l’Unità 13.7.08
Il Papa verso Sydney: pedofilia incompatibile con il sacerdozio
In Australia lo scandalo è stato molto esteso, già in corso proteste
Benedetto XVI parteciperà alla Giornata mondiale della Gioventù
di Roberto Monteforte
IL FUTURO DEL PIANETA e l’ambiente. La speranza e i giovani, ma come negli Stati Uniti, soprattutto lo scandalo degli abusi sessuali che ha coinvolto la Chiesa cattolica anche in Australia. Sono queste le sfide con le quali si misurerà Benedetto XVI da ieri in volo intercontinentale per Sydney, dove, dopo tre giorni di riposo, giovedì 17 luglio presenzierà la 23/ma edizione della Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg). Come nella sua visita apostolica negli Usa dello scorso aprile, il Papa non eluderà il problema degli abusi sessuali, ferita ancora aperta per la Chiesa. Anzi. «Essere prete è incompatibile con gli abusi sessuali, con questo comportamento che contraddice la santità» ha scandito ieri mattina, rispondendo alle domande dei giornalisti a bordo dell’aereo papale, il Boeing 777 dell’Alitalia che da Fiumicino lo sta conducendo in Australia per il volo più lungo del suo pontificato. Benedetto XVI, come a Washington e a New York, chiederà perdono a nome della Chiesa alle vittime degli abusi sessuali commessi dai preti del «nuovo continente». Lo ha assicurato lui stesso. Negli Usa è stato «portato a parlare degli abusi per la centralità del tema in America». «In Australia sarà lo stesso». «È essenziale per la Chiesa - ha aggiunto - rappacificare, prevenire, aiutare e vedere la colpa insita in questo problema». La linea è quella della tolleranza zero. «Deve essere chiaro che il vero sacerdozio non è compatibile» con gli abusi sessuali «perché i preti sono al servizio di nostro Signore». Papa Ratzinger punta a sanare le ferite che hanno scosso la credibilità della Chiesa e che pesano ancora. Stando almeno alle iniziative di protesta preannunciate dalle associazioni delle famiglie e delle vittime degli abusi, come la «Broken Rites Australia» i cui aderenti hanno assicurato che accoglieranno il pontefice con una t-shirt con sopra stampati i 107 nomi dei preti condannati dal 1993 per aver commesso crimini sessuali.
Quella degli scandali sessuali non è la sola preoccupazione di Benedetto XVI. Anche se saranno la gioia e la speranza a contrassegnare l’appuntamento con i giovani che da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Sydney per la Gmg, gli organizzatori prevedono 250mila presenze, il Papa ha anticipato ai giornalisti uno dei temi presenti in questa Gmg: la preoccupazione per il futuro del pianeta. «Parlare dello Spirito Santo - ha spiegato - è parlare della creazione e della nostra responsabilità nei suoi confronti». L’obiettivo della Chiesa è di «risvegliare le coscienze per rispondere a questa grande sfida e ritrovare la capacità etica di cambiare in bene la situazione dell’ambiente». Non compete alla Chiesa trovare soluzioni. Così Ratzinger chiama in causa la responsabilità della «politica e degli specialisti». Quello che, però, rilancia è l’invito a «cambiare stili di vita». Sono i temi affrontati nel suo recente messaggio ai grandi del G8 e in quello diffuso ieri per la 82a Giornata Missionaria Mondiale. «Il progresso tecnologico, quando non è finalizzato alla dignità e al bene dell’uomo, né ordinato ad uno sviluppo solidale - afferma-, perde la sua potenzialità di fattore di speranza e rischia anzi di acuire squilibri e ingiustizie già esistenti».
Tra i temi affrontati durante la conversazione con i giornalisti del volo papale vi è stato pure quello dell’ecumenismo e della difficile situazione che attraversa la Chiesa Anglicana, con minacce di scisma per la recente apertura all’ordinazione episcopale alle donne». «Il mio desiderio - ha risposto il pontefice - è che gli anglicani evitino lo scisma e trovino il cammino dell’unione. Innanzitutto pregherò. Non dobbiamo intervenire in questo momento della discussione».
L’aereo papale dopo uno scalo tecnico atterrerà a Richmond (Sydney) alle 15 ore locali. Con ben 21 ore di viaggio e 8 fusi orari da smaltire, il Papa si riposerà per tre giorni a Kenthurst, nei dintorni di Sydney. Solo giovedì, a bordo di un battello, raggiungerà Barangaroo East Darling Harbour, la grande baia di per il primo incontro con i giovani.
