mercoledì 2 gennaio 2008

Parte la crociata contro la 194

l’Unità 2.1.08
La legge sull’interruzione della gravidanza
Parte la crociata contro la 194
Bondi si schiera con Ruini e Ferrara

Giuliano Ferrara «suggerisce», il cardinale Ruini dà l’ordine, Bondi esegue: è partita la crociata contro la legge 194 sull’interruzione della gravidanza. Legge da «aggiornare» secondo il coordinatore di Forza Italia, ma anche a destra molti sono perplessi.

PIENA CONCORDANZA con le parole di monsignor Ruini, e l’annuncio di una mozione parlamentare per rivedere le linee guida della legge 194. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, premettendo di parlare «a titolo personale», plaude alle affermazioni dell’ex presidente della Cei, che in un’intervista al Tg5 si è detto favorevole alla proposta di una moratoria degli aborti lanciata dal direttore del Foglio Giuliano Ferrara dopo l’approvazione all’Onu della moratoria delle esecuzioni capitali. Ruini ha sostenuto la necessità di migliorare la legge sull’interruzione di gravidanza.
È un’iniziativa personale ma esprime valori condivisi da tutta Forza Italia, ha detto Bondi, che ha presentato alla Camera una mozione parlamentare per rivedere le linee guida della legge 194, sulla base della necessità di tenere conto delle nuove possibilità tecnologiche che rischiano di inficiarne i principi ispiratori». Lo ha annunciato lo stesso Bondi, sottolineando di «riconoscersi pienamente nelle parole di Sua Eminenza il Cardinale Camillo Ruini, intervenuto nel dibattito aperto dalla proposta di Giuliano Ferrara sulla difesa della vita.
«Parlo a titolo personale - spiega Bondi ma con la convinzione di dover rappresentare le ragioni dei laici come dei credenti di Forza Italia, uniti dalla difesa della dignità della persona e del valore sacro della vita. Ed è alla luce di questi valori che ho presentato la mozione parlamentare».
Ruini aveva apprezzato, nell’intervista alla tv Mediaset, la proposta di moratoria sull’aborto portata avanti da Giuliano Ferrara, ritenendo opportuno aggiornare la legge 194 sull’interruzione di gravidanza. «Credo che dopo il risultato felice ottenuto riguardo alla pena di morte fosse molto logico richiamare il tema dell’aborto e chiedere una moratoria - afferma il vicario del Papa per la diocesi di Roma - quantomeno per stimolare, risvegliare le coscienze di tutti, per aiutare a rendersi conto che il bambino in seno alla madre è davvero un essere umano e che la sua soppressione è inevitabilmente la soppressione di un essere umano».
«In secondo luogo - prosegue l’ex presidente della Cei - si può sperare che da questa moratoria venga anche uno stimolo per l’Italia, quantomeno per applicare integralmente la legge sull’aborto che dice di essere legge che intende difendere la vita, quindi applicare questa legge in quelle parti che davvero possono essere di difesa della vita e forse, a trenta anni ormai dalla legge - aggiunge Ruini - aggiornarla al progresso scientifico che ad esempio ha fatto fare grandi passi avanti alla sopravvivenza dei bambini prematuri». «Diventa veramente inammissibile - conclude il porporato - procedere all’aborto ad una età del feto nella quale egli potrebbe vivere anche da solo».
La posizione di Bondi si scontra però con quella dell’Udc, motivata dal vice presidente del Senato Mario Baccini. «Dobbiamo fare una seria promozione della vita - premette l’esponente centrista - in tutti gli ambienti e in tutti i segmenti della società. E solo quando saremo pronti e sicuri di vincere con convinzione, senza forzature, la battaglia in Parlamento - avverte Baccini - varrà la pena di proporre la revisione delle linee guida della 194, altrimenti si corre solo il rischio di rafforzare l’area abortista».