Il Giornale di Vicenza, Mercoledì 11 Giugno 2008
CORNEDO. Il vescovo Nosiglia affronta il problema degli alti costi
«Asili parrocchiali Rifare le convenzioni»
I sindaci reagiscono suggerendo la necessità di una gestione aziendale nelle scuole materne
Si dovrà mettere mano alle convenzioni, soprattutto in modo da prevedere un aumento dei contributi comunali. È quanto emerso nella riunione voluta dal vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, in cui c’è stato il confronto tra sindaci, parroci e rappresentanti dei comitati di gestione delle scuole materne parrocchiali dei Comuni della vallata dell'Agno. Unica eccezione Recoaro Terme, dove non è attiva alcuna struttura del genere.
Le lamentele dei parroci, relative ad un deficit di circa 20-30 mila euro per scuola con un totale che sfiora i 300 mila euro, erano già state accolte dal vicario foraneo don Carlo Guidolin, parroco di Trissino.
Conseguenza diretta, la riunione decisa dal vescovo nei locali parrocchiali di Spagnago a Cornedo, per scongiurare il pericolo di future chiusure degli istituti. Nelle due ore di dibattito è emerso innanzitutto che la spesa di gestione è diversa da scuola a scuola, a seconda che l'immobile sia o meno di proprietà parrocchiale. Vedi il caso di Cornedo, che si accolla le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura di sua proprietà, che non pesano sul bilancio della scuola materna parrocchiale. Peggiore, invece, la situazione di Trissino e di Valdagno, dove le strutture sono parrocchiali e le spese di gestione sono affrontate solo dalle parrocchie.
Qualche sindaco, pur dando merito ai consiglieri di amministrazione tutti volontari, ha suggerito anche la necessità di una gestione aziendale delle scuole materne. Alla fine è arrivato l'invito dai parroci affinché i sindaci si facciano promotori in Provincia, Regione e Governo della richiesta di maggiori trasferimenti per sostenere le spese. Altrimenti si rischia la chiusura di un servizio offerto da una decina di istituti, con un migliaio di bambini assistiti. A.C.
CORNEDO. Il vescovo Nosiglia affronta il problema degli alti costi
«Asili parrocchiali Rifare le convenzioni»
I sindaci reagiscono suggerendo la necessità di una gestione aziendale nelle scuole materne
Si dovrà mettere mano alle convenzioni, soprattutto in modo da prevedere un aumento dei contributi comunali. È quanto emerso nella riunione voluta dal vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, in cui c’è stato il confronto tra sindaci, parroci e rappresentanti dei comitati di gestione delle scuole materne parrocchiali dei Comuni della vallata dell'Agno. Unica eccezione Recoaro Terme, dove non è attiva alcuna struttura del genere.
Le lamentele dei parroci, relative ad un deficit di circa 20-30 mila euro per scuola con un totale che sfiora i 300 mila euro, erano già state accolte dal vicario foraneo don Carlo Guidolin, parroco di Trissino.
Conseguenza diretta, la riunione decisa dal vescovo nei locali parrocchiali di Spagnago a Cornedo, per scongiurare il pericolo di future chiusure degli istituti. Nelle due ore di dibattito è emerso innanzitutto che la spesa di gestione è diversa da scuola a scuola, a seconda che l'immobile sia o meno di proprietà parrocchiale. Vedi il caso di Cornedo, che si accolla le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura di sua proprietà, che non pesano sul bilancio della scuola materna parrocchiale. Peggiore, invece, la situazione di Trissino e di Valdagno, dove le strutture sono parrocchiali e le spese di gestione sono affrontate solo dalle parrocchie.
Qualche sindaco, pur dando merito ai consiglieri di amministrazione tutti volontari, ha suggerito anche la necessità di una gestione aziendale delle scuole materne. Alla fine è arrivato l'invito dai parroci affinché i sindaci si facciano promotori in Provincia, Regione e Governo della richiesta di maggiori trasferimenti per sostenere le spese. Altrimenti si rischia la chiusura di un servizio offerto da una decina di istituti, con un migliaio di bambini assistiti. A.C.