La Repubblica 20.1.08
Il leader radicale: è come dire che Mussolini parlava poco
Pannella conta le presenze tv "Fandonie la Chiesa zittita"
"Al Tg1 gli spazi riservati ai capi cattolici superano quelli del capo del governo"
di Alberto Custodero
ROMA - «La censura al Vaticano è una bufala, il Papa parla agli italiani attraverso la televisione più del capo dello Stato e del presidente della Repubblica». Dopo le polemiche sulla mancata partecipazione di Benedetto XVI all´inaugurazione dell´anno accademico della Sapienza, i radicali Marco Pannella, Emma Bonino, Rita Bernardini e Sergio D´Elia hanno presentato la classifica delle presenze nelle edizioni principali dei Tg di Giorgio Napolitano, di Romano Prodi, dei ministri del governo, e, infine, della Santa Sede. Secondo questi dati, il Papa e gli esponenti della chiesa cattolica sono stati presenti al Tg1 per 26 ore e 35 minuti dal 19 aprile 2005 (elezione di Benedetto XVI), al 14 gennaio scorso, per una percentuale del 29,13 per cento, superiore a quella registrata dalle presenze del presidente del Consiglio (18 ore e 32 minuti, 20,31 per cento), e del presidente della Repubblica (13 ore e 47 minuti, 15,1 per cento). Stessa classifica di presenze al Tg2, con il Papa e gli esponenti della Chiesa al 32,1 per cento, mentre al Tg3 il pontefice scende al terzo posto (20 per cento), dietro al presidente del consiglio (24,7 per cento).
Per Pannella, l´Italia è un «Paese dove il capo di una chiesa si esprime in quantità e qualità senza precedenti al mondo». Il leader radicale ha sottolineato questa "invasione" richiamando l´epoca fascista: «Il giochetto di dire "non s´è fatto parlare il povero papa" non sta in piedi. Sarebbe come voler raccontare che nell´Italia degli anni ´30 si toglieva la parola a Mussolini».
Per elencare le cifre che testimoniano la «presenza pervasiva del Vaticano nelle case degli italiani» attraverso il mezzo televisivo, i Radicali hanno scelto la piazza di fronte al colonnato di San Pietro. L´iniziativa si è svolta ieri perché la manifestazione programmata per oggi - distribuire volantini con i dati delle presenze-tv in piazza San Pietro - è stata vietata dalla Questura.
Il leader radicale: è come dire che Mussolini parlava poco
Pannella conta le presenze tv "Fandonie la Chiesa zittita"
"Al Tg1 gli spazi riservati ai capi cattolici superano quelli del capo del governo"
di Alberto Custodero
ROMA - «La censura al Vaticano è una bufala, il Papa parla agli italiani attraverso la televisione più del capo dello Stato e del presidente della Repubblica». Dopo le polemiche sulla mancata partecipazione di Benedetto XVI all´inaugurazione dell´anno accademico della Sapienza, i radicali Marco Pannella, Emma Bonino, Rita Bernardini e Sergio D´Elia hanno presentato la classifica delle presenze nelle edizioni principali dei Tg di Giorgio Napolitano, di Romano Prodi, dei ministri del governo, e, infine, della Santa Sede. Secondo questi dati, il Papa e gli esponenti della chiesa cattolica sono stati presenti al Tg1 per 26 ore e 35 minuti dal 19 aprile 2005 (elezione di Benedetto XVI), al 14 gennaio scorso, per una percentuale del 29,13 per cento, superiore a quella registrata dalle presenze del presidente del Consiglio (18 ore e 32 minuti, 20,31 per cento), e del presidente della Repubblica (13 ore e 47 minuti, 15,1 per cento). Stessa classifica di presenze al Tg2, con il Papa e gli esponenti della Chiesa al 32,1 per cento, mentre al Tg3 il pontefice scende al terzo posto (20 per cento), dietro al presidente del consiglio (24,7 per cento).
Per Pannella, l´Italia è un «Paese dove il capo di una chiesa si esprime in quantità e qualità senza precedenti al mondo». Il leader radicale ha sottolineato questa "invasione" richiamando l´epoca fascista: «Il giochetto di dire "non s´è fatto parlare il povero papa" non sta in piedi. Sarebbe come voler raccontare che nell´Italia degli anni ´30 si toglieva la parola a Mussolini».
Per elencare le cifre che testimoniano la «presenza pervasiva del Vaticano nelle case degli italiani» attraverso il mezzo televisivo, i Radicali hanno scelto la piazza di fronte al colonnato di San Pietro. L´iniziativa si è svolta ieri perché la manifestazione programmata per oggi - distribuire volantini con i dati delle presenze-tv in piazza San Pietro - è stata vietata dalla Questura.