Il prete pedofilo che imbarazza la Giunta Alemanno
La Stampa del 17 giugno 2009, pag. 20
di Giacomo Galeazzi
Bufera sulla decisione del Campidoglio di non costituirsi parte civile nel processo a carico di don Ruggero Conti, 56 anni, il parroco accusato di prostituzione minorile e atti sessuali su minori.
Pedofilo, secondo il capo d’imputazione, ma con «background» di garante per la famiglia e collaboratore del sindaco Gianni Alemanno per la Notte bianca della solidarietà. «E’ vergognoso che si protegga un grande elettore accusato di un reato infamante - attacca Francesco Storace, capogruppo de “La Destra” -. Il tribunale ha dato notizia di una lettera in cui il sindaco rinuncia a costituirsi parte civile». Poco dopo Alemanno corre ai ripari, rimuovendo dall’incarico Rita Camilli, il dirigente che ha applicato in maniera letterale il regolamento comunale che obbliga il Comune a costituirsi parte civile nelle violenze alle donne, ma non automaticamente in quelle sui minori. Il sindaco, in campagna elettorale, aveva inserito in una commissione di «saggi» don Ruggero, il sacerdote che avrebbe abusato per 10 anni di numerosi giovani affidati alle sue cure nell’oratorio o nei campeggi estivi. Un anno fa era stato arrestato nella parrocchia della Natività.
Le vicende contestate sarebbero avvenute tra il 1998 e il 2008 e vedono coinvolti minori maschi. In alcuni casi, secondo il pm, i ragazzi sarebbero stati indotti a «compiere o subire atti sessuali in cambio di denaro e di altra utilità, in genere capi d’abbigliamento». L’indagato avrebbe approfittato delle situazioni di disagio in cui si trovavano i minorenni, incluso il bambino affidato al prete dalla madre in pesanti difficoltà economiche. Il parroco avrebbe dovuto aiutarlo a studiare e, invece, avrebbe abusato del minore per una quarantina di volte in cambio di abiti o denaro, dai 10 ai 30 euro ogni volta. Stesso copione con un altro minorenne, con il quale avrebbe avuto quattro o cinque rapporti al mese. Avrebbe anche approfittato di un’altra vittima, dopo averla convinta a seguirlo nella sua abitazione.
Poi ci sono gli episodi avvenuti durante i campi estivi organizzati a Santa Caterina Valfurva o in Trentino. «Le accuse appaiono gravissime, perché riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali», si legge nelle motivazioni del Tribunale del Riesame. Nel processo, rinviato al 7 luglio, Mario Staderini dei Radicali ha utilizzato una norma dello statuto comunale che consente a qualsiasi cittadino di poter chiedere la costituzione di parte civile. Il presidente della sesta sezione penale Luciano Pugliese ha accolto la richiesta. Sarà la prima volta a Roma in un processo per abusi su minori.
«Suppliamo ad una precisa scelta dell’amministrazione comunale che ha deciso di non essere rappresentata - commenta Staderini -. Don Conti risulta essersi speso in campagna elettorale per Alemanno». Nessuno spazio per il dubbio tra chi lo dipinge come un dottor Jekyll e Mister Hyde, accusandolo di terribili nefandezze come l’aver abusato sessualmente di almeno sette giovani, e chi invece ne ha fatto «un martire.
Ieri all’udienza sono arrivati in centinaia dalla borgata Selva Candida, con tanto di t-shirt e scritte «Don Ruggero ti vogliamo bene». Hanno affollato l’aula del Tribunale guardando minacciosamente due delle presunte vittime. In aula c’era anche lui, don Conti. Nel pomeriggio, poi, Alemanno ha annunciato che ovvierà all’«errore burocratico», chiedendo alla corte la costituzione di parte civile.
Marinella Colombo, la madre milanese di due bimbi riportati in Germania, «è disperata e preannuncia lo sciopero della fame». Lo anticipa l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Ami (Associazione Matrimonialisti Italiani). Ai primi di maggio le Forze dell’ordine hanno prelevato a scuola i figli della signora Colombo, Leonardo e Nicolò (11 e 9 anni), per riportarli dal padre tedesco ai quali sono stati affidati dal giudice. Da allora la donna non ha più avuto contatti o notizie dei due bambini.