Il Papa verso Sydney: pedofilia incompatibile con il sacerdozio
In Australia lo scandalo è stato molto esteso, già in corso proteste
Benedetto XVI parteciperà alla Giornata mondiale della Gioventù
di Roberto Monteforte
IL FUTURO DEL PIANETA e l’ambiente. La speranza e i giovani, ma come negli Stati Uniti, soprattutto lo scandalo degli abusi sessuali che ha coinvolto la Chiesa cattolica anche in Australia. Sono queste le sfide con le quali si misurerà Benedetto XVI da ieri in volo intercontinentale per Sydney, dove, dopo tre giorni di riposo, giovedì 17 luglio presenzierà la 23/ma edizione della Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg). Come nella sua visita apostolica negli Usa dello scorso aprile, il Papa non eluderà il problema degli abusi sessuali, ferita ancora aperta per la Chiesa. Anzi. «Essere prete è incompatibile con gli abusi sessuali, con questo comportamento che contraddice la santità» ha scandito ieri mattina, rispondendo alle domande dei giornalisti a bordo dell’aereo papale, il Boeing 777 dell’Alitalia che da Fiumicino lo sta conducendo in Australia per il volo più lungo del suo pontificato. Benedetto XVI, come a Washington e a New York, chiederà perdono a nome della Chiesa alle vittime degli abusi sessuali commessi dai preti del «nuovo continente». Lo ha assicurato lui stesso. Negli Usa è stato «portato a parlare degli abusi per la centralità del tema in America». «In Australia sarà lo stesso». «È essenziale per la Chiesa - ha aggiunto - rappacificare, prevenire, aiutare e vedere la colpa insita in questo problema». La linea è quella della tolleranza zero. «Deve essere chiaro che il vero sacerdozio non è compatibile» con gli abusi sessuali «perché i preti sono al servizio di nostro Signore». Papa Ratzinger punta a sanare le ferite che hanno scosso la credibilità della Chiesa e che pesano ancora. Stando almeno alle iniziative di protesta preannunciate dalle associazioni delle famiglie e delle vittime degli abusi, come la «Broken Rites Australia» i cui aderenti hanno assicurato che accoglieranno il pontefice con una t-shirt con sopra stampati i 107 nomi dei preti condannati dal 1993 per aver commesso crimini sessuali.
Quella degli scandali sessuali non è la sola preoccupazione di Benedetto XVI. Anche se saranno la gioia e la speranza a contrassegnare l’appuntamento con i giovani che da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Sydney per la Gmg, gli organizzatori prevedono 250mila presenze, il Papa ha anticipato ai giornalisti uno dei temi presenti in questa Gmg: la preoccupazione per il futuro del pianeta. «Parlare dello Spirito Santo - ha spiegato - è parlare della creazione e della nostra responsabilità nei suoi confronti». L’obiettivo della Chiesa è di «risvegliare le coscienze per rispondere a questa grande sfida e ritrovare la capacità etica di cambiare in bene la situazione dell’ambiente». Non compete alla Chiesa trovare soluzioni. Così Ratzinger chiama in causa la responsabilità della «politica e degli specialisti». Quello che, però, rilancia è l’invito a «cambiare stili di vita». Sono i temi affrontati nel suo recente messaggio ai grandi del G8 e in quello diffuso ieri per la 82a Giornata Missionaria Mondiale. «Il progresso tecnologico, quando non è finalizzato alla dignità e al bene dell’uomo, né ordinato ad uno sviluppo solidale - afferma-, perde la sua potenzialità di fattore di speranza e rischia anzi di acuire squilibri e ingiustizie già esistenti».
Tra i temi affrontati durante la conversazione con i giornalisti del volo papale vi è stato pure quello dell’ecumenismo e della difficile situazione che attraversa la Chiesa Anglicana, con minacce di scisma per la recente apertura all’ordinazione episcopale alle donne». «Il mio desiderio - ha risposto il pontefice - è che gli anglicani evitino lo scisma e trovino il cammino dell’unione. Innanzitutto pregherò. Non dobbiamo intervenire in questo momento della discussione».
L’aereo papale dopo uno scalo tecnico atterrerà a Richmond (Sydney) alle 15 ore locali. Con ben 21 ore di viaggio e 8 fusi orari da smaltire, il Papa si riposerà per tre giorni a Kenthurst, nei dintorni di Sydney. Solo giovedì, a bordo di un battello, raggiungerà Barangaroo East Darling Harbour, la grande baia di per il primo incontro con i giovani.