Il Vaticano ora esulta "troppa grazia"
La Stampa del 27 marzo 2009, pag. 12
Giacomo Galeazzi
Il giornale dei vescovi, «Avvenire» esulta: «Il governo e il centrodestra mantengono la promessa fatta per per impedire altre morti come quella di Eluana». Parole che riflettono lo stato d’animo in Curia. «In questo clima così acceso era lecito temere un passo verso l’eutanasia invece ora il testamento biologico non è vincolante ed esclude la nutrizione. Di fronte alle fondate preoccupazioni della vigilia, troppa grazia, quasi», commenta con «motivato ottimismo» il via libera del Senato il vescovo Lucio Soravito, commissario Cei per la Dottrina della fede. Nel giorno in cui l’Osservatore denuncia che la «nuova eugenetica si nasconde nella fecondazione in vitro e nell’eutanasia», la Chiesa guarda con grande interesse all’iter del provvedimento sul fine vita. «Nelle situazioni di malattia più estreme e controverse, l’ultima scelta non può che essere lasciata al medico- commenta il vescovo di Bolzano, Karl Golser, presidente dei teologi moralisti italiani, che riguardo alle pressioni della Cei sul bio-testamento avrebbe preferito «un maggiore silenzio, come aveva chiesto il cardinale Tettamanzi». Casi come quelli di Welby o della Englaro «non vanno strumentalizzati», raccomanda Gloser, «in alcune situazioni di “coscienza perplessa” si deve lasciare l’ultima scelta al medico, se è veramente in buona comunicazione con i familiari». In Vaticano l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, registra «positive novità» nella tutela dei valori. «Se la dichiarazione anticipata di trattamento fosse vincolante, il medico non sarebbe più libero, quindi almeno va garantita agli operatori sanitari l’obiezione di coscienza- evidenzia Fisichella-.Il testamento biologico uscito dal Senato supera questa oggettiva difficoltà, perciò l’approvazione è un dato incoraggiante così come lo è l’aver precisato che l’alimentazione e idratazione artificiali non possano mai essere sospese». Adesso «vengono impediti nuovi casi Eluana», sottolinea Fisichella, che però raccomanda prudenza nel cantare vittoria: «Il testo deve ancora passare alla Camera. Bisogna aspettare e vedere cosa potrebbe avvenire anche all’ultimo monmento». Il quadro europeo allarma la Santa Sede: «Già in altri paesi come l’Olanda, il Belgio e il Lussemburgo è passata l’eutanasia».
La Stampa del 27 marzo 2009, pag. 12
Giacomo Galeazzi
Il giornale dei vescovi, «Avvenire» esulta: «Il governo e il centrodestra mantengono la promessa fatta per per impedire altre morti come quella di Eluana». Parole che riflettono lo stato d’animo in Curia. «In questo clima così acceso era lecito temere un passo verso l’eutanasia invece ora il testamento biologico non è vincolante ed esclude la nutrizione. Di fronte alle fondate preoccupazioni della vigilia, troppa grazia, quasi», commenta con «motivato ottimismo» il via libera del Senato il vescovo Lucio Soravito, commissario Cei per la Dottrina della fede. Nel giorno in cui l’Osservatore denuncia che la «nuova eugenetica si nasconde nella fecondazione in vitro e nell’eutanasia», la Chiesa guarda con grande interesse all’iter del provvedimento sul fine vita. «Nelle situazioni di malattia più estreme e controverse, l’ultima scelta non può che essere lasciata al medico- commenta il vescovo di Bolzano, Karl Golser, presidente dei teologi moralisti italiani, che riguardo alle pressioni della Cei sul bio-testamento avrebbe preferito «un maggiore silenzio, come aveva chiesto il cardinale Tettamanzi». Casi come quelli di Welby o della Englaro «non vanno strumentalizzati», raccomanda Gloser, «in alcune situazioni di “coscienza perplessa” si deve lasciare l’ultima scelta al medico, se è veramente in buona comunicazione con i familiari». In Vaticano l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, registra «positive novità» nella tutela dei valori. «Se la dichiarazione anticipata di trattamento fosse vincolante, il medico non sarebbe più libero, quindi almeno va garantita agli operatori sanitari l’obiezione di coscienza- evidenzia Fisichella-.Il testamento biologico uscito dal Senato supera questa oggettiva difficoltà, perciò l’approvazione è un dato incoraggiante così come lo è l’aver precisato che l’alimentazione e idratazione artificiali non possano mai essere sospese». Adesso «vengono impediti nuovi casi Eluana», sottolinea Fisichella, che però raccomanda prudenza nel cantare vittoria: «Il testo deve ancora passare alla Camera. Bisogna aspettare e vedere cosa potrebbe avvenire anche all’ultimo monmento». Il quadro europeo allarma la Santa Sede: «Già in altri paesi come l’Olanda, il Belgio e il Lussemburgo è passata l’eutanasia».