada in una società molto religiosa con difficoltà cercando di trovare dei limiti per non ledere troppo i sentimenti delle persone che vivono insieme.
C.P.: È difficile anche perchè di recente Papa Benedetto XIV ha detto che per lui alcuni scienziati sono un pericolo per l’umanità perché vengono colti da delirio di onnipotenza.
V.: No, l’onnipotenza per lo scienziato non esiste, la scienza è piena di dubbi per sua natura perché non sa scavare filosoficamente nel perché è successo, la scienza ti spiega come tutto è successo. La scienza in se è molto potente, non lo scienziato. La scienza è un corpo di conoscenze che permette lo sviluppo civile di una popolazione.
C.P.: A proposito di sviluppo civile, quali sono i Paesi in cui secondo te c’è più libertà di ricerca?
V.: Nel mondo europeo credo che la grande tradizione naturalistica prima e teorico induttiva dopo, venga dalla Gran Bretagna.
C.P.: Considerando che gli inglesi sono il faro della democrazia e libertà occidentale questo vuol dire che libertà della scienza e democrazia vanno insieme.
V.: Certo. Il regime autoritario non ama la scienza. Viene utilizzata per il proprio potere, questo sì, ma lo scienziato è visto con un certo tipo di paura dall’uomo politico perché gli scienziati hanno una quantità di conoscenze che rappresenta un potere di per sé. E sono sempre un pericolo perché lo scienziato per sua natura non accetta la dittatura perché la scienza è una forma di ragionamento per sua natura libero. Quindi democrazia e scienza vanno d’accordo e siccome la GB è stata una delle prime democrazie è stato facile svilupparsi. Adesso sono ancora i primi, anche nei settori un po’ marginali, la clonazione, le ricerche sugli embrioni.
C.P.: In un’udienza papale sentii dire da un prelato «i medici curano, Dio guarisce». Come la commenti?
V.: Sembra un pò semplicistico. Credo che il medico quando cura è anche in grado di guarire.
C.P.: Quindi non era un tentativo di mettere insieme scienza e fede quella frase...
V.: Non credo. Nè c’è nessuna dimostrazione che un paziente con fede guarisce prima di uno che non ce l’ha.
C.P.: Tu una volta hai detto una cosa ancora più forte, che «i non credenti curano meglio dei credenti».
V.: No non lo è perchè un non credente sa che la vita finisce con la morte. Il fatto che tu muoia perchè è un tuo dovere morire per lasciare spazio a chi verrà dopo di te: questo è un pensiero laico. Quindi il laico che si prepara alla morte con questi discorsi quando arriva la morte è pronto.
C.P.: Ma un credente che crede che dopo la morte ci sia un’altra vita non dovrebbe essere più tranquillo...
V.: Ma si vede che cosi non è. Ti assicuro che dalla mia osservazione molti credenti vivono male il periodo terminale della loro vita.
C.P.: Tu in realtà sei un appassionato delle storie delle religioni...
V.: Beh, la storia della religione dovrebbero saperla tutti. E poi ci sono le religioni cosmiche, dove tutto è sempre accaduto e tutto sempre accadrà. In queste religioni orientali le divinità quasi non esistono, atee. Ti danno indicazioni che riguardano l’introspezione: devi cercare in te stesso il bene e il male. C’è una corrente religiosa protestante che va in questa direzione: questo gruppo di teologi americani ipotizza l’allontanamento di Dio ma ha riversato nell’uomo tutta la sua divinità quindi l’uomo è divinizzato. Ed è interessante come speculazione, anche perchè il grande tema di questi teologi è spiegare come mai c’è stata questa secolarizzazione... L’ateismo sta invadendo il mondo occidentale in maniera molto forte.
C.P.: A te non dispiace?
V.: No, io constato semplicemente, non so dirti se un mondo ateo sia meglio di uno religioso. Per la scienza sì, anche per l’etica laica è mille volte superiore all’etica religiosa perchè ti dice che devi comportarti bene per il rispetto degli altri mentre l’etica religiosa ti impone di comportarti bene perchè cosi vuole Dio.
