domenica 9 maggio 2010

Lo scandalo dilaga Dimissioni di Mueller in Norvegia. Cento casi in Messico. Allarme in Africa

l’Unità 8.4.10
Lo scandalo dilaga Dimissioni di Mueller in Norvegia. Cento casi in Messico. Allarme in Africa
Critiche al Vaticano per aver detto che Ratzinger è attaccato come lo fu Papa Pacelli
Vescovo ammette gli abusi Gli ebrei: errore citare Pio XII
Anche un vescovo in Norvegia abusò di un minore. Gattegna (Ucei) protesta per il parallelo di Sodano tra Ratzinger e Pio XII. La protezione dell’ex segretario di Stato al fondatore dei Legionari di Cristo.
di Roberto Monteforte

Come uno tsunami lo scandalo della pedofilia rischia di colpire la Chiesa cattolica e il Papa, minandone sempre più credibilità e prestigio. Aumentano pure gli attestati di solidarietà a Benedetto XVI. Alcuni, però, hanno finito per alimentare altre polemiche. Quel parallelismo richiamato dal decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, tra la campagna mediatica sulla pedofilia contro il pontefice e gli attacchi rivolti a Pio XII per la sua condotta durante la secondo guerra mondiale e in particolare per i suoi silenzi sulla persecuzione antisemita, ha scatenato le proteste del mondo ebraico. Ieri si è fatto sentire il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) Renzo Gattegna. «Alcuni interventi e alcuni paragoni inappropriati e inopportuni ha osservato rischiano di creare pericolosi e fuorvianti paralleli storici». Tanto più ha aggiunto se provenienti «da autorevoli esponenti della Chiesa cattolica».
Lo scandalo pedofilia continua e chiama in causa lo stesso Sodano, quando era segretario di Stato di Papa Giovanni Paolo II. Il «National Catholic Reporter» lo indica come uno dei tre protettori in Vaticano del fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel Degollado (1920-2008). Sarebbero state sue le pressioni rivolte, invano, sull’allora prefetto dell’ex sant’Uffizio, cardinale Ratzinger perché fermasse l’istruttoria contro padre Marciel, accusato di aver abusato sessualmente di seminaristi minorenni e per aver concepito figli illegittimi. Per il NCR padre Marciel «inviava flussi di denaro ai funzionari della Curia romana» con lo scopo di «comprare il sostegno per il suo gruppo e la difesa per sé». Gli altri «riferimenti» del fondatore dei Legionari sarebbero stati il cardinale Eduardo Martinez Somalo, allora prefetto della Congregazione per i religiosi e monsignor Stanislaw Dziwisz, allora segretario personale di Giovanni Paolo II.
IL CASO DEL VESCOVO
Un altro caso di pedofilia nella Chiesa, questa volta, è stato segnalato in Norvegia. È un vescovo ad essere coinvolto. Si tratta di monsignor George Mueller che dal 1997 al 2009 è stato titolare della diocesi di Trondheim. Nel 2009 ha ammesso la sua responsabilità. All’inizio degli anni ‘90, quando era un giovane prete, ha abusato di un minore. Il caso è stato segnalato alla Santa Sede nel 2009.
Le sue «dimissioni» sono state presentate a maggio e il mese successivo raccolte dal pontefice. «La Santa Sede ha agito rapidamente» è stato il commento di monsignor Eidsvig, amministratore apostolico della diocesi di Trondheim e successore di Mueller. Lo spiega sul sito della Chiesa cattolica di Norvegia, dando conto del succedersi dei fatti. Emerge anche l’indicazione giunta d’Oltretevere di collaborare con la giustizia penale norvegese. «Quando Mueller, al confronto con l'accusa, ha ammesso la sua responsabilità, subito è stato dimesso». Malgrado il crimine sarebbe risultato prescritto secondo la legislazione norvegese, ma non si è fermata «la giustizia interna ecclesiastica». L’ex vescovo che si sottopone a terapia, «non ha avuto alcun compito pastorale o vescovile». La vittima che sarebbe stata risarcita con 60mila euro, avrebbe chiesto l’anonimato.
L’ALLARME DALL’AFRICA
È solo un caso. Lo scandalo si allarga. Ieri è arrivato l’allarme dall’Africa. «Anche la nostra Chiesa non è sente da scandali» ha ammesso il responsabile della Conferenza dei vescovi dell'Africa australe e arcivescovo di Johannesburg, Buti Tlhagale. Mentre la stampa messicana assicura che nel corso dell'ultimo decennio, presso l’ex Sant’Uffizio sarebbero stati aperti circa 100 processi canonici nei confronti di accusati di abusi sessuali contro minori. Ammissioni a cui si aggiungono gli attestati di solidarietà al Pontefice. Ieri l'arcivescovo di Bombay, cardinale Oswald Gracias, presidente dell'Episcopato Indiano, ha testimoniato del suo impegno costante contro la pedofilia. Solidale con il Papa anche la Chiesa del Cile visitata in questi giorni dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.