venerdì 2 luglio 2010

Non penso che sarà possibile processare il pontefice, ma cercherò di ottenere la sua deposizione

La Repubblica 29.6.10
Per Jeff Anderson la decisione dei giudici di Washington è "un´enorme vittoria legale"
"Porterò Benedetto XVI in tribunale" esulta l’avvocato delle vittime americane
Non penso che sarà possibile processare il pontefice, ma cercherò di ottenere la sua deposizione

NEW YORK - L´aveva promesso e lo farà: «Porterò il Papa in tribunale». Ma nel giorno in cui raccoglie la vittoria - «E´ caduto un nuovo muro di Berlino» - Jeff Anderson, 62 anni, l´avvocato delle vittime dei preti negli Stati Uniti, l´uomo che scoprì che anche sua figlia fu abusata da un ex sacerdote, pensa per prima cosa alla prossima mossa: una «missione in Italia» per raccogliere le deposizioni dei cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, che lui ritiene responsabile del cover up, della copertura, dell´insabbiatura dello scandalo pedofilia.
Avvocato, la Corte Suprema non accoglie l´appello del Vaticano. Il suo processo più andare avanti.
«E´ una grande vittoria, una vittoria enorme. Per la storia degli abusi sessuali dei preti è la caduta del muro di Berlino, la caduta della separazione tra la Germania Est e la Germania Ovest, tra l´Est e l´Occidente... «.
Ma che cosa vuol dire in concreto?
«E´ una enorme vittoria legale. Per le vittime di questi crimini è una straordinaria opportunità di avere finalmente giustizia. E di far sì che il Vaticano venga ritenuto responsabile per la sua negligenza: per la sua criminale negligenza. E per il suo ruolo nella copertura dei crimini dei preti».
Eppure non c´è stata sentenza. La Corte si è limitata a non accogliere l´appello del Vaticano.
«Ma è una vittoria enorme che la Corte ci abbia dato il semaforo verde, finalmente il via libera: dopo otto anni di impedimenti sollevati dall´inizio della causa, nel 2002, dopo otto anni di ostacoli».
Davvero a questo punto pensa di portare, come ha annunciato, Papa Ratzinger alla sbarra?
«Sì, questa à una delle cose che faremo. Ma prima cominceremo dal cardinale Sodano e dal cardinale Bertone. Al Papa ci arriveremo. Non voglio certo cominciare da lì: voglio prima raccogliere le loro deposizioni in particolare. Perché loro - uno come segretario di Stato, l´altro come Capo del collegio cardinalizio, sono stati i top guys, i personaggi chiave».
Perché proprio loro?
«Perché nelle loro posizioni sono stati al centro delle coperture per un lungo periodo. Così come lo fu il cardinale Joseph Ratzinger, l´attuale Papa Benedetto, quando aveva responsabilità nella Curia. Lui adesso è il capo supremo e non partirò nell´inchiesta da lui: ma ci arriverò».
Come farà a raccogliere queste deposizioni? Pensa di organizzare degli interrogatori in Italia?
«Sì, dovremo andare in Vaticano, organizzeremo le deposizioni, organizzeremo una missione».
Primo passo, lei dice, Bertone e Sodano. Per arrivare a portare sotto processo il Papa?
«Guardi, cercheremo come ho detto di avere la deposizione anche del Papa. Io non penso che sarà possibile processare il Papa in quanto Papa: ma il Vaticano sì. Per la prima volta avremo la possibilità di fare un processo, qui negli Usa, in cui il Vaticano può essere considerato responsabile nella copertura di quei crimini che sono gli abusi dei preti. E´ soltanto una decisione che riguarda un caso ma apre la porta ad altri casi e soprattutto al principio di responsabilità. E questa è la cosa più importante».
Come si è sentito appena avuta la notizia della decisione della Corte Suprema?
«Estasiato...».
(a. aq.)