Corriere della Sera 28.3.09
Lancet contro il Papa sul no al preservativo «Manipola la scienza»
di Bruno Bartoloni
ROMA — Lancet, una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, attacca pesantemente Benedetto XVI per la sua dichiarazione sui preservativi nel corso del recente viaggio in Camerun ed in Angola. Il Papa, afferma in un editoriale, «ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema». Ed ancora: «Non è chiaro se l'errore del Papa sia dovuto ad ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza». Secondo The Lancet, «quando qualsiasi personaggio influente, che sia una personalità religiosa o politica, fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe risultare devastante per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere». E commenta così: «Qualsiasi cosa di meno di questo da parte di papa Benedetto sarebbe un immenso disservizio per la salute pubblica, inclusa quella di molte migliaia di cattolici che lavorano senza posa per cercare di prevenire la diffusione dell'Hiv nel mondo».
La Bbc, che ha diffuso con molta evidenza l'editoriale della rivista, lo giudica «di una virulenza senza precedenti». Padre Lombardi, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha replicato che «non c'è nulla da aggiungere» a quanto è andato ripetendo su questo argomento da più di una settimana.
«Si è detto di tutto e di più — ha commentato —. Non mi sembra che si possa dire altro». A sostegno del Papa è intervenuto il vescovo d'Orleans, monsignor André Fort, con considerazioni dal sapore scientifico: «Sapete benissimo e tutti gli scienziati lo sanno: il virus dell'Aids è infinitamente più piccolo di uno spermatozoo. Questa è la prova del fatto che il condom non è una garanzia al cento per cento contro l'Aids». Per il presule francese sui pacchetti di profilattici si dovrebbe scrivere «affidabilità incerta», proprio come sui pacchetti di sigarette è scritto «pericolo».
Il capo dell'agenzia nazionale per la ricerca sull'Aids, Jean François Delfraisey, l'ha immediatamente smentito ai microfoni di Radio France: «Il condom è fondamentale per bloccare il virus dell'Aids: è un dato acquisito e dimostrato». Sempre a difesa del Papa, ma in modo più cauto del vescovo d'Oltralpe, un alto prelato vaticano rimasto anonimo, ha affermato che «è quasi un'ovvietà che il preservativo può fare da barriera al virus, seppure non al cento per cento, ma il punto è che l'illusione di un facile antidoto può incoraggiare comportamenti sociali che sono invece alla base della pandemia».
Lancet contro il Papa sul no al preservativo «Manipola la scienza»
di Bruno Bartoloni
ROMA — Lancet, una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, attacca pesantemente Benedetto XVI per la sua dichiarazione sui preservativi nel corso del recente viaggio in Camerun ed in Angola. Il Papa, afferma in un editoriale, «ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema». Ed ancora: «Non è chiaro se l'errore del Papa sia dovuto ad ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza». Secondo The Lancet, «quando qualsiasi personaggio influente, che sia una personalità religiosa o politica, fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe risultare devastante per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere». E commenta così: «Qualsiasi cosa di meno di questo da parte di papa Benedetto sarebbe un immenso disservizio per la salute pubblica, inclusa quella di molte migliaia di cattolici che lavorano senza posa per cercare di prevenire la diffusione dell'Hiv nel mondo».
La Bbc, che ha diffuso con molta evidenza l'editoriale della rivista, lo giudica «di una virulenza senza precedenti». Padre Lombardi, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha replicato che «non c'è nulla da aggiungere» a quanto è andato ripetendo su questo argomento da più di una settimana.
«Si è detto di tutto e di più — ha commentato —. Non mi sembra che si possa dire altro». A sostegno del Papa è intervenuto il vescovo d'Orleans, monsignor André Fort, con considerazioni dal sapore scientifico: «Sapete benissimo e tutti gli scienziati lo sanno: il virus dell'Aids è infinitamente più piccolo di uno spermatozoo. Questa è la prova del fatto che il condom non è una garanzia al cento per cento contro l'Aids». Per il presule francese sui pacchetti di profilattici si dovrebbe scrivere «affidabilità incerta», proprio come sui pacchetti di sigarette è scritto «pericolo».
Il capo dell'agenzia nazionale per la ricerca sull'Aids, Jean François Delfraisey, l'ha immediatamente smentito ai microfoni di Radio France: «Il condom è fondamentale per bloccare il virus dell'Aids: è un dato acquisito e dimostrato». Sempre a difesa del Papa, ma in modo più cauto del vescovo d'Oltralpe, un alto prelato vaticano rimasto anonimo, ha affermato che «è quasi un'ovvietà che il preservativo può fare da barriera al virus, seppure non al cento per cento, ma il punto è che l'illusione di un facile antidoto può incoraggiare comportamenti sociali che sono invece alla base della pandemia».