C.P.: Il 2009 è un anniversario darwiniano. Come è possibile che stiamo ancora a discutere tra darwiniani, evoluzionisti e creazionisti?
V.: Non te lo so dire. Credi che siamo tutti nati cosi come siamo adesso? Animali, piante e che non ci sia stato un cambiamento e tutto questo è avvenuto secondo la Bibbia credo 2500 anni prima di Cristo...
C.P.: Da laico di riferimento, da parte di Giuda si dice spesso “il laico e non credente finisce per essere solo e disperato”. Tu cosa rispondi?
V.: L’opposto. Sono diventato non credente e in quel momento ho acquistato una serenità assoluta perchè non ho più dubbi. Il credente ha molti dubbi, si chiede perchè molte cose non quadrano come vorrebbero le Sacre Scritture. Il credente deve sempre confrontarsi con gli altri credenti, il mondo islamico, ebraico... L’Islamismo è una bella religione molto più evoluta del Cristianesimo perchè Dio è Dio, è uno spirito. Non lo possono rappresentare perchè non c’è, è senza materia. Per l’Islam credere vuol dire operare, non puoi chiuderti in camera o in un convento.
Veronesi, l’etica laica e la battaglia delle fedi
La conversazione con Cecchi Paone
Alcuni estratti del colloquio del grande scienziato con Cecchi Paone su Sky
«L’etica laica è superiore a quella religiosa perché implica il rispetto dell’altro»
Cecchi Paone: Ben ritrovato Professore. Di recente ho letto una ricerca di «Signs Nanotecnology», una rivista dedicata alle nanotecnologie, secondo cui i Paesi dove è ancora molto forte il sentimento religioso sono quelli più arretrati dal punto di vista scientifico-tecnologico.
Veronesi: È normale. È una conferma perché scienza e fede sono una contraddizione perché la fede è credere ciecamente in una verità che può essere rivelata ma anche solo tramandata. Senza esercitare potere critico che anzi è visto male.
C.P.: Bisogna accettare il dogma
V.: Accettare perché è una verità già preconfezionata, ti arriva direttamente da Dio. E Dio non può sbagliare e quindi tu lo devi prendere così come è. Inevitabilmente il fedele, il credente è un integralista perché non si può credere a metà. La scienza è sul fronte opposto, la scienza non crede ma verifica sperimentalmente con potere critico. Quindi se il credente è integralista, lo scienziato è possibilista per sua natura. Quindi siamo in due mondi diversi. È chiaro che il mondo della scienza deve procedere per farsi strada in una società molto religiosa con difficoltà cercando di trovare dei limiti per non ledere troppo i sentimenti delle persone che vivono insieme.
C.P.: È difficile anche perchè di recente Papa Benedetto XIV ha detto che per lui alcuni scienziati sono un pericolo per l’umanità perché vengono colti da delirio di onnipotenza.
V.: No, l’onnipotenza per lo scienziato non esiste, la scienza è piena di dubbi per sua natura perché non sa scavare filosoficamente nel perché è successo, la scienza ti spiega come tutto è successo. La scienza in se è molto potente, non lo scienziato. La scienza è un corpo di conoscenze che permette lo sviluppo civile di una popolazione.
C.P.: A proposito di sviluppo civile, quali sono i Paesi in cui secondo te c’è più libertà di ricerca?
V.: Nel mondo europeo credo che la grande tradizione naturalistica prima e teorico induttiva dopo, venga dalla Gran Bretagna.
C.P.: Considerando che gli inglesi sono il faro della democrazia e libertà occidentale questo vuol dire che libertà della scienza e democrazia vanno insieme.
