l’Unità 26.8.09
L’Indice. Dal 1558 al 1966: la Chiesa elenca le letture troppo pericolose...
L’Indice dei libri proibiti (Index librorum prohibitorum) venne creato nel 1558 dalla Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione (o Sant’Uffizio), sotto Paolo IV. Fu soppresso solo nel 1966. Lo scopo era quello di ostacolare la possibile contaminazione della fede e la corruzione morale attraverso la lettura di scritti il cui contenuto veniva considerato dall’autorità ecclesiastica non corretto sul piano strettamente teologico, se non addirittura immorale. L’elenco, sterminato, comprendeva autori di letteratura, scienza e filosofia, tra i quali Francesco Bacone, Honoré de Balzac, Henri Bergson, George Berkeley, Cartesio, D’Alembert, Daniel Defoe, Denis Diderot, Alexandre Dumas padre e figlio, Gustave Flaubert, Thomas Hobbes, Victor Hugo, David Hume, Immanuel Kant, Jean de La Fontaine, John Locke, Montaigne, Montesquieu, Blaise Pascal, Pierre-Joseph Proudhon, Jean-Jacques Rousseau, George Sand, Spinoza, Stendhal, Voltaire, Émile Zola. Tra gli ultimi ad entrare nella lista sono stati Simone de Beauvoir, André Gide, Jean-Paul Sartre e Alberto Moravia.
L’Indice. Dal 1558 al 1966: la Chiesa elenca le letture troppo pericolose...
L’Indice dei libri proibiti (Index librorum prohibitorum) venne creato nel 1558 dalla Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione (o Sant’Uffizio), sotto Paolo IV. Fu soppresso solo nel 1966. Lo scopo era quello di ostacolare la possibile contaminazione della fede e la corruzione morale attraverso la lettura di scritti il cui contenuto veniva considerato dall’autorità ecclesiastica non corretto sul piano strettamente teologico, se non addirittura immorale. L’elenco, sterminato, comprendeva autori di letteratura, scienza e filosofia, tra i quali Francesco Bacone, Honoré de Balzac, Henri Bergson, George Berkeley, Cartesio, D’Alembert, Daniel Defoe, Denis Diderot, Alexandre Dumas padre e figlio, Gustave Flaubert, Thomas Hobbes, Victor Hugo, David Hume, Immanuel Kant, Jean de La Fontaine, John Locke, Montaigne, Montesquieu, Blaise Pascal, Pierre-Joseph Proudhon, Jean-Jacques Rousseau, George Sand, Spinoza, Stendhal, Voltaire, Émile Zola. Tra gli ultimi ad entrare nella lista sono stati Simone de Beauvoir, André Gide, Jean-Paul Sartre e Alberto Moravia.