lunedì 12 luglio 2010

Ospedale del Giubileo, condannato Balducci - La sentenza della Corte dei Conti sulla ristrutturazione de Santo Spirito

Ospedale del Giubileo, condannato Balducci - La sentenza della Corte dei Conti sulla ristrutturazione del Santo Spirito
RORY CAPPELLI
29 GIUGNO 2010, LA REPUBBLICA - ROMA

Le sale operatorie della struttura vicino a San Pietro vennero rifatte quattro volte

Angelo Balducci è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire alla Asl RME. Assieme ad altri tecnici dovrà rimborsare 229 mila euro. I fatti risalgono agli anni del Giubileo, quando l´ingegnere era componente della commissione collaudo tecnico amministrativo delle sale operatorie dell´ospedale Santo Spirito. La commissione, infatti non rilevò, «nel corso del collaudo nessuna anomalia, omettendo di evidenziare che le difformità nella realizzazione del blocco operatorio attenevano alle caratteristiche strutturali dell´opera, nonché ai materiali impiegati, diversi da quelli concordati, e a gravi difformità rispetto a quanto previsto nel progetto originario». Quelle sale operatorie che avrebbero dovuto essere il fiore all´occhiello della chirurgia capitolina, nel corso degli anni, a partire da un´inchiesta denuncia di Repubblica, sono state infatti chiuse, nuovamente ristrutturate, chiuse di nuovo, inaugurate un´altra volta (questa volta alla presenza dell´ex governatore della regione Lazio, Francesco Storace) e poi ancora smantellate come se fossero, raccontavano i dipendenti, «il set di un film»: ci pioveva dentro, c´erano infiltrazioni, c´erano le zanzare, i «controsoffitti e gli spazi sottotetto» erano in «condizioni di insufficiente isolamento, c´erano fessure sul pavimento, l´aria condizionata era pericolosa, le plafoniere avevano fori che permettevano il passaggio di polvere e germi». Fino allo smantellamento finale. La sentenza della Corte dei Conti condanna dunque Angelo Balducci per quello spreco di denaro pubblico (somme che negli anni sono arrivate a superare i 12 milioni di euro) e per quel costante disservizio. «Al collaudo finale dei lavori» si legge infatti nella sentenza «aveva provveduto apposita Commissione, composta dagli ingegneri Angelo Balducci e Tullio Russo e dall´architetto Massimo Giorgi», commissione che nella relazione finale «attesta la corretta esecuzione delle opere realizzate, comprese le sale operatorie». Un collaudo smentito dai fatti. Non solo per i materiali scadenti ma anche per il fatto di aver dovuto abolire «il reparto oncologico che fu infelicemente progettato, strutturato e posizionato in immediata adiacenza alle camere mortuarie».