La Repubblica 19.4.09
Sostituito Barragan, l’anti Englaro e Ratzinger avvia il ricambio in Vaticano
Rinnovamento in vista allo Ior, anche Fazio tra i candidati
di Orazio La Rocca
Il nuovo "ministro" della salute è il polacco Zimowski, ex collaboratore di Benedetto XVI
CITTÀ DEL VATICANO - Grande festa in Vaticano per l´odierno quarto anniversario dell´elezione di Benedetto XVI; ma anche grande apprensione tra i cardinali-ministri del governo papalino, 9 dei quali hanno tagliato - o stanno per farlo - il fatidico traguardo dei 75 anni, per cui a norma di Diritto Canonico devono dimettersi in attesa della sostituzione. Come è avvenuto proprio ieri, col pensionamento del cardinale messicano Javier Lozano Barragan, 75 anni compiuti lo scorso anno, salito più volte agli onori delle cronache per le severe prese di posizioni assunte in materia di morale sessuale, aborto e contraccezione. Tra i suoi più clamorosi recenti richiami, l´accusa di «assassinio» per chi decise di interrompere l´alimentazione di Eluana Englaro, suscitando la ferma reazione del papà Beppino: «E´ una accusa che non si cancellerà mai, ma anche la Chiesa capì che il cardinale esagerava».
Polemiche a parte, il Papa al posto di Barragan ha nominato il vescovo polacco Zygmunt Zimowski, un monsignore che era stato tra i suoi più stretti collaboratori quando era prefetto dell´ex Sant´Uffizio. La scelta di Zimowski è in linea con la tendenza di Ratzinger a circondarsi di uomini di sua fiducia, chiamandoli a sostituire, via via, i prelati di nomina wojtyliana. Come sta succedendo anche allo Ior (Istituto per le opere di religione), la banca vaticana, dove da mesi si sta giocando una partita non meno importante per la successione del presidente Angelo Caloia, il finanziere chiamato 20 anni fa da papa Wojtyla dopo lo scandalo-Marcinkus. Il suo mandato scadrà il prossimo ottobre. Per la sua sostituzione si parla dell´economista vicino all´Opus Dei e collaboratore dell´Osservatore Romano, Ettore Gotti Tedeschi; di Luigi Profiti, direttore dell´ospedale Bambino Gesù, sponsorizzato da Bertone; e Antonio Fazio, ex governatore della Banca d´Italia, sostenuto dal cardinale Giovanni Battista Re.
La prima nomina di Ratzinger fu quella del cardinale Tarcisio Bertone alla segreteria di Stato, suo fido segretario all´ex Sant´Uffizio, che il 2 dicembre prossimo compirà 75 anni, ma è da escludere che il Papa accetterà le sue dimissioni. La stessa cosa, però, non avverrà per altri presuli in età pensionabile. Come, ad esempio, si vocifera per il cardinal Re (75 anni compiuti il 30 gennaio scorso), prefetto dei vescovi, per il quale il sostituto potrebbe arrivare a fine anno. In dirittura d´arrivo anche il cardinale Claudio Hummes (75 anni ad agosto), prefetto del Clero, al posto del quale potrebbe andare il vescovo Mauro Piacenza, genovese, sponsorizzato da Bertone. Altro importante porporato in scadenza, Franc Rodè (75 anni a settembre), prefetto della Vita Consacrata. Chi è invece in prorogatio da ben 2 anni è il cardinale Renato Raffaele Martino, 77 anni ben portati come il collega James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore. Martino, ministro di Giustizia e Pace, ed Immigrazione, è il prelato che sta attivamente affiancando il Papa nella stesura della prossima enciclica sociale. Sarà probabilmente sostituito all´indomani della pubblicazione dell´atteso documento, forse a maggio al ritorno di Ratzinger dalla Terra Santa. Tra le candidature più forti per la sostituzione di Martino, l´arcivescovo di Dublino Martin Diarmuid, già segretario di Giustizia e Pace. In partenza anche il cardinale tedesco Walter Kasper, 76 anni, capo del Pontificio consiglio per l´Unione dei cristiani, al posto del quale sono in ballottaggio i cardinali George Pell, australiano, e Appiah Turkson Peter Kodawo, ghanese. Niente sorprese, infine, per altri 2 cardinali pensionabili, Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario, e Paul Josef Cordes, presidente di Cor Unum, il dicastero della carità del Papa, per i quali si parla di possibili proroghe.
