Papa alla Sapienza, no degli scienziati: la sua visita è un evento incongruo
Corriere della Sera on line del 14 gennaio 2008
Un evento «incongruo» e non in linea con la laicità della scienza: così i circa sessanta firmatari di una lettera indirizzata al Rettore dell'Università La Sapienza Renato Guarini giudicano l'intervento di Benedetto XVI previsto giovedì 17 al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. E scoppia la polemica: Radio Vaticana reagisce bollando l'iniziativa come «censoria», il vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia parla di «richiesta censoria».
I FIRMATARI - Tra i firmatari della lettera compaiono i fisici Andrea Frova, autore con Mariapiera Marenzana di un libro su Galileo e la Chiesa, Carlo Maiani, da poco nominato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Carlo Bernardini, Giorgio Parisi, Carlo Cosmelli.
IL TESTO - «Magnifico Rettore - si legge nella lettera -, con queste poche righe desideriamo portarLa a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini Le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto". Sono parole che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano. In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato».
RADIO VATICANA: INIZIATIVA CENSORIA - «La comunità universitaria attende con interesse l'incontro con Benedetto XVI, tuttavia non manca qualche contestazione e iniziative di tono censorio» segnala la Radio vaticana a proposito della visita del Papa alla «Sapienza. L'iniziativa dei 67 è definita ironicamente dalla emittente pontificia «tollerante appello». La Radio vaticana inoltre intervista il genetista Bruno Dalla Piccola, docente di genetica medica alla «Sapienza», che definisce l'appello anti-Ratzinger «un'uscita vergognosa che sicuramente non fa onore ad un'università grande, importante come la Sapienza». Dalla Piccola ricorda che la sua università «alcuni anni fa ha ospitato dei Raeliani che volevano fare la clonazione dell'uomo» e «in altri tempi è stata aperta a politici di ogni tipo o addirittura a degli attori». «Non si vergognano coloro che hanno firmato - si chiede il genetista - di voler impedire di parlare a una persona che gode di rispetto a livello mondiale?». A giudizio di Dalla Piccola «qualcuno ha paura di sentire quello che il Papa vuole dire» e contro di lui c'è «una pregiudiziale».
GARAVAGLIA: «RICHIESTA PARADOSSALE» - «Paradossale» è il termine usato dalla vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia per commentare la richiesta di revocare l'invito al Papa. «Trovo paradossale - afferma Garavaglia - che un gruppo di docenti universitari, in vista della visita di Benedetto XVI all'Università romana La Sapienza, chieda di revocare l'invito rivoltogli in precedenza».
Corriere della Sera on line del 14 gennaio 2008
Un evento «incongruo» e non in linea con la laicità della scienza: così i circa sessanta firmatari di una lettera indirizzata al Rettore dell'Università La Sapienza Renato Guarini giudicano l'intervento di Benedetto XVI previsto giovedì 17 al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico. E scoppia la polemica: Radio Vaticana reagisce bollando l'iniziativa come «censoria», il vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia parla di «richiesta censoria».
I FIRMATARI - Tra i firmatari della lettera compaiono i fisici Andrea Frova, autore con Mariapiera Marenzana di un libro su Galileo e la Chiesa, Carlo Maiani, da poco nominato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Carlo Bernardini, Giorgio Parisi, Carlo Cosmelli.
IL TESTO - «Magnifico Rettore - si legge nella lettera -, con queste poche righe desideriamo portarLa a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini Le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto". Sono parole che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano. In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato».
RADIO VATICANA: INIZIATIVA CENSORIA - «La comunità universitaria attende con interesse l'incontro con Benedetto XVI, tuttavia non manca qualche contestazione e iniziative di tono censorio» segnala la Radio vaticana a proposito della visita del Papa alla «Sapienza. L'iniziativa dei 67 è definita ironicamente dalla emittente pontificia «tollerante appello». La Radio vaticana inoltre intervista il genetista Bruno Dalla Piccola, docente di genetica medica alla «Sapienza», che definisce l'appello anti-Ratzinger «un'uscita vergognosa che sicuramente non fa onore ad un'università grande, importante come la Sapienza». Dalla Piccola ricorda che la sua università «alcuni anni fa ha ospitato dei Raeliani che volevano fare la clonazione dell'uomo» e «in altri tempi è stata aperta a politici di ogni tipo o addirittura a degli attori». «Non si vergognano coloro che hanno firmato - si chiede il genetista - di voler impedire di parlare a una persona che gode di rispetto a livello mondiale?». A giudizio di Dalla Piccola «qualcuno ha paura di sentire quello che il Papa vuole dire» e contro di lui c'è «una pregiudiziale».
GARAVAGLIA: «RICHIESTA PARADOSSALE» - «Paradossale» è il termine usato dalla vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia per commentare la richiesta di revocare l'invito al Papa. «Trovo paradossale - afferma Garavaglia - che un gruppo di docenti universitari, in vista della visita di Benedetto XVI all'Università romana La Sapienza, chieda di revocare l'invito rivoltogli in precedenza».