GMG: TV AUSTRALIANA, CARD.PELL ACCUSATO AVER PROTETTO PRETE PEDOFILO
(ASCA) - Roma, 8 lug - A pochi giorni dall'arrivo di papa Benedetto XVI in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventu', dove in molti si aspettano da lui, come gia' in occasione del viaggio negli Stati Uniti, scuse alle vittime degli abusi sessuali dei preti, un nuovo scandalo-pedofilia scuote la Chiesa australiana, coinvolgendo la sua massima autorita', il conservatore arcivescovo di Sidney, card.
George Pell.
Un documentario mandato in onda il 7 luglio dalla televisione pubblica australiana, Abc, accusa, documenti alla mano, il card. Pell di aver protetto un prete colpevole di abusi e di aver ignorato le richieste di giustizia di una vittima, Anthony Jones. Quest'ultimo, un educatore di 28 anni, era stato abusato da p. Terence Goodall. Dopo la sua denuncia, la Chiesa aveva ordinato un'inchiesta che aveva concluso che le accuse di Jones erano fondate. Ma il card.
Pell, in una lettera, affermava di non poter procedere perche' non esistevano altre accuse contro il sacerdote e questi si dichiarava innocente.
Ma proprio lo stesso giorno in cui scriveva quella lettera a Jones, il card. Pell aveva scritto anche ad un'altra vittima di p. Goodall, contraddicendosi. Il cardinale, in un comunicato, ha ammesso di essersi ''espresso male'' ma ha negato l'accusa di aver protetto il sacerdote. Quest'ultimo e' stato condannato nel 2005 da un tribunale civile per violenza nei confronti di Jones.
res/sam/rob
(ASCA) - Roma, 8 lug - A pochi giorni dall'arrivo di papa Benedetto XVI in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventu', dove in molti si aspettano da lui, come gia' in occasione del viaggio negli Stati Uniti, scuse alle vittime degli abusi sessuali dei preti, un nuovo scandalo-pedofilia scuote la Chiesa australiana, coinvolgendo la sua massima autorita', il conservatore arcivescovo di Sidney, card.
George Pell.
Un documentario mandato in onda il 7 luglio dalla televisione pubblica australiana, Abc, accusa, documenti alla mano, il card. Pell di aver protetto un prete colpevole di abusi e di aver ignorato le richieste di giustizia di una vittima, Anthony Jones. Quest'ultimo, un educatore di 28 anni, era stato abusato da p. Terence Goodall. Dopo la sua denuncia, la Chiesa aveva ordinato un'inchiesta che aveva concluso che le accuse di Jones erano fondate. Ma il card.
Pell, in una lettera, affermava di non poter procedere perche' non esistevano altre accuse contro il sacerdote e questi si dichiarava innocente.
Ma proprio lo stesso giorno in cui scriveva quella lettera a Jones, il card. Pell aveva scritto anche ad un'altra vittima di p. Goodall, contraddicendosi. Il cardinale, in un comunicato, ha ammesso di essersi ''espresso male'' ma ha negato l'accusa di aver protetto il sacerdote. Quest'ultimo e' stato condannato nel 2005 da un tribunale civile per violenza nei confronti di Jones.
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