Tg3, ci aspetteremmo un gesto di caritas dal Papa
Europa del 17 luglio 2009, pag. 6
Ezio Pelino
Sig. Direttore, per un punto Martin perse la cappa. Il vaticanista Balducci per una battuta il posto. Persino Zavoli s’è desto, che nemmeno un sopracciglio aveva sollevato per i lunghi silenzi del Tg1 sul sexgate di Berlusconi che pure ha fatto il giro del mondo. E dopo Balducci potrebbe saltare persino la poltrona del direttore del Tg3. Eppure il giornalista punito ha presentato le sue scuse e padre Lombardi le ha accettate. Tanto rumore per nulla, a meno che non si voglia far pagare a Di Bella il fatto che sia stato l’unico in Italia a raccontare l’inchiesta di Bari e dintorni. Ma Pannella definisce la rimozione del giornalista «episodio di taleban-vaticanismo italiano». Se è così, viene in mente il comportamento di un altro papa per una questione molto, ma molto più grave. Se Giovanni Paolo II seppe perdonare il suo mancato assassino, ci aspettiamo che papa Benedetto XVI sappia ridere di quella spiritosaggine sui due o quattro gatti che gli faranno compagnia in montagna durante le sue vacanze. È di questi giorni la sua enciclica "Caritas in ventate". Cadrebbe bene, quindi, un gesto di caritas, d’amore per restituire serenità ad un onesto giornalista. E tutti augureremmo al pontefice con accresciuta simpatia buone vacanze.
Europa del 17 luglio 2009, pag. 6
Ezio Pelino
Sig. Direttore, per un punto Martin perse la cappa. Il vaticanista Balducci per una battuta il posto. Persino Zavoli s’è desto, che nemmeno un sopracciglio aveva sollevato per i lunghi silenzi del Tg1 sul sexgate di Berlusconi che pure ha fatto il giro del mondo. E dopo Balducci potrebbe saltare persino la poltrona del direttore del Tg3. Eppure il giornalista punito ha presentato le sue scuse e padre Lombardi le ha accettate. Tanto rumore per nulla, a meno che non si voglia far pagare a Di Bella il fatto che sia stato l’unico in Italia a raccontare l’inchiesta di Bari e dintorni. Ma Pannella definisce la rimozione del giornalista «episodio di taleban-vaticanismo italiano». Se è così, viene in mente il comportamento di un altro papa per una questione molto, ma molto più grave. Se Giovanni Paolo II seppe perdonare il suo mancato assassino, ci aspettiamo che papa Benedetto XVI sappia ridere di quella spiritosaggine sui due o quattro gatti che gli faranno compagnia in montagna durante le sue vacanze. È di questi giorni la sua enciclica "Caritas in ventate". Cadrebbe bene, quindi, un gesto di caritas, d’amore per restituire serenità ad un onesto giornalista. E tutti augureremmo al pontefice con accresciuta simpatia buone vacanze.