La Stampa del 17 giugno 2009, pag. 20
di Giacomo Galeazzi
Bufera sulla decisione del Campidoglio di non costituirsi parte civile nel processo a carico di don Ruggero Conti, 56 anni, il parroco accusato di prostituzione minorile e atti sessuali su minori.
Pedofilo, secondo il capo d’imputazione, ma con «background» di garante per la famiglia e collaboratore del sindaco Gianni Alemanno per la Notte bianca della solidarietà. «E’ vergognoso che si protegga un grande elettore accusato di un reato infamante - attacca Francesco Storace, capogruppo de “La Destra” -. Il tribunale ha dato notizia di una lettera in cui il sindaco rinuncia a costituirsi parte civile». Poco dopo Alemanno corre ai ripari, rimuovendo dall’incarico Rita Camilli, il dirigente che ha applicato in maniera letterale il regolamento comunale che obbliga il Comune a costituirsi parte civile nelle violenze alle donne, ma non automaticamente in quelle sui minori. Il sindaco, in campagna elettorale, aveva inserito in una commissione di «saggi» don Ruggero, il sacerdote che avrebbe abusato per 10 anni di numerosi giovani affidati alle sue cure nell’oratorio o nei campeggi estivi. Un anno fa era stato arrestato nella parrocchia della Natività.
Le vicende contestate sarebbero avvenute tra il 1998 e il 2008 e vedono coinvolti minori maschi. In alcuni casi, secondo il pm, i ragazzi sarebbero stati indotti a «compiere o subire atti sessuali in cambio di denaro e di altra utilità, in genere capi d’abbigliamento». L’indagato avrebbe approfittato delle situazioni di disagio in cui si trovavano i minorenni, incluso il bambino affidato al prete dalla madre in pesanti difficoltà economiche. Il parroco avrebbe dovuto aiutarlo a studiare e, invece, avrebbe abusato del minore per una quarantina di volte in cambio di abiti o denaro, dai 10 ai 30 euro ogni volta. Stesso copione con un altro minorenne, con il quale avrebbe avuto quattro o cinque rapporti al mese. Avrebbe anche approfittato di un’altra vittima, dopo averla convinta a seguirlo nella sua abitazione.
Poi ci sono gli episodi avvenuti durante i campi estivi organizzati a Santa Caterina Valfurva o in Trentino. «Le accuse appaiono gravissime, perché riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali», si legge nelle motivazioni del Tribunale del Riesame. Nel processo, rinviato al 7 luglio, Mario Staderini dei Radicali ha utilizzato una norma dello statuto comunale che consente a qualsiasi cittadino di poter chiedere la costituzione di parte civile. Il presidente della sesta sezione penale Luciano Pugliese ha accolto la richiesta. Sarà la prima volta a Roma in un processo per abusi su minori.
«Suppliamo ad una precisa scelta dell’amministrazione comunale che ha deciso di non essere rappresentata - commenta Staderini -. Don Conti risulta essersi speso in campagna elettorale per Alemanno». Nessuno spazio per il dubbio tra chi lo dipinge come un dottor Jekyll e Mister Hyde, accusandolo di terribili nefandezze come l’aver abusato sessualmente di almeno sette giovani, e chi invece ne ha fatto «un martire.
Ieri all’udienza sono arrivati in centinaia dalla borgata Selva Candida, con tanto di t-shirt e scritte «Don Ruggero ti vogliamo bene». Hanno affollato l’aula del Tribunale guardando minacciosamente due delle presunte vittime. In aula c’era anche lui, don Conti. Nel pomeriggio, poi, Alemanno ha annunciato che ovvierà all’«errore burocratico», chiedendo alla corte la costituzione di parte civile.
Marinella Colombo, la madre milanese di due bimbi riportati in Germania, «è disperata e preannuncia lo sciopero della fame». Lo anticipa l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Ami (Associazione Matrimonialisti Italiani). Ai primi di maggio le Forze dell’ordine hanno prelevato a scuola i figli della signora Colombo, Leonardo e Nicolò (11 e 9 anni), per riportarli dal padre tedesco ai quali sono stati affidati dal giudice. Da allora la donna non ha più avuto contatti o notizie dei due bambini.