La Repubblica 29.3.10
Scelta dal cardinale Schoenborn Il Papa: non ci faremo intimidire
Preti pedofili Vienna affida il "processo" a una donna
Il Papa: "Non ci faremo intimidire". E il cardinale Martini scrive: "Ripensare il celibato"
La democristiana Klasnic a capo dell´inchiesta Svizzera: "Serve una lista nera"
di Marco Ansaldo e Andrea Tarquini
Ogni ora che passa la situazione si fa più grave, più vicina a una Stalingrado della Chiesa cattolica, per l´Europa centrale di lingua tedesca da cui viene papa Benedetto XVI. Nella cattolica Austria l´arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, ha annunciato che affiderà le indagini sui casi presunti o reali di abusi pedofili compiuti da sacerdoti a un team laico guidato da una donna, un´illustre star cristiana ma laica della politica. Nella vicina Svizzera, la presidente di turno della Confederazione, signora Doris Leuthard, ha chiesto di stilare una lista nera pubblica dei preti pedofili, perché «il reato è gravissimo e chiunque lo compia va punito, non fa nessuna differenza se prete o laico, tutti sono sottoposti alla legge elvetica».
Austria e Svizzera, due paesi centroeuropei tradizionalmente conservatori e abituati alla prudenza, scelgono insomma la tolleranza zero. Intanto in Germania, "Wir sind Kirche" (La Chiesa siamo noi, cioè il più forte movimento dei cattolici critici) lancia una battaglia per l´abolizione dell´obbligo del celibato per i sacerdoti proprio nell´approssimarsi della Pasqua. E sul settimanale tedesco Presse am Sonntag, interviene il cardinal Carlo Maria Martini: «Deve essere sottoposto a ripensamento l´obbligo di celibato dei sacerdoti come forma di vita».
La svolta austriaca appare particolarmente destabilizzante, per la strategia di difesa a riccio decisa da Roma. Il cardinale Schoenborn ha deciso di chiamare Waltraud Klasnic, ex governatrice del Land della Stiria, come capo della commissione indipendente d´inchiesta sugli abusi sessuali contro minori nelle istituzioni cattoliche. «Vogliamo fare chiarezza sulle colpe della Chiesa, e affidarla a una persona al di sopra delle parti», ha spiegato l´arcivescovo di Vienna. Frau Klasnic dovrà formare un suo team di inquirenti, le sue indagini saranno finanziate dalla Chiesa ma le sarà garantita totale indipendenza. Una sola condizione le viene posta: per la sua commissione d´inchiesta potrà scegliere chi vorrà, ma nessun ecclesiastico. «Tra i suoi compiti ci sarà anche il tema dei risarcimenti alle vittime», ha sottolineato Schoenborn.
In Vaticano ieri, con la Messa delle Palme, il Papa ha aperto le celebrazioni pasquali. Sarà una Settimana santa particolarmente intensa per il pontefice, che si avvia a compiere 83 anni, e difatti Benedetto XVI per la prima volta non ha guidato la processione sacra a piedi, optando invece per un percorso fatto a bordo della papamobile. Una scelta, ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, senza negare le probabili fatiche dei prossimi sette giorni, che ha reso il Papa più visibile ai 50 mila fedeli che affollavano piazza San Pietro.
Ci sono poi gli strascichi del caso pedofilia, e le parole pronunciate da Joseph Ratzinger durante la funzione li hanno in parte echeggiati. Da Dio - ha detto il pontefice - viene il «coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti». Cristo - ha detto ancora - conduce «verso la bontà che non si lascia disarmare neppure dall´ingratitudine». E l´uomo può scegliere di seguire Cristo, o anche «scendere verso il basso, il volgare; può sprofondare nella palude della menzogna e della disonestà».
I numerosi impegni della Settimana santa vedranno Benedetto XVI celebrare il 2 aprile il quinto anniversario della morte di Giovanni Paolo II. Giovedì messa al mattino con il clero di Roma e la sera in San Giovanni in Laterano dove avrà luogo il rito della Lavanda dei Piedi. Venerdì il pontefice presiederà la Passione, e in serata la Via Crucis al Colosseo. Sabato notte la Veglia di Pasqua, la liturgia più importante e lunga dell´anno. E il giorno dopo, festa di Pasqua, con la grande messa a San Pietro, la lettura del tradizionale Messaggio e infine la Benedizione "Urbi et Orbi".
