sabato 17 gennaio 2009

Il caso La concessionaria di pubblicità: offende la sensibilità religiosa

Corriere della Sera 17.1.09
Il caso La concessionaria di pubblicità: offende la sensibilità religiosa
Genova ferma gli atei: basta spot sugli autobus
di Erika Dellacasa

GENOVA — I bus atei non circoleranno a Genova. Lo slogan «La brutta notizia è che Dio non esiste, la buona è che non ne hai bisogno», che l'Unione atei e agnostici voleva sulle fiancate di due autobus genovesi, è stato giudicato inaccettabile dalla Igp Decaux, la concessionaria della pubblicità dell'azienda del trasporto urbano (Amt). L'Unione atei e agnostici protesta, «impossibile dichiararsi atei in questo Paese», l'Amt annuncia la richiesta di chiarimenti: «Chiederemo alla concessionaria il motivo del rifiuto — dice il presidente Bruno Sessarego — a fronte del fatto che ci siamo dichiarati disponibili e il sindaco aveva espresso parere favorevole». Il sindaco Marta Vincenzi, «convinta che non ci sia scandalo e contenta di non aver sollecitato nessuna censura », aspetta a sua volta le spiegazioni dell'Igp, «anche se immagino che la società abbia seguito un criterio commerciale più che di merito». Dalla sede milanese dell'Igp l'ad Fabrizio Duchene spiega: «Il nostro rifiuto si basa sul codice di autoregolamentazione.
L'articolo 10 vieta messaggi commerciali che possano offendere la sensibilità religiosa, morale, civile o la dignità della persona. Questo messaggio non è commerciale ma rientra negli appelli sociali previsti all'articolo 46. Pensiamo che il divieto possa quindi estendersi a questo slogan». Conclusione: affermare che Dio non esiste è offensivo. «Potrebbe esserlo — precisa Duchene — per gli appartenenti alle grandi religioni monoteiste».
«Slogan offensivo? Va dimostrato », dice Sessarego. E gli atei dello Uaar rilanciano: «Allora con questo metro di giudizio, lo slogan "Dio esiste" urterebbe la nostra sensibilità, ma vorremmo proprio vedere la Igp rifiutarlo. O noi non contiamo? ». Il presidente dello Uaar, Raffaele Carcano, chiede che il Comune di Genova come azionista di riferimento dell'Amt, solleciti la revoca del contratto di concessionaria all'Igp. Intanto l'ufficio legale dello Uaar sta valutando «mosse per contestare la decisione». Lo Uaar potrebbe anche presentare uno slogan simile a quello utilizzato per i bus atei in Inghilterra e in Spagna: «Dio probabilmente non esiste, vivi con gioia». Quel «probabilmente» attenua l'affermazione ma anche la sua efficacia. «Se saranno presentate altre richieste e altri slogan siamo qui per esaminarli», ribatte Duchene. La Ipg ha la concessione delle pubblicità su autobus, metro, aeroporti in tutta Italia, copre oltre il 70% del mercato, nel suo pacchetto sono comprese Milano, Roma, Torino, Napoli. Il «no» alla campagna genovese è uno stop per tutti. Per Duchene, «il principio ha valore per tutte le altre città ». Lo Uaar ha raccolto in pochi giorni 13 mila euro a sostegno dei bus atei, ora dovrà pensare a come investirli.
Lo slogan
«La cattiva notizia è che Dio non esiste, quella buona è che non ne hai bisogno»: una simulazione al computer della campagna pensata dall'Unione atei e agnostici per i bus genovesi