Iran, sei mesi di prigione e dieci frustate per giornalista accusata di femminismo
Liberazione del 22 aprile 2008, pag. 11
Una giornalista e attivista femminista iraniana, Nasrin Afzali, è stata condannata a sei mesi di reclusione e a 10 frustate, con la sospensione condizionale della pena, perchè riconosciuta colpevole di «disturbo dell'ordine pubblico». In realtà Nasrin è stata condannata per essere stata presente nel marzo del 2007 ad un raduno di protesta di femministe iraniane davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran, dove si svolgeva un processo ad altre cinque attiviste per una manifestazione tenutasi l'anno prima. La Afzali ha detto di essere stata sul posto solo per "coprire" l'evento, in quanto giornalista. Ma la stessa Corte rivoluzionaria l'ha comunque ritenuta colpevole. Molte attiviste sono state arrestate e condannate in Iran negli ultimi due anni per avere lanciato una campagna denominata 'un milione di firmè, tante sono le adesioni che si propongono di raccogliere per chiedere la cancellazione delle leggi ispirate ai principi islamici che limitano i diritti delle donne. E' il caso dei procedimenti di divorzio, che vedono riconosciuti al marito ampi privilegi rispetto alle donne e che nella stragrande maggioranza dei casi si aggiudicano la custodia dei figli. Inoltre, il valore della vita di una donna è la metà rispetto a quella di un uomo al fine dei risarcimenti in caso di morte e la testimonianza di un uomo in tribunale vale il doppio di quella di una donna. Nazrin Afzali è una delle tante attiviste arrestate negli ultimi due anni, da quando cioè è stata avviata la campagna femminista, che ha ricevuto anche il sostegno dell'avvocatessa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace nel 2003, impegnata nelle in diverse iniziative in difesa dei diritti umani.
Liberazione del 22 aprile 2008, pag. 11
Una giornalista e attivista femminista iraniana, Nasrin Afzali, è stata condannata a sei mesi di reclusione e a 10 frustate, con la sospensione condizionale della pena, perchè riconosciuta colpevole di «disturbo dell'ordine pubblico». In realtà Nasrin è stata condannata per essere stata presente nel marzo del 2007 ad un raduno di protesta di femministe iraniane davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran, dove si svolgeva un processo ad altre cinque attiviste per una manifestazione tenutasi l'anno prima. La Afzali ha detto di essere stata sul posto solo per "coprire" l'evento, in quanto giornalista. Ma la stessa Corte rivoluzionaria l'ha comunque ritenuta colpevole. Molte attiviste sono state arrestate e condannate in Iran negli ultimi due anni per avere lanciato una campagna denominata 'un milione di firmè, tante sono le adesioni che si propongono di raccogliere per chiedere la cancellazione delle leggi ispirate ai principi islamici che limitano i diritti delle donne. E' il caso dei procedimenti di divorzio, che vedono riconosciuti al marito ampi privilegi rispetto alle donne e che nella stragrande maggioranza dei casi si aggiudicano la custodia dei figli. Inoltre, il valore della vita di una donna è la metà rispetto a quella di un uomo al fine dei risarcimenti in caso di morte e la testimonianza di un uomo in tribunale vale il doppio di quella di una donna. Nazrin Afzali è una delle tante attiviste arrestate negli ultimi due anni, da quando cioè è stata avviata la campagna femminista, che ha ricevuto anche il sostegno dell'avvocatessa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace nel 2003, impegnata nelle in diverse iniziative in difesa dei diritti umani.