Liberazione 12.2.09
Dio, gli angeli, la vergine: ma ci credete davvero?
di Roberta Ronconi
La scena si apre sulla collinetta di Megiddo, nella valle di Jezreel. In piedi su un pietrone archeologico, Bill Maher ci spiega che è proprio lì, secondo i sacri testi, che inizierà l'Armageddon, ovvero la battaglia finale tra forze del bene e quelle del male, con conseguente fine del mondo. Non dieci metri più in qua o in là, ma proprio lì. C'è scritto sulla Bibbia. E' l'incipit della furiosa cavalcata dissacratoria di Religiolus ( Religulos in originale), film che ha suscitato tanto scandalo quanto divertito plauso negli Usa e che si presenta in Italia (da venerdì prossimo, in 30 sale) già carico di scomuniche e abiure da parte degli oltranzisti cattolici. In realtà il film è fatto di poco. Un viaggio, un po' accidentato, cinematograficamente molto "rimediato", del conosciutissimo comico americano Bill Maher (un Daniele Luttazzi con presenza tv fissa da anni) nei luoghi classici dei culti monoteisti: dal muro del pianto di Gerusalemmme, al Vaticano di Roma, passando anche per il Golgota e i luoghi della vita di Gesù perfettamente ricostruiti in un "parco giochi per fedeli" della Florida. Maher è figlio di un cattolico e di un'ebrea, ha frequentato assiduamente la chiesa fino al giorno in cui il padre ha smesso di portarcelo. Perché il parroco aveva detto a lui e agli altri uomini della parrocchia che non erano veri fedeli se usavano i profilattici. Da allora la religione per Maher è diventata motivo di scetticismo e soprattutto di terribile tentazione comica. Scelto come compagno di viaggio il perfido regista di Borat , Larry Charles, i due si sono incamminati in quest'avventura a metà tra il serio e il faceto. Di spunti per il comico, nel mondo del fanatismo religioso (soprattutto nella sterminata e variegata America) ce ne sono un'infinità. Dal reverendo nero convinto che la tonaca di Gesù fosse di lino puro (tanto per giustificare le sue macchine, i vestiti firmati e gli orologi d'oro), al mormone che sostiene che il paradiso terrestre sia nel Missouri e che per entrare in paradiso ci sia bisogno di una password, fino all'ebreo che ha inventato un sistema di carrucole per entrare in casa perché di shabbath non può spingere i tasti dell'ascensore. Questo per citare i fedeli "estremi". Ma ce ne sono anche un'infinità che giurano semplicemente di sentire la voce di Dio che li chiama, di sapere che la vergine era vergine perché sulla Sacra Sindone gli scienziati hanno trovato il dna di sangue di donna e di spirito santo, di essere certi che il secondo avvento di Cristo è già avvenuto («infatti sono io» dice un santone seguito da centinaia di migliaia di uomini e donne). Così all'infinito e ce n'è per tutti. Poi, la parte più dura, le bombe, i morti, gli omicidi (in primis quello del regista Teo Van Gogh), le guerre, le fatwa e le crociate. In mezzo, un mare di ignoranza. Migliaia di fedeli che conoscono i testi sacri per sentito dire, che non sanno che i vangeli vennero scritti diversi decenni dopo la morte di Cristo e da testimoni non-diretti della sua eventuale esistenza, che ignorano che la vergine non era proprio vergine in tutti i testi sacri e che spesso, dei dieci comandamenti, ne ricordano solo due: non rubare e non uccidere (il 15% degli italiani), dimenticando il punto di partenza, ovvero il primo: io sono il dio tuo. Altrimenti, di cosa stiamo parlando?Maher e Charles si divertono un mondo anche a chiedere conferme alla gente comune su come siano andate veramente le cose in passato. Ma davvero lei crede ci sia un vecchio Dio, alto circa un metro e ottanta con la barba che vive nello spazio, poi è sceso sulla terra, ha creato il primo uomo con la polvere e poi gli ha staccato una costola? Crede che ci fosse un serpente parlante? E un Signore che mette incinta una donna ma lei rimane vergine e poi suo figlio cammina sull'acqua e resuscita i morti, ma alla fine viene mandato in missione suicida dal padre per salvare l'umanità? Credete anche a degli esseri che sembrano umani e hanno le ali dietro le spalle? E alla neve a Betlemme e che Gesù sia nato il 25 dicembre come Osiride o Mithra, 2000 anni prima di lui? La risposta è sì, sì e ancora sì. E allora Maher si/ci fa la domanda delle domande: la religione è una vocazione o una malattia mentale? Gesù, Mosé e Maometto erano dei profeti, dei visionari o degli squilibrati? Questo è Religiolus . Dal punto di vista cinematografico un prodotto piuttosto nullo, quanto e forse più dei film di Michael Moore. Dal punto di vista della provocazione, carente di un vero approfondimento. Come film comico, un po' facilone. Rimangono intatti due grandi meriti: un bellissimo cartellone pubblicitario (le tre scimmie che non sentono, non vedono, non parlano) che rallegra le nostre città. E, infine, il fatto di averci regalato, dopo decenni di oscurantismo, una simpatica e scanzonata boccata d'aria atea. Ne sentivamo un profondo bisogno, e sappiamo di non essere le sole.
