giovedì 17 aprile 2008

«Il Papa qua non è leader la secolarizzazione avanza e le Chiese sono vecchie»

«Il Papa qua non è leader la secolarizzazione avanza e le Chiese sono vecchie»

Liberazione del 17 aprile 2008, pag. 10

di Fulvio Fani

Nel palazzetto della Convenzione battista del distretto Columbia non c'è traccia di atmosfere curiali. In compenso il pastore Robert Cochran, che dirige l'istituzione, alla fine del colloquio ti chiede cortesemente se vuoi recitare insieme una preghiera. L'invito è molto garbato e non c'è alcun problema a rifiutare. Nella sala che ci ospita nel 1937 i battisti ribadirono in un documento i principi della separazione tra Stato e Chiesa. «Era l'epoca - ci spiega - in cui Hitler sottometteva la chiesa e in Romania i protestanti venivano perseguitati dagli ortodossi». Ma, come vedremo, anche nella religione "pubblica" degli americani qualcosa scricchiola.



Secondo lei la visita del Papa influirà sulla campagna presidenziale?


Non vedo una relazione diretta, dal momento che manca un candidato cattolico. Se ci fosse stato uno come Kerry allora avrei interpretato la visita contro di lui. Oppure se l'aborto fosse l'argomento più importante, ma le preoccupazioni maggiori riguardano l'economia. In Europa il Papa è visto come leadership. Gli americani non lo vedono allo stesso modo. Ratzinger incontrerà Bush ma ormai Bush è fuori gioco.



Ma i commentatori sostengono che l'elettorato cattolico sarà determinante...


La chiesa cattolica è molto impegnata nell'attività sociale e dunque avrà un'influenza ma non mi pare che la visita del papa sia in grado di suggerire un unico voto.



In vista del suo intervento all'Onu il Papa ha stabilito un parallelo tra pena di morte, aborto e eutanasia. Voi battisti accettate questa impostazione?


Noi crediamo nella libertà di coscienza, in questo siamo più radicali di altri protestanti. Così, i battisti conservatori accettano la pena morte e respingono l'aborto, per i progressisti vale il contrario. Alcuni teologi battisti in materia etica sottolineano il tema della qualità della vita in nome della quale possono anche accettare l'eutanasia. La chiesa battista presenta varie risposte e i diversi gruppi cercano di convincersi a vicenda perché l'autorità non ce l'ha nessuno.



Però si diffonde anche tra i protestanti il fondamentalismo.


Sì. Il fondamentalismo nella chiesa riflette quello della società.



E' cresciuto dopo l'11 settembre?


Non per i battisti. Il fondamentalismo battista è sorto dal razzismo degli anni 60, dal Vietnam, da Nixon, da quando il battista Carter negoziò con l'Iran per le armi. Ora l'imbarazzo per la guerra in Iraq e il problema economico espandono semmai l'ala progressista. La gente ha compreso che il reaganismo non è la risposta giusta.



E questo favorisce Obama o Hillary?


(Il pastore si fa una risata confessando di non aver ancora scelto) Chi è interessato al problema razziale e alla sicurezza sociale, bianco o nero che sia, voterà per Obama.



Questo papa su una serie di materie ha strizzato l'occhio alla destra religiosa, per esempio per l'educazione "creazionista". Cogliete le differenze rispetto a Giovanni Paolo II?


Sì, è diverso ma non seguiamo tutte le mosse che compie. Questo papa è tedesco, l'altro era polacco, e questa è già una differenza di mentalità. Wojtyla fece i conti col comunismo, era abituato a trovare la strada in modo meno diretto. Ratzinger era noto come più conservatore fin dai suoi primi discorsi alla chiesa americana. Tra un papa e l'altro oscilla sempre un pendolo.



La chiesa cattolica in America è in crisi. Colpa solo dello scandalo pedofili?


Un motivo di crisi è l'immigrazione.



Davvero? Ma non è una chiesa sempre più ispanica?


L'ultima grande immigrazione non ha alimentato la chiesa cattolica ma le chiese conservatrici evangeliche del sud. Il problema è l'urbanizzazione, la perdita di radici. La secolarizzazione, molto forte in Europa, sta diventando un problema anche negli Usa.



Intende la diminuzione dei praticanti?


Di più: una profonda mancanza di disposizione verso Dio. La sfida per tutti i cristiani è come annunciare Dio in questo mondo. Sappiamo farlo laddove si passa dalla società agricola all'industria ma i nostri metodi si rivelano invece inefficaci nelle realtà moderne. Abbiamo alle spalle una struttura istituzionale e un paradigma modellati sul passato.



Ratzinger propone il modello di laicità religiosa degli States contro il "laicismo" dell'Europa. Ma il modello ha ancora un futuro o è in crisi?


Questione decisiva. Ho vissuto in Belgio. C'erano parti molto definite: cattolici, socialisti, liberali: tutto si svolgeva secondo questa impostazione. Gli Usa sono diversi. Secondo noi battisti la Chiesa e lo Stato devono essere separati in quanto istituzioni, tuttavia le persone vivono una religione che è più ampia della chiesa. Molti padri fondatori sono stati influenzati dalla religione, non c'è mai stata una pura separazione tra fede e Stato. Esisterà sempre questa tensione. Negli Usa il 44% dei credenti frequenta la chiesa, molti più che in Europa, ma in realtà stiamo affrontando oggi problemi sociali già affrontati da voi e probabilmente anche da noi le percentuali cambieranno.