V.: Certo. Il regime autoritario non ama la scienza. Viene utilizzata per il proprio potere, questo sì, ma lo scienziato è visto con un certo tipo di paura dall’uomo politico perché gli scienziati hanno una quantità di conoscenze che rappresenta un potere di per sé. E sono sempre un pericolo perché lo scienziato per sua natura non accetta la dittatura perché la scienza è una forma di ragionamento per sua natura libero. Quindi democrazia e scienza vanno d’accordo e siccome la GB è stata una delle prime democrazie è stato facile svilupparsi. Adesso sono ancora i primi, anche nei settori un po’ marginali, la clonazione, le ricerche sugli embrioni.
C.P.: In un’udienza papale sentii dire da un prelato «i medici curano, Dio guarisce». Come la commenti?
V.: Sembra un pò semplicistico. Credo che il medico quando cura è anche in grado di guarire.
C.P.: Quindi non era un tentativo di mettere insieme scienza e fede quella frase...
V.: Non credo. Nè c’è nessuna dimostrazione che un paziente con fede guarisce prima di uno che non ce l’ha.
C.P.: Tu una volta hai detto una cosa ancora più forte, che «i non credenti curano meglio dei credenti».
V.: No non lo è perchè un non credente sa che la vita finisce con la morte. Il fatto che tu muoia perchè è un tuo dovere morire per lasciare spazio a chi verrà dopo di te: questo è un pensiero laico. Quindi il laico che si prepara alla morte con questi discorsi quando arriva la morte è pronto.
C.P.: Ma un credente che crede che dopo la morte ci sia un’altra vita non dovrebbe essere più tranquillo...
V.: Ma si vede che cosi non è. Ti assicuro che dalla mia osservazione molti credenti vivono male il periodo terminale della loro vita.
C.P.: Tu in realtà sei un appassionato delle storie delle religioni...
V.: Beh, la storia della religione dovrebbero saperla tutti. E poi ci sono le religioni cosmiche, dove tutto è sempre accaduto e tutto sempre accadrà. In queste religioni orientali le divinità quasi non esistono, atee. Ti danno indicazioni che riguardano l’introspezione: devi cercare in te stesso il bene e il male. C’è una corrente religiosa protestante che va in questa direzione: questo gruppo di teologi americani ipotizza l’allontanamento di Dio ma ha riversato nell’uomo tutta la sua divinità quindi l’uomo è divinizzato. Ed è interessante come speculazione, anche perchè il grande tema di questi teologi è spiegare come mai c’è stata questa secolarizzazione... L’ateismo sta invadendo il mondo occidentale in maniera molto forte.
C.P.: A te non dispiace?
V.: No, io constato semplicemente, non so dirti se un mondo ateo sia meglio di uno religioso. Per la scienza sì, anche per l’etica laica è mille volte superiore all’etica religiosa perchè ti dice che devi comportarti bene per il rispetto degli altri mentre l’etica religiosa ti impone di comportarti bene perchè cosi vuole Dio.
C.P.: Il 2009 è un anniversario darwiniano. Come è possibile che stiamo ancora a discutere tra darwiniani, evoluzionisti e creazionisti?
V.: Non te lo so dire. Credi che siamo tutti nati cosi come siamo adesso? Animali, piante e che non ci sia stato un cambiamento e tutto questo è avvenuto secondo la Bibbia credo 2500 anni prima di Cristo...
C.P.: Da laico di riferimento, da parte di Giuda si dice spesso “il laico e non credente finisce per essere solo e disperato”. Tu cosa rispondi?
V.: L’opposto. Sono diventato non credente e in quel momento ho acquistato una serenità assoluta perchè non ho più dubbi. Il credente ha molti dubbi, si chiede perchè molte cose non quadrano come vorrebbero le Sacre Scritture. Il credente deve sempre confrontarsi con gli altri credenti, il mondo islamico, ebraico... L’Islamismo è una bella religione molto più evoluta del Cristianesimo perchè Dio è Dio, è uno spirito. Non lo possono rappresentare perchè non c’è, è senza materia. Per l’Islam credere vuol dire operare, non puoi chiuderti in camera o in un convento.