Papa & Sapienza, miracoli e panzane in diretta tv
L'Unità del 18 gennaio 2008, pag. 26
di Vittorio Emiliani
Caro direttore,
mi sono visto, a pezzi e a pezzetti, tante trasmissioni del cosiddetto «approfondimento» sul caso Ratzinger-Sapienza. Notando quanto segue: 1) il prof. sen. Rocco Buttiglione, un tempo docente in Liechtenstein e ora alla libera Università San Pio V, era dovunque (persino in contemporanea, miracolo, su Rai2 e Rai3 la sera tardi) e ripeteva dovunque le stesse identiche cose ridendo a crepapelle e dando degli ignoranti e quasi degli straccioni ai 67 scienziati firmatari della famosa lettera. Adesso sappiamo meglio cosa sono per certi cattolici il pluralismo e il confronto; 2) il clima creatosi alla Sapienza «era lo stesso del giorno dell'assalto a Luciano Lama, nel 77». Una balla solenne, anche bieca per chi era cronista e ricorda bene il '77 e quella guerriglia. Eppure Bruno Vespa (e non lo solo lui) l'ha fatta passare per verità assoluta. «Cosa doveva andare, il Papa, col giubbotto antiproiettile?», ha mormorato mercoledì sera il celebre esperto di alcove e potere; 3) sempre da Vespa a mons.Fisichella è scappata una volgarità peraltro illuminante, quando ha detto a Marco Pannella: «Noi non dobbiamo digiunare per andare in tv», e Pannella gli ha risposto, con eleganza: «Siete potenti, prepotenti e, alla fine, impotenti con questa società». Il leader radicale aveva fornito le quote percentuali (altissime) delle presenze televisive nei Tg Rai di questo papa «al quale viene impedito di parlare». 4) Sempre Panella ha ricordato che, invece, le due trasmissioni culturali, quella protestante (Protestantesimo) e l'altra ebraica (Sorgente di vita) vengono mandate a notte fonda settimanalmente. La realtà è persino più avvilente: esse vengono mandate su Rai2 ciascuna ogni quindici giorni, all'1,20' fra la domenica e il lunedì e replicate sempre all'1,20' fra il lunedì e il martedì. Un altro bell'omaggio al pluralismo religioso e culturale, pagato dagli utenti perché si offendano in quel modo due importanti minoranze religiose. Nessuno ha niente da dire, anche a livello istituzionale? 5) Che tristezza, infine, i collegamenti con Giuliano Ferrara, ateo devoto (suppongo). Al «Foglio» doveva esserci con lui tutta una crème politico-culturale e il cameraman insisteva ad inquadrare Elisabetta Gardini e, soltanto di sguincio, Barbara Palombelli.
L'Unità del 18 gennaio 2008, pag. 26
di Vittorio Emiliani
Caro direttore,
mi sono visto, a pezzi e a pezzetti, tante trasmissioni del cosiddetto «approfondimento» sul caso Ratzinger-Sapienza. Notando quanto segue: 1) il prof. sen. Rocco Buttiglione, un tempo docente in Liechtenstein e ora alla libera Università San Pio V, era dovunque (persino in contemporanea, miracolo, su Rai2 e Rai3 la sera tardi) e ripeteva dovunque le stesse identiche cose ridendo a crepapelle e dando degli ignoranti e quasi degli straccioni ai 67 scienziati firmatari della famosa lettera. Adesso sappiamo meglio cosa sono per certi cattolici il pluralismo e il confronto; 2) il clima creatosi alla Sapienza «era lo stesso del giorno dell'assalto a Luciano Lama, nel 77». Una balla solenne, anche bieca per chi era cronista e ricorda bene il '77 e quella guerriglia. Eppure Bruno Vespa (e non lo solo lui) l'ha fatta passare per verità assoluta. «Cosa doveva andare, il Papa, col giubbotto antiproiettile?», ha mormorato mercoledì sera il celebre esperto di alcove e potere; 3) sempre da Vespa a mons.Fisichella è scappata una volgarità peraltro illuminante, quando ha detto a Marco Pannella: «Noi non dobbiamo digiunare per andare in tv», e Pannella gli ha risposto, con eleganza: «Siete potenti, prepotenti e, alla fine, impotenti con questa società». Il leader radicale aveva fornito le quote percentuali (altissime) delle presenze televisive nei Tg Rai di questo papa «al quale viene impedito di parlare». 4) Sempre Panella ha ricordato che, invece, le due trasmissioni culturali, quella protestante (Protestantesimo) e l'altra ebraica (Sorgente di vita) vengono mandate a notte fonda settimanalmente. La realtà è persino più avvilente: esse vengono mandate su Rai2 ciascuna ogni quindici giorni, all'1,20' fra la domenica e il lunedì e replicate sempre all'1,20' fra il lunedì e il martedì. Un altro bell'omaggio al pluralismo religioso e culturale, pagato dagli utenti perché si offendano in quel modo due importanti minoranze religiose. Nessuno ha niente da dire, anche a livello istituzionale? 5) Che tristezza, infine, i collegamenti con Giuliano Ferrara, ateo devoto (suppongo). Al «Foglio» doveva esserci con lui tutta una crème politico-culturale e il cameraman insisteva ad inquadrare Elisabetta Gardini e, soltanto di sguincio, Barbara Palombelli.