Il Papa condanna la «rana crocifissa»: è un'offesa
Bruno Bartoloni
Corriere della Sera 28/8/2008
Benedetto XVI ha condannato senza mezzi termini la «rana in croce» dell'artista tedesco Martin Kippenberger esposta al nuovo Museo di Bolzano. Ha scritto una lettera, il 7 agosto, a Franz Pani, il presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, candidato Svp alle prossime provinciali. L'opera, scrive il Papa, «ha ferito il sentimento religioso di tante persone che nella croce vedono il simbolo dell'amore di Dio e della nostra salvezza che merita riconoscimento e devozione religiosa».
La lettera peserà come un macigno stamane sul voto della fondazione del museo che si riunisce per decidere sul destino dell'opera, considerata da alcuni un affronto nei confronti del pontefice venuto a trascorrere le vacanze a Bressanone.
La rana crocefissa era stata prima coperta da giornali e poi spostata dall'ingresso in un angolo più nascosto. La lettera del Papa rischia non solo di avere delle conseguenze sulla futura sistemazione dell'opera ma anche sulla campagna elettorale in corso. A renderla nota è stato infatti lo stesso Pahl, che aveva fatto anche uno sciopero della fame contro la rana in croce. Franz Pahl ha ora minacciato di ritirare la propria candidatura se la rana non verrà tolta entro lunedì prossimo. Stamane la direttrice del museo, la ginevrina Corinne Diserens, decisissima nella sua difesa dell'opera di Kippenberger, rischia di trovarsi isolata o quasi di fronte ai rappresentanti del comitato di fondazione del Museo, tutti nominati dalla Provincia che finanzia l'ente, i quali si sono già espressi a grande maggioranza per la rimozione dell'opera.
«Non è previsto — ha affermato la direttrice — nessun cambiamento nell'allestimento della mostra inaugurale del Museo, fino al giorno della chiusura il 21 settembre prossimo».
Bruno Bartoloni
Corriere della Sera 28/8/2008
Benedetto XVI ha condannato senza mezzi termini la «rana in croce» dell'artista tedesco Martin Kippenberger esposta al nuovo Museo di Bolzano. Ha scritto una lettera, il 7 agosto, a Franz Pani, il presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, candidato Svp alle prossime provinciali. L'opera, scrive il Papa, «ha ferito il sentimento religioso di tante persone che nella croce vedono il simbolo dell'amore di Dio e della nostra salvezza che merita riconoscimento e devozione religiosa».
La lettera peserà come un macigno stamane sul voto della fondazione del museo che si riunisce per decidere sul destino dell'opera, considerata da alcuni un affronto nei confronti del pontefice venuto a trascorrere le vacanze a Bressanone.
La rana crocefissa era stata prima coperta da giornali e poi spostata dall'ingresso in un angolo più nascosto. La lettera del Papa rischia non solo di avere delle conseguenze sulla futura sistemazione dell'opera ma anche sulla campagna elettorale in corso. A renderla nota è stato infatti lo stesso Pahl, che aveva fatto anche uno sciopero della fame contro la rana in croce. Franz Pahl ha ora minacciato di ritirare la propria candidatura se la rana non verrà tolta entro lunedì prossimo. Stamane la direttrice del museo, la ginevrina Corinne Diserens, decisissima nella sua difesa dell'opera di Kippenberger, rischia di trovarsi isolata o quasi di fronte ai rappresentanti del comitato di fondazione del Museo, tutti nominati dalla Provincia che finanzia l'ente, i quali si sono già espressi a grande maggioranza per la rimozione dell'opera.
«Non è previsto — ha affermato la direttrice — nessun cambiamento nell'allestimento della mostra inaugurale del Museo, fino al giorno della chiusura il 21 settembre prossimo».