LA Repubblica 28.3.09
Gli scienziati di Lancet sfidano il papa
La rivista inglese attacca Benedetto XVI per le parole contro il preservativo nella lotta all'Aids
Rilievi alla posizione di Ratzinger anche da parte del primate cattolico del Belgio
"Chi pronuncia una falsa affermazione scientifica ha l´obbligo di ritrattarla"
Papa Ratzinger ancora nel mirino di scienziati, politici e, persino, di qualche cardinale per le sue critiche all´uso del preservativo per fermare l´Aids. Contro la posizione del pontefice si è espressa una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, l´inglese Lancet, che chiede a Ratzinger di «rettificare» quanto sostenuto, perché «ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema».
«Non è chiaro», scrive la rivista, «se l´errore del Papa sia dovuto a ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza per appoggiare l´ideologia cattolica». Di certo il pontefice «ha detto ai giornalisti che la lotta contro la malattia è un problema che non può essere superato con la distribuzione dei preservativi. I condom, al contrario, possono peggiorare la situazione». Con quest´ultima affermazione, sostiene la rivista, «il papa ha distorto l´evidenza scientifica». È noto infatti che il preservativo «è l´unico e il più efficace fra gli strumenti disponibili per ridurre la trasmissione per via sessuale dell´Hiv».
Nel mezzo della bufera scatenata da queste affermazioni, prosegue Lancet, «il Vaticano ha tentato di moderare le parole del papa, che sul sito web della Santa Sede sono diventate "c´è il rischio che il condom possa esacerbare il problema". Ma quando un personaggio influente fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere la linea».
In difesa delle parole del pontefice si schiera l´associazione cattolica "Scienza e Vita": «Anche con l´editoriale di Lancet ancora una volta ci troviamo di fronte ad una palese forma di disinformazione», controbatte il portavoce Domenico Delle Foglie, «perché non si è voluto capire che il Papa in realtà ha detto che l´Aids non si combatte solo con il condom, ma prima di tutto con la formazione e l´educazione, come è successo in Uganda, che ha ottenuto importanti successi contro l´Aids promuovendo castità, monogamia e, in ultimo, anche il condom. Il Papa non è uno scienziato, è il pastore cattolico che parla ai cattolici».
In difesa di Ratzinger anche il vescovo di Orleans, monsignor Andrè Fort, secondo il quale «tutti gli scienziati sanno che il virus dell´Aids è infinitamente più piccolo di uno spermatozoo. Questo significa che il preservativo non garantisce al 100 per cento». Contro questa tesi è intervenuto il direttore dell´Agenzia nazionale di ricerca sull´Aids, Jean-Francois Delfraissy, che si è detto «scandalizzato da questa presa di posizione completamente falsa». Non meno dure le critiche che arrivano dal Belgio, dove sei deputati hanno proposto al governo il richiamo dell´ambasciatore belga presso la Santa Sede. E una sorprendente critica giunge anche dal primate cattolico del Belgio, il cardinale Godfried Danneels, a parere del quale il Papa sull´uso del preservativo e Aids «non è stato diplomatico». Il porporato ha dichiarato di essere «convinto che con i preservativi non risolve il problema dell´Aids. Ma il Papa avrebbe fatto meglio a non dirlo perché ci sono occasioni in cui l´uso del condom è l´unico modo per salvare una vita».
Gli scienziati di Lancet sfidano il papa
La rivista inglese attacca Benedetto XVI per le parole contro il preservativo nella lotta all'Aids
Rilievi alla posizione di Ratzinger anche da parte del primate cattolico del Belgio
"Chi pronuncia una falsa affermazione scientifica ha l´obbligo di ritrattarla"
Papa Ratzinger ancora nel mirino di scienziati, politici e, persino, di qualche cardinale per le sue critiche all´uso del preservativo per fermare l´Aids. Contro la posizione del pontefice si è espressa una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, l´inglese Lancet, che chiede a Ratzinger di «rettificare» quanto sostenuto, perché «ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema».
«Non è chiaro», scrive la rivista, «se l´errore del Papa sia dovuto a ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza per appoggiare l´ideologia cattolica». Di certo il pontefice «ha detto ai giornalisti che la lotta contro la malattia è un problema che non può essere superato con la distribuzione dei preservativi. I condom, al contrario, possono peggiorare la situazione». Con quest´ultima affermazione, sostiene la rivista, «il papa ha distorto l´evidenza scientifica». È noto infatti che il preservativo «è l´unico e il più efficace fra gli strumenti disponibili per ridurre la trasmissione per via sessuale dell´Hiv».
Nel mezzo della bufera scatenata da queste affermazioni, prosegue Lancet, «il Vaticano ha tentato di moderare le parole del papa, che sul sito web della Santa Sede sono diventate "c´è il rischio che il condom possa esacerbare il problema". Ma quando un personaggio influente fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere la linea».
In difesa delle parole del pontefice si schiera l´associazione cattolica "Scienza e Vita": «Anche con l´editoriale di Lancet ancora una volta ci troviamo di fronte ad una palese forma di disinformazione», controbatte il portavoce Domenico Delle Foglie, «perché non si è voluto capire che il Papa in realtà ha detto che l´Aids non si combatte solo con il condom, ma prima di tutto con la formazione e l´educazione, come è successo in Uganda, che ha ottenuto importanti successi contro l´Aids promuovendo castità, monogamia e, in ultimo, anche il condom. Il Papa non è uno scienziato, è il pastore cattolico che parla ai cattolici».
In difesa di Ratzinger anche il vescovo di Orleans, monsignor Andrè Fort, secondo il quale «tutti gli scienziati sanno che il virus dell´Aids è infinitamente più piccolo di uno spermatozoo. Questo significa che il preservativo non garantisce al 100 per cento». Contro questa tesi è intervenuto il direttore dell´Agenzia nazionale di ricerca sull´Aids, Jean-Francois Delfraissy, che si è detto «scandalizzato da questa presa di posizione completamente falsa». Non meno dure le critiche che arrivano dal Belgio, dove sei deputati hanno proposto al governo il richiamo dell´ambasciatore belga presso la Santa Sede. E una sorprendente critica giunge anche dal primate cattolico del Belgio, il cardinale Godfried Danneels, a parere del quale il Papa sull´uso del preservativo e Aids «non è stato diplomatico». Il porporato ha dichiarato di essere «convinto che con i preservativi non risolve il problema dell´Aids. Ma il Papa avrebbe fatto meglio a non dirlo perché ci sono occasioni in cui l´uso del condom è l´unico modo per salvare una vita».