La Repubblica 22.3.09
La Cassazione: prescrizione. Fu arrestato per abusi su una ragazzina. Ma deve risarcire la vittima
"Prosciogliete il prete pedofilo" La Curia: ora torni a dire messa
L´ex procuratore Tarfusser in disaccordo con la decisione di reintegrarlo
di Pierluigi Depentori
BOLZANO - Ancora pochi giorni e don Giorgio Carli, giovane prete bolzanino, potrà tornare a celebrare messa nella sua parrocchia di via Resia. Nulla di clamoroso, se in mezzo non ci fosse un caso giudiziario di violenza sessuale che sta spaccando in due la città. Don Giorgio fu arrestato nel 2003 dopo che una ragazza della sua parrocchia ricordò - nel corso di una seduta di psicoanalisi - gli abusi subiti dal prete molti anni prima, quando la giovane aveva soltanto 15 anni. Da allora è stato un susseguirsi di colpi di scena: assoluzione in primo grado, condanna a sette anni e mezzo di carcere in appello. Fino all´altro ieri, quando la Cassazione si è pronunciata con una sentenza che non ha fatto altro che alimentare la tensione sul caso: proscioglimento per prescrizione.
Per la curia altoatesina, una decisione da salutare con soddisfazione: «Don Carli non può essere considerato colpevole, essendo stata annullata la sentenza di condanna in secondo grado. Così rimane in vigore solo la prima sentenza di assoluzione. Abbiamo sempre creduto nell´innocenza di don Giorgio, per questo è confermato nel suo incarico di parroco». Dunque sarà questione di giorni: forse già martedì don Giorgio potrà tornare a dir messa nella sua parrocchia, nel cuore del quartiere italiano di Bolzano, magari proprio davanti alla ragazza che l´ha trascinato in questa vicenda giudiziaria.
Tutto bene, dunque? Macché. L´ex procuratore Cuno Tarfusser, da pochi giorni giudice della Corte internazionale dell´Aja, è tutt´altro che d´accordo con la curia: «La Cassazione ha valutato il reato contestato, lo dimostra il fatto che i giudici hanno confermato i risarcimenti alle parti civili». Don Carli dovrà, infatti, pagare oltre 700mila euro. «Condannare un innocente a un risarcimento di questo tipo sarebbe una barzelletta», ha aggiunto Tarfusser che ha rivolto alla curia l´invito ad essere «più cauta nei suoi commenti».
Dopo la condanna in secondo grado a sette anni e mezzo di reclusione il prete aveva lasciato Bolzano e la sua parrocchia. «Sono innocente e ora sarò assente per un po´», aveva scritto in una lettera aperta ai suoi parrocchiani. La decisione della Cassazione è stata accolta dal sacerdote � ha raccontato il suo legale Alberto Valenti � «con la serenità di sempre. Fa invidia la sua tranquillità nell´accettare le cose più paradossali, come questa sentenza alla Ponzio Pilato. La gente si stringe intorno a lui e lo sta aspettando».
La Cassazione: prescrizione. Fu arrestato per abusi su una ragazzina. Ma deve risarcire la vittima
"Prosciogliete il prete pedofilo" La Curia: ora torni a dire messa
L´ex procuratore Tarfusser in disaccordo con la decisione di reintegrarlo
di Pierluigi Depentori
BOLZANO - Ancora pochi giorni e don Giorgio Carli, giovane prete bolzanino, potrà tornare a celebrare messa nella sua parrocchia di via Resia. Nulla di clamoroso, se in mezzo non ci fosse un caso giudiziario di violenza sessuale che sta spaccando in due la città. Don Giorgio fu arrestato nel 2003 dopo che una ragazza della sua parrocchia ricordò - nel corso di una seduta di psicoanalisi - gli abusi subiti dal prete molti anni prima, quando la giovane aveva soltanto 15 anni. Da allora è stato un susseguirsi di colpi di scena: assoluzione in primo grado, condanna a sette anni e mezzo di carcere in appello. Fino all´altro ieri, quando la Cassazione si è pronunciata con una sentenza che non ha fatto altro che alimentare la tensione sul caso: proscioglimento per prescrizione.
Per la curia altoatesina, una decisione da salutare con soddisfazione: «Don Carli non può essere considerato colpevole, essendo stata annullata la sentenza di condanna in secondo grado. Così rimane in vigore solo la prima sentenza di assoluzione. Abbiamo sempre creduto nell´innocenza di don Giorgio, per questo è confermato nel suo incarico di parroco». Dunque sarà questione di giorni: forse già martedì don Giorgio potrà tornare a dir messa nella sua parrocchia, nel cuore del quartiere italiano di Bolzano, magari proprio davanti alla ragazza che l´ha trascinato in questa vicenda giudiziaria.
Tutto bene, dunque? Macché. L´ex procuratore Cuno Tarfusser, da pochi giorni giudice della Corte internazionale dell´Aja, è tutt´altro che d´accordo con la curia: «La Cassazione ha valutato il reato contestato, lo dimostra il fatto che i giudici hanno confermato i risarcimenti alle parti civili». Don Carli dovrà, infatti, pagare oltre 700mila euro. «Condannare un innocente a un risarcimento di questo tipo sarebbe una barzelletta», ha aggiunto Tarfusser che ha rivolto alla curia l´invito ad essere «più cauta nei suoi commenti».
Dopo la condanna in secondo grado a sette anni e mezzo di reclusione il prete aveva lasciato Bolzano e la sua parrocchia. «Sono innocente e ora sarò assente per un po´», aveva scritto in una lettera aperta ai suoi parrocchiani. La decisione della Cassazione è stata accolta dal sacerdote � ha raccontato il suo legale Alberto Valenti � «con la serenità di sempre. Fa invidia la sua tranquillità nell´accettare le cose più paradossali, come questa sentenza alla Ponzio Pilato. La gente si stringe intorno a lui e lo sta aspettando».