l’Unità 9.4.10
Il ruolo di Cantalamessa. È stato affidato fin dal 1743 ai frati dell’ordine dei cappuccini
Le funzioni solenni Tra gli altri, il compito di tenere l’omelia in occasione del venerdì santo
«Predicatore apostolico»: il frate che “parla” ai papi
Un ruolo chiave per la Chiesa quello ricoperto da Raniero Cantalamessa. Il «predicatore della Casa pontificia» è un interlocutore della curia e del papa, è il frate che stimola l’esame di coscienza sulla coerenza col Vangelo.
di Roberto Monteforte
Quella del predicatore della Casa pontificia è una funzione di grande prestigio e delicatezza. Egli è il frate che, proprio per la forza e la condizione del monaco, “parla” alla Curia e al Papa. Che aiuta il pontefice, i cardinali e i superiori degli ordini religiosi a meditare il Vangelo, sollecitando e stimolando la riflessione personale, l’esame di coscienza sulla coerenza con le verità evangeliche. È dal 1743, per volontà di Papa Benedetto XIV, che questo compito è assegnato ai padri cappuccini. In precedenza veniva svolto a turno dai Procuratori generali dei quattro ordini mendicanti (i Predicatori ossia i Domenicani, i Minori ossia i
Francescani, gli Eremitani di Sant’Agostino e i Carmelitani).
Le meditazioni del predicatore si tengono nella Cappella Redemptoris Mater nel Palazzo apostolico e avvengono in due momenti particolari dell’anno liturgico: tutti i venerdì di Quaresima e in quelli di Avvento. Spetta al predicatore della Casa pontificia tenere l’omelia il giorno del venerdì santo. Le riflessioni del predicatore apostolico sono le parole della Chiesa che giungono ai fedeli. Vengono, infatti, rilanciate dai media cattolici. Sono rivolte al Papa e alla curia, ma che hanno anche un preciso intento divulgativo.
L’esperienza di divulgatore della Parola padre Raniero Cantalamessa (che è predicatore apostolico dal 1980) l’ha maturata anche come conduttore televisivo. Per una decina d’anni, sino alla fine dello scorso anno, con la trasmissione di RaiUno “A sua immagine. Le ragioni della speranza” ogni sabato pomeriggio ha spiegato al grande pubblico il Vangelo della domenica.
Padre Cantalamessa è figura autorevole e stimata non solo Oltretevere. Non fu certo un caso se la congregazione generale dei cardinali, in occasione del conclave dell’aprile 2005 che portò all’elezione di Benedetto XVI come successore di Giovanni Paolo II, chiese a lui, oltre che al cardinale Špidlíkdi, di svolgere le «esortazioni» al collegio cardinalizio.
Il ruolo di Cantalamessa. È stato affidato fin dal 1743 ai frati dell’ordine dei cappuccini
Le funzioni solenni Tra gli altri, il compito di tenere l’omelia in occasione del venerdì santo
«Predicatore apostolico»: il frate che “parla” ai papi
Un ruolo chiave per la Chiesa quello ricoperto da Raniero Cantalamessa. Il «predicatore della Casa pontificia» è un interlocutore della curia e del papa, è il frate che stimola l’esame di coscienza sulla coerenza col Vangelo.
di Roberto Monteforte
Quella del predicatore della Casa pontificia è una funzione di grande prestigio e delicatezza. Egli è il frate che, proprio per la forza e la condizione del monaco, “parla” alla Curia e al Papa. Che aiuta il pontefice, i cardinali e i superiori degli ordini religiosi a meditare il Vangelo, sollecitando e stimolando la riflessione personale, l’esame di coscienza sulla coerenza con le verità evangeliche. È dal 1743, per volontà di Papa Benedetto XIV, che questo compito è assegnato ai padri cappuccini. In precedenza veniva svolto a turno dai Procuratori generali dei quattro ordini mendicanti (i Predicatori ossia i Domenicani, i Minori ossia i
Francescani, gli Eremitani di Sant’Agostino e i Carmelitani).
Le meditazioni del predicatore si tengono nella Cappella Redemptoris Mater nel Palazzo apostolico e avvengono in due momenti particolari dell’anno liturgico: tutti i venerdì di Quaresima e in quelli di Avvento. Spetta al predicatore della Casa pontificia tenere l’omelia il giorno del venerdì santo. Le riflessioni del predicatore apostolico sono le parole della Chiesa che giungono ai fedeli. Vengono, infatti, rilanciate dai media cattolici. Sono rivolte al Papa e alla curia, ma che hanno anche un preciso intento divulgativo.
L’esperienza di divulgatore della Parola padre Raniero Cantalamessa (che è predicatore apostolico dal 1980) l’ha maturata anche come conduttore televisivo. Per una decina d’anni, sino alla fine dello scorso anno, con la trasmissione di RaiUno “A sua immagine. Le ragioni della speranza” ogni sabato pomeriggio ha spiegato al grande pubblico il Vangelo della domenica.
Padre Cantalamessa è figura autorevole e stimata non solo Oltretevere. Non fu certo un caso se la congregazione generale dei cardinali, in occasione del conclave dell’aprile 2005 che portò all’elezione di Benedetto XVI come successore di Giovanni Paolo II, chiese a lui, oltre che al cardinale Špidlíkdi, di svolgere le «esortazioni» al collegio cardinalizio.