mercoledì 13 febbraio 2008

America, la guerra dell' aborto Nelle cliniche torna la paura per gli attacchi dei fanatici

L' uccisione di un medico rilancia l' allarme
America, la guerra dell' aborto Nelle cliniche torna la paura per gli attacchi dei fanatici
MOBILE (Alabama) . Negli USA torna la paura dei "terroristi della vita", i fanatici anti abortisti che da tempo conducono una violenta campagna di intimidazione contro medici e cliniche americane. Un medico abortista e' stato assassinato a colpi di pistola a Mobile, in Alabama, dove lavorava in una clinica specializzata nell' interruzione di gravidanza. Il dottor George Wayne Patterson, 44 anni, e' stato ucciso sabato notte, ma la polizia ha reso noto il fatto solo ieri, precisando che per il momento non e' chiaro se l' omicidio sia legato all' attivita' del medico o sia opera di un rapinatore. Potrebbe infatti trattarsi dell' ultimo, sanguinoso episodio della escalation del terrore scatenata da alcuni movimenti estremisti per la "difesa della vita". Il dottor Patterson e' stato freddato con due colpi di pistola al collo da uno sconosciuto, sorpreso mentre cercava di scassinare la sua automobile, una Cadillac, parcheggiata nel quartiere a luci rosse della citta' , dove recentemente sono avvenute numerose rapine. Un testimone ha raccontato di aver visto l' assassino . nero, sulla trentina . sparare, aprire lo sportello della vettura, estrarre qualcosa dall' interno e fuggire. Ma secondo la polizia il movente della rapina sembra pero' da escludere, visto che nelle tasche del medico e' stata trovata una consistente somma di denaro. Secondo quanto rivela il quotidiano "Pensacola News Journal", Patterson era proprietario di un centro per l' interruzione della gravidanza, la Women' s medical services clinic di Pensacola, in Florida. Patterson aveva preso il posto del dottor David Gunn, ucciso nel marzo scorso da un fanatico militante del movimento per la vita, proprio di fronte alla clinica. Il killer, Michael Griffin, lo aveva freddato con sei colpi di pistola al petto. Cattolico praticante, operaio tessile con moglie e due figlie, Griffin si riteneva un "giustiziere" che agiva in nome della Bibbia. E, una volta portata a termine la sua "missione divina", si era consegnato alle autorita' . Ora il "terrorista antiaborto" e' in attesa del processo. La polizia non esclude che l' assassinio di Patterson sia collegato al tentato omicidio di un altro medico abortista, George Tiller. Giovedi' scorso, mentre stava uscendo dalla sua clinica di Wichita, il dottor Tiller e' stato ferito alle braccia dai colpi sparati da un' attivista anti aborto, Rachelle Renae Shannon. La donna e' stata immediatamente arrestata con l' accusa di tentato omicidio. La Shannon aveva scritto almeno venticinque lettere a Griffin, rendendogli omaggio come "eroe del nostro tempo" nella lotta contro l' aborto. E si era detta delusa che molti militanti dei movimenti per la vita avessero condannato l' omicidio di Pensacola. Gli investigatori stanno ora cercando di appurare se la donna abbia deciso di "completare" l' opera di Griffin. Il dottor Patterson svolgeva la sua attivita' in diverse cliniche in Alabama e in Florida. Il centro di Mobile, dove Patterson lavorava, e' stato danneggiato da un incendio nel 1990, un caso che ancora oggi rimane insoluto. Negli ultimi tempi dozzine di cliniche e abitazioni di medici sono state infatti "messe al rogo" dagli estremisti antiaborto. e non e' difficile immaginare che il dottor Patterson ricevesse decine di minacce, come accade a molti suoi colleghi, ormai terrorizzati. Qualche gruppo e' arrivato ad affiggere manifesti dove vengono indicati indirizzo e numero di telefono dei medici "assassini". Le gesta dei fanatici sono, se non ispirate, spesso nemmeno condannate dai leader religiosi dei gruppi a cui appartengono. Il mese scorso un prete cattolico dell' Alabama, il reverendo David Trosh della parrocchia di San Giovanni Battista a Magnolia Springs, aveva tentato di pubblicare un annuncio che giustificava l' omicidio dei medici abortisti. La foto di un dottore con la pistola puntata alla tempia era accompagnata da una legenda: "Omicidio giustificato". Il sacerdote, che era stato costretto a tornare sui suoi passi dalla richiesta del vescovo, aveva affermato in un' intervista: "Anche se cento dottori dovessero morire per salvare un milione di bambini all' anno, sarebbe uno scambio equo".


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(24 agosto 1993) - Corriere della Sera