Scelta dal cardinale Schoenborn Il Papa: non ci faremo intimidire
Preti pedofili Vienna affida il "processo" a una donna
Il Papa: "Non ci faremo intimidire". E il cardinale Martini scrive: "Ripensare il celibato"
La democristiana Klasnic a capo dell´inchiesta Svizzera: "Serve una lista nera"
di Marco Ansaldo e Andrea Tarquini
Ogni ora che passa la situazione si fa più grave, più vicina a una Stalingrado della Chiesa cattolica, per l´Europa centrale di lingua tedesca da cui viene papa Benedetto XVI. Nella cattolica Austria l´arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, ha annunciato che affiderà le indagini sui casi presunti o reali di abusi pedofili compiuti da sacerdoti a un team laico guidato da una donna, un´illustre star cristiana ma laica della politica. Nella vicina Svizzera, la presidente di turno della Confederazione, signora Doris Leuthard, ha chiesto di stilare una lista nera pubblica dei preti pedofili, perché «il reato è gravissimo e chiunque lo compia va punito, non fa nessuna differenza se prete o laico, tutti sono sottoposti alla legge elvetica».
Austria e Svizzera, due paesi centroeuropei tradizionalmente conservatori e abituati alla prudenza, scelgono insomma la tolleranza zero. Intanto in Germania, "Wir sind Kirche" (La Chiesa siamo noi, cioè il più forte movimento dei cattolici critici) lancia una battaglia per l´abolizione dell´obbligo del celibato per i sacerdoti proprio nell´approssimarsi della Pasqua. E sul settimanale tedesco Presse am Sonntag, interviene il cardinal Carlo Maria Martini: «Deve essere sottoposto a ripensamento l´obbligo di celibato dei sacerdoti come forma di vita».
La svolta austriaca appare particolarmente destabilizzante, per la strategia di difesa a riccio decisa da Roma. Il cardinale Schoenborn ha deciso di chiamare Waltraud Klasnic, ex governatrice del Land della Stiria, come capo della commissione indipendente d´inchiesta sugli abusi sessuali contro minori nelle istituzioni cattoliche. «Vogliamo fare chiarezza sulle colpe della Chiesa, e affidarla a una persona al di sopra delle parti», ha spiegato l´arcivescovo di Vienna. Frau Klasnic dovrà formare un suo team di inquirenti, le sue indagini saranno finanziate dalla Chiesa ma le sarà garantita totale indipendenza. Una sola condizione le viene posta: per la sua commissione d´inchiesta potrà scegliere chi vorrà, ma nessun ecclesiastico. «Tra i suoi compiti ci sarà anche il tema dei risarcimenti alle vittime», ha sottolineato Schoenborn.
In Vaticano ieri, con la Messa delle Palme, il Papa ha aperto le celebrazioni pasquali. Sarà una Settimana santa particolarmente intensa per il pontefice, che si avvia a compiere 83 anni, e difatti Benedetto XVI per la prima volta non ha guidato la processione sacra a piedi, optando invece per un percorso fatto a bordo della papamobile. Una scelta, ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, senza negare le probabili fatiche dei prossimi sette giorni, che ha reso il Papa più visibile ai 50 mila fedeli che affollavano piazza San Pietro.
Ci sono poi gli strascichi del caso pedofilia, e le parole pronunciate da Joseph Ratzinger durante la funzione li hanno in parte echeggiati. Da Dio - ha detto il pontefice - viene il «coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti». Cristo - ha detto ancora - conduce «verso la bontà che non si lascia disarmare neppure dall´ingratitudine». E l´uomo può scegliere di seguire Cristo, o anche «scendere verso il basso, il volgare; può sprofondare nella palude della menzogna e della disonestà».
I numerosi impegni della Settimana santa vedranno Benedetto XVI celebrare il 2 aprile il quinto anniversario della morte di Giovanni Paolo II. Giovedì messa al mattino con il clero di Roma e la sera in San Giovanni in Laterano dove avrà luogo il rito della Lavanda dei Piedi. Venerdì il pontefice presiederà la Passione, e in serata la Via Crucis al Colosseo. Sabato notte la Veglia di Pasqua, la liturgia più importante e lunga dell´anno. E il giorno dopo, festa di Pasqua, con la grande messa a San Pietro, la lettura del tradizionale Messaggio e infine la Benedizione "Urbi et Orbi".