mercoledì 24 febbraio 2010

Agli enti religiosi 350 mila euro dagli oneri di urbanizzazione

Agli enti religiosi 350 mila euro dagli oneri di urbanizzazione
ELEONORA CAPELLI
23 FEBBRAIO 2010, LA REPUBBLICA - BOLOGNA

I fondi della Chiesa

L'ok in extremis della giunta: l'85% a via Altabella

PRIMA di lasciare Palazzo D'Accursio, la Giunta Delbono ha messo nero su bianco regole e modalità per assegnare agli enti religiosi bolognesi una «torta» da almeno 350 mila euro. Finanziamenti che andranno per l'85% alla Chiesa cattolica e serviranno per comprare terrenio edifici, restaurareo costruire le così dette «attrezzature religiose». Una definizione che comprende non solo chiese o parrocchie, ma anche scuolee case di cura per anziani oppure luoghi per attività «culturali, ricreative o sportive».

Nell'ultimo «pacchetto» di delibere firmate il 16 febbraio dalla giunta, infatti, solo due giorni prima che arrivasse a Bologna il commissario Anna Maria Cancellieri, il provvedimento che sblocca l'assegnazione agli enti religiosi del 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria arrivati nelle casse pubbliche nel 2009. Fuori dal gergo del catasto, si tratta dei soldi che chiunque costruisca nel Comune di Bologna versa al Comune.

Una cifra ingente, pensata nell'ottica di «risarcire» la comunità per il «peso» che ogni costruzione porta con sé, come sfruttamento del territorio e in termini di nuovi abitanti che poi hanno bisogno di autobus, scuole e servizi per gli anziani. E naturalmente luoghi di culto per i fedeli.

Nel 2008 nelle casse del Comune di Bologna sono entrati in questo modo più di 5 milioni di euro, mentre gli enti religiosi ne hanno ricevuti 366mila. Una cifra quest'anno destinata a salire, perché il settore delle costruzioni ha mostrato un'inversione di tendenza nel 2009. Il 2008 è stato un anno di crisi dell'edilizia e meno si costruisce in città, meno oneri di urbanizzazione entrano nelle casse del Comune. I 366 mila euro del 2008 rappresentano la cifra più bassa di una «serie storica» che ha portato nelle casse di via Altabella poco meno di 3 milioni di euro in cinque anni. Seguendo l'andamento del mercato immobiliare, in discesa da almeno un quinquennio. Se nel 2004 gli enti religiosi hanno ricevuto dal Comune 798 mila euro e nel 2005 questa cifra arrivava a 786 mila, nel 2006 era scesa a 567 mila. Ancora più "magri" gli incassi del 2007 con 539 mila euro e quelli del 2008 con 366 mila.

Un totale di oltre3 milioni di euro di cui l'85% assegnato ai cattolici. Quest'anno la cifra, che gli uffici del Comune non hanno ancora «consolidato», cioè definito con precisione, dovrebbe essere superiore, perché sono partiti i lavori di grandi comparti della città.

I terreni o gli edifici comprati con questo contributo (previsto dalla legge regionale ed erogato ogni anno) sono vincolati ad uso religioso per vent'anni.

Questi soldi non si possono usare per la manutenzione e non sono attribuiti direttamente, ma possono coprire al massimo il 60% delle spese, documentate con fatture. Alle altre confessioni religiose resta il 15% della consistente torta, non in relazione al numero dei fedeli, ma in rapporto ai «programmi di intervento», cioè ai progetti che hanno pianificato di realizzare. Quattrocento parrocchie In tutta la diocesi di Bologna, che comprende anche alcuni comuni della provincia, le parrocchie sono più di 400, mentre le chiese quasi il doppio. Oltre cento edifici religiosi si trovano in città