il Fatto 6.4.10
Rivelazioni. “Così proteggevano gli indesiderati”
“All'epoca la Chiesa funzionava così. Prestavamo servizio. Se ci veniva chiesto di accogliere un prete indesiderabile, lo accettavamo. Era così vent'anni fa. Ed era un errore”. Sono parole di Monsignor Jacques Gaillot, ex vescovo di Evreux (un centinaio di km a ovest di Parigi) destituito dal Vaticano nel 1995 per dichiarazioni troppo esplicite contro le leggi anti-immigrazione e inviato in Algeria, che racconta al quotidiano francese “Le Parisien” come fu costretto, nel 1987, ad accettare nella propria diocesi un prete canadese condannato per pedofilia. “Non avevo molta voglia di farlo esercitare nella mia diocesi”, ricorda Mons. Gaillot. Che dice anche di rimpiangere la decisione. “Non avrei mai dovuto accoglierlo. Non me lo avrebbero dovuto proporre – dichiara – non si sarebbe mai dovuto farlo curato”.
Rivelazioni. “Così proteggevano gli indesiderati”
“All'epoca la Chiesa funzionava così. Prestavamo servizio. Se ci veniva chiesto di accogliere un prete indesiderabile, lo accettavamo. Era così vent'anni fa. Ed era un errore”. Sono parole di Monsignor Jacques Gaillot, ex vescovo di Evreux (un centinaio di km a ovest di Parigi) destituito dal Vaticano nel 1995 per dichiarazioni troppo esplicite contro le leggi anti-immigrazione e inviato in Algeria, che racconta al quotidiano francese “Le Parisien” come fu costretto, nel 1987, ad accettare nella propria diocesi un prete canadese condannato per pedofilia. “Non avevo molta voglia di farlo esercitare nella mia diocesi”, ricorda Mons. Gaillot. Che dice anche di rimpiangere la decisione. “Non avrei mai dovuto accoglierlo. Non me lo avrebbero dovuto proporre – dichiara – non si sarebbe mai dovuto farlo curato”.