Sostituito Barragan, l’anti Englaro e Ratzinger avvia il ricambio in Vaticano
Rinnovamento in vista allo Ior, anche Fazio tra i candidati
di Orazio La Rocca
Il nuovo "ministro" della salute è il polacco Zimowski, ex collaboratore di Benedetto XVI
CITTÀ DEL VATICANO - Grande festa in Vaticano per l´odierno quarto anniversario dell´elezione di Benedetto XVI; ma anche grande apprensione tra i cardinali-ministri del governo papalino, 9 dei quali hanno tagliato - o stanno per farlo - il fatidico traguardo dei 75 anni, per cui a norma di Diritto Canonico devono dimettersi in attesa della sostituzione. Come è avvenuto proprio ieri, col pensionamento del cardinale messicano Javier Lozano Barragan, 75 anni compiuti lo scorso anno, salito più volte agli onori delle cronache per le severe prese di posizioni assunte in materia di morale sessuale, aborto e contraccezione. Tra i suoi più clamorosi recenti richiami, l´accusa di «assassinio» per chi decise di interrompere l´alimentazione di Eluana Englaro, suscitando la ferma reazione del papà Beppino: «E´ una accusa che non si cancellerà mai, ma anche la Chiesa capì che il cardinale esagerava».
Polemiche a parte, il Papa al posto di Barragan ha nominato il vescovo polacco Zygmunt Zimowski, un monsignore che era stato tra i suoi più stretti collaboratori quando era prefetto dell´ex Sant´Uffizio. La scelta di Zimowski è in linea con la tendenza di Ratzinger a circondarsi di uomini di sua fiducia, chiamandoli a sostituire, via via, i prelati di nomina wojtyliana. Come sta succedendo anche allo Ior (Istituto per le opere di religione), la banca vaticana, dove da mesi si sta giocando una partita non meno importante per la successione del presidente Angelo Caloia, il finanziere chiamato 20 anni fa da papa Wojtyla dopo lo scandalo-Marcinkus. Il suo mandato scadrà il prossimo ottobre. Per la sua sostituzione si parla dell´economista vicino all´Opus Dei e collaboratore dell´Osservatore Romano, Ettore Gotti Tedeschi; di Luigi Profiti, direttore dell´ospedale Bambino Gesù, sponsorizzato da Bertone; e Antonio Fazio, ex governatore della Banca d´Italia, sostenuto dal cardinale Giovanni Battista Re.
La prima nomina di Ratzinger fu quella del cardinale Tarcisio Bertone alla segreteria di Stato, suo fido segretario all´ex Sant´Uffizio, che il 2 dicembre prossimo compirà 75 anni, ma è da escludere che il Papa accetterà le sue dimissioni. La stessa cosa, però, non avverrà per altri presuli in età pensionabile. Come, ad esempio, si vocifera per il cardinal Re (75 anni compiuti il 30 gennaio scorso), prefetto dei vescovi, per il quale il sostituto potrebbe arrivare a fine anno. In dirittura d´arrivo anche il cardinale Claudio Hummes (75 anni ad agosto), prefetto del Clero, al posto del quale potrebbe andare il vescovo Mauro Piacenza, genovese, sponsorizzato da Bertone. Altro importante porporato in scadenza, Franc Rodè (75 anni a settembre), prefetto della Vita Consacrata. Chi è invece in prorogatio da ben 2 anni è il cardinale Renato Raffaele Martino, 77 anni ben portati come il collega James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore. Martino, ministro di Giustizia e Pace, ed Immigrazione, è il prelato che sta attivamente affiancando il Papa nella stesura della prossima enciclica sociale. Sarà probabilmente sostituito all´indomani della pubblicazione dell´atteso documento, forse a maggio al ritorno di Ratzinger dalla Terra Santa. Tra le candidature più forti per la sostituzione di Martino, l´arcivescovo di Dublino Martin Diarmuid, già segretario di Giustizia e Pace. In partenza anche il cardinale tedesco Walter Kasper, 76 anni, capo del Pontificio consiglio per l´Unione dei cristiani, al posto del quale sono in ballottaggio i cardinali George Pell, australiano, e Appiah Turkson Peter Kodawo, ghanese. Niente sorprese, infine, per altri 2 cardinali pensionabili, Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario, e Paul Josef Cordes, presidente di Cor Unum, il dicastero della carità del Papa, per i quali si parla di possibili proroghe.