Ravasin come Welby: testamento biologico in video
Il Sole 24 Ore del 22 luglio 2008, pag. 13
di L. Sq.
Il testamento biologico in un video. Paolo Ravasin, presidente onorario dell’associazione Luca Coscioni di Treviso, malato di sclerosi laterale amiotrofica ha scelto un filmato per esprimere il proprio dissenso all’accanimento terapeutico. «Nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere, oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale» ha dichiarato Ravasin. Costretto a sottoscrivere tramite un video il proprio testamento biologico poiché una firma sarebbe stata materialmente impossibile a causa della sua infermità. Un messaggio, il suo, che riporta al caso di Piergiorgio Welby. E alla scelta di destinare ad un video, indirizzato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la richiesta dell’eutanasia dopo anni di immobilità per distrofia muscolare. E ora Paolo Ravasin rivendica lo stesso diritto di morire e il rifiuto all’accanimento terapeutico «da ritenersi efficace - ha aggiunto il malato anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà». A intervenire sulla questione è l’europarlamentare radicale Marco Cappato che ha anche denunciato le condizioni «al limite della decenza» in cui, tempo fa, era costretto Ravasin. «Nella casa di riposo dove abitava ha dovuto sopportare sofferenze incredibili: la macchina che gli consentiva di respirare si è spenta i8 volte in due anni». Cappato ha sottolineato come il video voglia essere un modo per «evitare di essere trattato come un oggetto nel caso in cui perdesse coscienza».
Il Sole 24 Ore del 22 luglio 2008, pag. 13
di L. Sq.
Il testamento biologico in un video. Paolo Ravasin, presidente onorario dell’associazione Luca Coscioni di Treviso, malato di sclerosi laterale amiotrofica ha scelto un filmato per esprimere il proprio dissenso all’accanimento terapeutico. «Nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere, oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale» ha dichiarato Ravasin. Costretto a sottoscrivere tramite un video il proprio testamento biologico poiché una firma sarebbe stata materialmente impossibile a causa della sua infermità. Un messaggio, il suo, che riporta al caso di Piergiorgio Welby. E alla scelta di destinare ad un video, indirizzato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la richiesta dell’eutanasia dopo anni di immobilità per distrofia muscolare. E ora Paolo Ravasin rivendica lo stesso diritto di morire e il rifiuto all’accanimento terapeutico «da ritenersi efficace - ha aggiunto il malato anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà». A intervenire sulla questione è l’europarlamentare radicale Marco Cappato che ha anche denunciato le condizioni «al limite della decenza» in cui, tempo fa, era costretto Ravasin. «Nella casa di riposo dove abitava ha dovuto sopportare sofferenze incredibili: la macchina che gli consentiva di respirare si è spenta i8 volte in due anni». Cappato ha sottolineato come il video voglia essere un modo per «evitare di essere trattato come un oggetto nel caso in cui perdesse coscienza».