Corriere della Sera 6.4.09
In Spagna
Melilla, clandestini indù ingaggiati per la processione
MADRID — Per Opara, un nigeriano 31enne arrivato a nuoto dal Marocco, sarà un modo di ringraziare chi, lassù, gliel’ha mandata buona. Per gli altri un atto di fede per farsi accettare nella terra promessa: Melilla, enclave spagnola in Africa. Qui, per la processione della Settimana Santa, sono stati reclutati dalla Confraternita di Nuestro Padre Jesus Cautivo, 34 clandestini come portatori dei troni dedicati alla Vergine del Rocio e al Gesù prigioniero. Un anno fa la statua di Maria Santissima aveva rischiato di perdersi la processione per mancanza di spalle. Poi si erano offerti gli agenti locali, tra i quali alcuni musulmani. Questa volta i portatori saranno subsahariani, prevalentemente cattolici, e 5 tra indiani, pachistani e induisti. Opara non ci vede niente di strano: «Dio è lo stesso per tutti». (eli. ros.)
In Spagna
Melilla, clandestini indù ingaggiati per la processione
MADRID — Per Opara, un nigeriano 31enne arrivato a nuoto dal Marocco, sarà un modo di ringraziare chi, lassù, gliel’ha mandata buona. Per gli altri un atto di fede per farsi accettare nella terra promessa: Melilla, enclave spagnola in Africa. Qui, per la processione della Settimana Santa, sono stati reclutati dalla Confraternita di Nuestro Padre Jesus Cautivo, 34 clandestini come portatori dei troni dedicati alla Vergine del Rocio e al Gesù prigioniero. Un anno fa la statua di Maria Santissima aveva rischiato di perdersi la processione per mancanza di spalle. Poi si erano offerti gli agenti locali, tra i quali alcuni musulmani. Questa volta i portatori saranno subsahariani, prevalentemente cattolici, e 5 tra indiani, pachistani e induisti. Opara non ci vede niente di strano: «Dio è lo stesso per tutti». (eli. ros.)