Dio, gli angeli, la vergine: ma ci credete davvero?
di Roberta Ronconi
La scena si apre sulla collinetta di Megiddo, nella valle di Jezreel. In piedi su un pietrone archeologico, Bill Maher ci spiega che è proprio lì, secondo i sacri testi, che inizierà l'Armageddon, ovvero la battaglia finale tra forze del bene e quelle del male, con conseguente fine del mondo. Non dieci metri più in qua o in là, ma proprio lì. C'è scritto sulla Bibbia. E' l'incipit della furiosa cavalcata dissacratoria di Religiolus ( Religulos in originale), film che ha suscitato tanto scandalo quanto divertito plauso negli Usa e che si presenta in Italia (da venerdì prossimo, in 30 sale) già carico di scomuniche e abiure da parte degli oltranzisti cattolici. In realtà il film è fatto di poco. Un viaggio, un po' accidentato, cinematograficamente molto "rimediato", del conosciutissimo comico americano Bill Maher (un Daniele Luttazzi con presenza tv fissa da anni) nei luoghi classici dei culti monoteisti: dal muro del pianto di Gerusalemmme, al Vaticano di Roma, passando anche per il Golgota e i luoghi della vita di Gesù perfettamente ricostruiti in un "parco giochi per fedeli" della Florida. Maher è figlio di un cattolico e di un'ebrea, ha frequentato assiduamente la chiesa fino al giorno in cui il padre ha smesso di portarcelo. Perché il parroco aveva detto a lui e agli altri uomini della parrocchia che non erano veri fedeli se usavano i profilattici. Da allora la religione per Maher è diventata motivo di scetticismo e soprattutto di terribile tentazione comica. Scelto come compagno di viaggio il perfido regista di Borat , Larry Charles, i due si sono incamminati in quest'avventura a metà tra il serio e il faceto. Di spunti per il comico, nel mondo del fanatismo religioso (soprattutto nella sterminata e variegata America) ce ne sono un'infinità. Dal reverendo nero convinto che la tonaca di Gesù fosse di lino puro (tanto per giustificare le sue macchine, i vestiti firmati e gli orologi d'oro), al mormone che sostiene che il paradiso terrestre sia nel Missouri e che per entrare in paradiso ci sia bisogno di una password, fino all'ebreo che ha inventato un sistema di carrucole per entrare in casa perché di shabbath non può spingere i tasti dell'ascensore. Questo per citare i fedeli "estremi". Ma ce ne sono anche un'infinità che giurano semplicemente di sentire la voce di Dio che li chiama, di sapere che la vergine era vergine perché sulla Sacra Sindone gli scienziati hanno trovato il dna di sangue di donna e di spirito santo, di essere certi che il secondo avvento di Cristo è già avvenuto («infatti sono io» dice un santone seguito da centinaia di migliaia di uomini e donne). Così all'infinito e ce n'è per tutti. Poi, la parte più dura, le bombe, i morti, gli omicidi (in primis quello del regista Teo Van Gogh), le guerre, le fatwa e le crociate. In mezzo, un mare di ignoranza. Migliaia di fedeli che conoscono i testi sacri per sentito dire, che non sanno che i vangeli vennero scritti diversi decenni dopo la morte di Cristo e da testimoni non-diretti della sua eventuale esistenza, che ignorano che la vergine non era proprio vergine in tutti i testi sacri e che spesso, dei dieci comandamenti, ne ricordano solo due: non rubare e non uccidere (il 15% degli italiani), dimenticando il punto di partenza, ovvero il primo: io sono il dio tuo. Altrimenti, di cosa stiamo parlando?Maher e Charles si divertono un mondo anche a chiedere conferme alla gente comune su come siano andate veramente le cose in passato. Ma davvero lei crede ci sia un vecchio Dio, alto circa un metro e ottanta con la barba che vive nello spazio, poi è sceso sulla terra, ha creato il primo uomo con la polvere e poi gli ha staccato una costola? Crede che ci fosse un serpente parlante? E un Signore che mette incinta una donna ma lei rimane vergine e poi suo figlio cammina sull'acqua e resuscita i morti, ma alla fine viene mandato in missione suicida dal padre per salvare l'umanità? Credete anche a degli esseri che sembrano umani e hanno le ali dietro le spalle? E alla neve a Betlemme e che Gesù sia nato il 25 dicembre come Osiride o Mithra, 2000 anni prima di lui? La risposta è sì, sì e ancora sì. E allora Maher si/ci fa la domanda delle domande: la religione è una vocazione o una malattia mentale? Gesù, Mosé e Maometto erano dei profeti, dei visionari o degli squilibrati? Questo è Religiolus . Dal punto di vista cinematografico un prodotto piuttosto nullo, quanto e forse più dei film di Michael Moore. Dal punto di vista della provocazione, carente di un vero approfondimento. Come film comico, un po' facilone. Rimangono intatti due grandi meriti: un bellissimo cartellone pubblicitario (le tre scimmie che non sentono, non vedono, non parlano) che rallegra le nostre città. E, infine, il fatto di averci regalato, dopo decenni di oscurantismo, una simpatica e scanzonata boccata d'aria atea. Ne sentivamo un profondo bisogno, e sappiamo di non essere le sole.