venerdì 15 gennaio 2010

Coppia fertile ottiene diagnosi preimpianto. Legge 40 a rischio

l’Unità 14.1.10
Coppia fertile ottiene diagnosi preimpianto. Legge 40 a rischio

Le reazioni. Per la Roccella è eugenetica, ma avevano già perso 4 bimbi

Una coppia fertile è stata autorizzata a sottoporsi alla fecondazione assistita ricorrendo alla diagnosi genetica preimpianto. Il Giudice Antonio Scarpa del Tribunale di Salerno ha dato il via libera, per la prima volta in Italia, alla diagnosi genetica a genitori che non hanno problemi di sterilità ma sono portatori di una grave malattia ereditaria, l'Atrofia muscolare spinale di tipo 1(SMA1). La donna fertile che potrà ora ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita e che potrà ricorrere alla diagnosi preimpianto ha quasi 40anni, lombarda, con un marito quasi coetaneo e fertile come lei, è riuscita ad ottenere in tribunale quello che la legge 40 sulla fecondazione assistita le negava. La coppia infatti nel 2003 videmorire una figlia di appena 7 mesi, colpita “Atrofia Muscolare Spinale di tipo 1” (SMA1) che causa la paralisi e atrofia di tutta la muscolatura scheletrica e costituisce oggi la più comune causa genetica di morte dei bambini nel primo anno di vita, con una morte per asfissia. «Siamo riusciti ad avere un bambino sano nel 2005 ma siamo stati costretti ha spiegato senza nascondere la grande emozione a tre aborti perchè questa malattia è assolutamente incompatibile con la vita». La sottosegretario Roccella insorge: «È una sentenza gravissima. Così si introduce il principio che la disabilità è un criterio di discriminazione rispetto al diritto di nascere». La legge 40 scricchiola.