dal sito swissinfo.ch 5 giugno 2008 - 17.45
Pedofilia: Chiesa cattolica non cambia rotta
La Chiesa cattolica anche in futuro non si rivolgerà sistematicamente alla giustizia per ogni per ogni sospetto di abuso sessuale. Per le direttive interne si profilano ritocchi cosmetici.
La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) intende infatti precisare le sue direttive, ma non cambiarle radicalmente. Si tratta essenzialmente di fissare le competenze: la sostanza delle direttive non sarà modificata, ha dichiarato giovedì, in una conferenza stampa a Berna, il presidente della CVS Kurt Koch.
La chiesa cattolica anche in futuro si rivolgerà alla giustizia solo "se non ci sono altri mezzi per combattere il rischio di recidiva". Le vittime devono essere informate - come finora - della possibilità che hanno di sporgere denuncia. I responsabili di abusi sessuali dovrebbero essere indotti ad autodenunciarsi, ha aggiunto monsignor Koch.
Dopo il caso del 67enne prete pedofilo, la CVS aveva annunciato in gennaio che avrebbe riesaminato le direttive interne sui casi di abusi sessuali, risalenti al 2002. Il compito di elaborare uno schema di comportamento in caso di sospetto è stato assegnato a un gruppo di esperti.
Esponenti cattolici - tra i quali il vescovo di Sion Norbert Brunner - avevano proposto che la chiesa facesse ricorso alla giustizia ogni volta che ci fosse un sospetto caso di abuso. Ma la Conferenza dei vescovi ritiene che un obbligo di denuncia non compatibile con la protezione della vittima.
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Pedofilia: Chiesa cattolica non cambia rotta
La Chiesa cattolica anche in futuro non si rivolgerà sistematicamente alla giustizia per ogni per ogni sospetto di abuso sessuale. Per le direttive interne si profilano ritocchi cosmetici.
La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) intende infatti precisare le sue direttive, ma non cambiarle radicalmente. Si tratta essenzialmente di fissare le competenze: la sostanza delle direttive non sarà modificata, ha dichiarato giovedì, in una conferenza stampa a Berna, il presidente della CVS Kurt Koch.
La chiesa cattolica anche in futuro si rivolgerà alla giustizia solo "se non ci sono altri mezzi per combattere il rischio di recidiva". Le vittime devono essere informate - come finora - della possibilità che hanno di sporgere denuncia. I responsabili di abusi sessuali dovrebbero essere indotti ad autodenunciarsi, ha aggiunto monsignor Koch.
Dopo il caso del 67enne prete pedofilo, la CVS aveva annunciato in gennaio che avrebbe riesaminato le direttive interne sui casi di abusi sessuali, risalenti al 2002. Il compito di elaborare uno schema di comportamento in caso di sospetto è stato assegnato a un gruppo di esperti.
Esponenti cattolici - tra i quali il vescovo di Sion Norbert Brunner - avevano proposto che la chiesa facesse ricorso alla giustizia ogni volta che ci fosse un sospetto caso di abuso. Ma la Conferenza dei vescovi ritiene che un obbligo di denuncia non compatibile con la protezione della vittima.
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