La Repubblica 30.3.10
La Bbc: lo rivela Schoenborn bloccata denuncia di Ratzinger "Wojtyla tacque sul cardinale pedofilo"
Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo In Austria nel '95 le accuse furono "insabbiate" dal Vaticano. Nuovo scandalo a Treviri Per Schoenborg l´attuale Papa voleva un´indagine sulle violenze dell´ex arcivescovo
di Andrea Tarquini
BERLINO Papa Benedetto XVI sta affrontando bene lo scandalo degli abusi pedofili nella Chiesa, e ha sempre preso estremamente sul serio il problema: nel 1995, quand´era cardinale e prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, fece ogni sforzo per aprire un´inchiesta sul cardinale austriaco Hans Hermann Groer, ma fu bloccato dall´ala della Curia romana favorevole all´insabbiamento e contraria all´inchiesta, ala che avrebbe avuto il sopravvento durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Questo, secondo il sito della Bbc, è quanto l´arcivescovo di Vienna, cardinale Schoenborn, ha detto in dichiarazioni alla Orf, la tv austriaca. Il Vaticano, ha aggiunto Schoenborn secondo la Bbc, allora ritenne che un´inchiesta gli avrebbe fatto cattiva pubblicità.
Nella sua intervista, Schoenborn ha ricordato gli eventi del 1995, quando l´allora arcivescovo di Vienna, appunto il cardinale Hans Hermann Groer, fu accusato dai media e dalle sue vittime di aver ripetutamente compiuto abusi sessuali su giovani in un monastero negli anni Settanta. Ma fu solo tre anni dopo le accuse, cioè nel 1998, che Groer, per ordine della Santa Sede, si dimise da ogni incarico. Annunciò il suo ritiro in pubblico chiedendo perdono, non ammise nessuna colpa, e si ritirò in Germania, dove morì nel 2003.
All´epoca, il Vaticano si attirò aspre critiche in Austria per aver atteso tre anni prima di agire contro il cardinale Groer. Secondo la ricostruzione attribuita dalla Bbc al cardinale Schoenborn, il caso divise la Curia. Alcuni suoi esponenti, è dato di capire, avrebbero persuaso Giovanni Paolo II (che comunque non viene nominato da Schoenborn) che le accuse contro Groer erano esagerate e che l´inchiesta voluta da Ratzinger avrebbe esposto la Chiesa a una pericolosa pubblicità negativa. Ratzinger la pensava diversamente, ma non riuscì a spuntarla. «Ricordo ancora molto chiaramente – ha detto Schoenborn – il momento in cui il cardinale Ratzinger mi disse con tristezza che l´altro campo (ndr: gli insabbiatori) aveva avuto il sopravvento… accusarlo di essere una persona che copre gli scandali vuol dire sostenere cose assolutamente non vere, e io lo affermo perché lo conosco da molti anni».
Il cardinale Schoenborn ha appena deciso di nominare una donna, l´ex governatrice democristiana-popolare (Oevp) della Stiria Waltraud Klasnic, a capo della commissione d´inchiesta sui casi in Austria. Ma questa scelta è stata duramente criticata ieri da organizzazioni cattoliche di base. La signora Klasnic, ha affermato Rudolf Schermann di "Kirche in", è troppo vicina alla Chiesa, «preferirei al suo posto un ateo obiettivo e dare la priorità alla voce delle vittime». In Germania intanto 20 sacerdoti sono sospettati di abusi nella diocesi di Treviri, quella guidata dal vescovo Ackermann che conduce l´inchiesta sugli abusi per conto della Conferenza episcopale tedesca.
La Bbc: lo rivela Schoenborn bloccata denuncia di Ratzinger "Wojtyla tacque sul cardinale pedofilo"
Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo In Austria nel '95 le accuse furono "insabbiate" dal Vaticano. Nuovo scandalo a Treviri Per Schoenborg l´attuale Papa voleva un´indagine sulle violenze dell´ex arcivescovo
di Andrea Tarquini
BERLINO Papa Benedetto XVI sta affrontando bene lo scandalo degli abusi pedofili nella Chiesa, e ha sempre preso estremamente sul serio il problema: nel 1995, quand´era cardinale e prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, fece ogni sforzo per aprire un´inchiesta sul cardinale austriaco Hans Hermann Groer, ma fu bloccato dall´ala della Curia romana favorevole all´insabbiamento e contraria all´inchiesta, ala che avrebbe avuto il sopravvento durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Questo, secondo il sito della Bbc, è quanto l´arcivescovo di Vienna, cardinale Schoenborn, ha detto in dichiarazioni alla Orf, la tv austriaca. Il Vaticano, ha aggiunto Schoenborn secondo la Bbc, allora ritenne che un´inchiesta gli avrebbe fatto cattiva pubblicità.
Nella sua intervista, Schoenborn ha ricordato gli eventi del 1995, quando l´allora arcivescovo di Vienna, appunto il cardinale Hans Hermann Groer, fu accusato dai media e dalle sue vittime di aver ripetutamente compiuto abusi sessuali su giovani in un monastero negli anni Settanta. Ma fu solo tre anni dopo le accuse, cioè nel 1998, che Groer, per ordine della Santa Sede, si dimise da ogni incarico. Annunciò il suo ritiro in pubblico chiedendo perdono, non ammise nessuna colpa, e si ritirò in Germania, dove morì nel 2003.
All´epoca, il Vaticano si attirò aspre critiche in Austria per aver atteso tre anni prima di agire contro il cardinale Groer. Secondo la ricostruzione attribuita dalla Bbc al cardinale Schoenborn, il caso divise la Curia. Alcuni suoi esponenti, è dato di capire, avrebbero persuaso Giovanni Paolo II (che comunque non viene nominato da Schoenborn) che le accuse contro Groer erano esagerate e che l´inchiesta voluta da Ratzinger avrebbe esposto la Chiesa a una pericolosa pubblicità negativa. Ratzinger la pensava diversamente, ma non riuscì a spuntarla. «Ricordo ancora molto chiaramente – ha detto Schoenborn – il momento in cui il cardinale Ratzinger mi disse con tristezza che l´altro campo (ndr: gli insabbiatori) aveva avuto il sopravvento… accusarlo di essere una persona che copre gli scandali vuol dire sostenere cose assolutamente non vere, e io lo affermo perché lo conosco da molti anni».
Il cardinale Schoenborn ha appena deciso di nominare una donna, l´ex governatrice democristiana-popolare (Oevp) della Stiria Waltraud Klasnic, a capo della commissione d´inchiesta sui casi in Austria. Ma questa scelta è stata duramente criticata ieri da organizzazioni cattoliche di base. La signora Klasnic, ha affermato Rudolf Schermann di "Kirche in", è troppo vicina alla Chiesa, «preferirei al suo posto un ateo obiettivo e dare la priorità alla voce delle vittime». In Germania intanto 20 sacerdoti sono sospettati di abusi nella diocesi di Treviri, quella guidata dal vescovo Ackermann che conduce l´inchiesta sugli abusi per conto della Conferenza episcopale tedesca.