giovedì 25 marzo 2010

È allarme anche in Olanda dove ben 137 religiosi sono coinvolti in casi di violenze

La Repubblica 16.3.10
Germania, la rivolta dei fedeli "Via il pedofilo dalla parrocchia"
La protesta in Baviera. I vescovi: "Ripensiamo al celibato"
È allarme anche in Olanda dove ben 137 religiosi sono coinvolti in casi di violenze in passato
di Andrea Tarquini

BERLINO - Contestazione aperta durante la Santa Messa contro il prete pedofilo in Baviera, crescente pressing dei politici cattolici tedeschi e dei media sulla Santa Sede, con una richiesta gridata: che il Santo Padre rompa il silenzio. Dai vescovi e dal mondo cattolico di Germania, un crescendo di appelli al Vaticano perché riveda l´obbligo del celibato. Poi la sospensione, annunciata ieri sera, dello stesso sacerdote, e le dimissioni del suo superiore, Josef Obermaier. Infine, dalla vicina Olanda, il grido di dolore di monsignor Jos Punt, vescovo di Amsterdam: «Non possiamo scusare i nostri torti, provo un forte shock e una profonda vergogna». Lo scandalo degli abusi pedofili in Germania, Austria, Olanda, e in altri paesi sta gettando la Chiesa guidata dal Pontefice tedesco «nella sua più grave crisi d´identità dal ‘45», ha detto il presidente della Gioventù cattolica germanica Dirk Taenzler.
La contestazione in chiesa è avvenuta a Bad Toelz, dove fino a poco fa l´abate H (cioè il prete pregiudicato per violenze pedofili a Essen, trasferito in Baviera col benestare della diocesi quando l´allora cardinale Ratzinger ne era vescovo, poi reo di nuovi abusi) officiava. Domenica, racconta la Sueddeutsche Zeitung, ha celebrato la Messa padre Rupert Frania. Nell´omelia ha parlato di atteggiamento "unilaterale" contro la Chiesa. Dalla nona fila della platea un giovane lo ha interrotto: «Basta, dovete parlare chiaro, non posso più ascoltare. Io sto per sposarmi, quel sacerdote doveva ufficiare il mio matrimonio, e solo dai media ho saputo del suo passato». Alcuni lo hanno applaudito, altri hanno gridato «chiudi il becco», molti fedeli hanno lasciato la funzione.
Questo è il clima sempre più difficile e pesante nella Chiesa tedesca. «Il Santo Padre deve parlare», afferma Taenzler. Aggiunge Wolfgang Thierse, un leader Spd dirigente dell´associazione dei cattolici laici: «La credibilità della Chiesa è stata intaccata, la Chiesa deve essere più onesta, ciò riguarda anche il Papa». L´associazione di base Ikvu chiede addirittura le dimissioni del Pontefice.
Sempre più vescovi - prima quello di Amburgo, Hans-Jochen Jaschke, poi quello di Salisburgo in Austria, Alois Kothgasser - chiedono di ripensare il celibato, di «riflettere se sia un´istituzione da cambiare» o se «accettare preti sposati e non più solo celibi», perché «l´essere umano deve avere esperienze anche nella sessualità, e il celibato può attirare persone dalla sessualità patologica».
Così parla, in rivolta, la Germania dei fedeli. In Olanda intanto si è appreso che ben 137 sacerdoti, frati e suore sono coinvolti in casi di abusi nel passato, e le denunce delle vittime sono almeno 350.