domenica 20 luglio 2008

Il tirapugni di Padre Pio

Corriere della Sera 20.7.08
Il tirapugni di Padre Pio
di Sergio Luzzatto

Hanno perso un'ottima occasione per tacere certi amministratori di sinistra del comune di San Giuliano Terme (Pisa), denunciando il rigoroso studio di Antonio Carioti sugli Orfani di Salò (Mursia) come un insidioso libello neofascista. Se appena si fossero degnati di leggerlo, ne avrebbero imparate delle belle sul variopinto demi-monde missino dei tardi anni Quaranta, e anche su certi suoi sorprendenti fiancheggiatori. Uno di questi era Padre Pio, il cappuccino con le stigmate. Che fin dagli anni Venti aveva contato fra i suoi protetti un caporione squadrista, il «ras» di Foggia Giuseppe Caradonna. E che nell'Italia del 1949 — si apprende dal libro di Carioti — conferì una specie di benedizione al tirapugni di Caradonna junior: il neofascista Giulio, che lo usava per scazzottarsi con i comunisti nelle vie di Roma. Benedetto (o quasi) da Padre Pio, quel tirapugni veniva trattato dalla madre di Giulio, devotissima terziaria francescana, come una metallica reliquia.