I Radicali: «Il Vaticano non può scegliere per gli altri»
Il Tempo del 4 febbraio 2008, pag. 9
A bacchettare le posizioni del clero in difesa della laicità arriva Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani. Secondo lei «i potenti del Vaticano e i partiti della medicina vogliono scegliere per gli altri, al posto dei genitori e vogliono prendere decisioni sulla vita di innocenti condannandoli ad un'esistenza di inferno sulla Terra. Molto probabilmente - continua la Bernardini - non sopporterebbero neanche per un minuto i fardelli, le pene e le sofferenze a cui il loro fanatismo destinerebbe le donne e gli uomini del nostro Paese. Colti da una forma di delirio di onnipotenza, forse non capiscono che quella che chiamano "difesa della vita", non è altro che il prolungamento di una sopravvivenza che - come dimostrano i moltissimi casi documentati - si trasforma in un'atroce agonia. Non spetta ai medici, obbedienti ai diktat vaticani, il dovere di prolungare la vita con l'uso dell'accanimento terapeutico; non ai partiti degli atei devoti. Soltanto i genitori possono assumersi questo compito. Sono loro - e soprattutto le donne, che non possono divenire mero contenitore dei "figli della Patria" - ad avere il diritto e la capacità di prendersi cura dei propri figli, con la dedizione naturale di chi concepisce, partorisce e porta avanti la vita con amore. Inoltre, chi oggi propone liste elettorali per la cosiddetta "moratoria sull'aborto" - che avrebbe come esito il ritorno alla clandestinità delle interruzioni di gravidanza - rischia di trascinare il nostro Paese verso quel modello liberticida che è lo stato islamico, in cui il credo religioso di alcuni diventa obbligo di legge per tutti».
Il Tempo del 4 febbraio 2008, pag. 9
A bacchettare le posizioni del clero in difesa della laicità arriva Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani. Secondo lei «i potenti del Vaticano e i partiti della medicina vogliono scegliere per gli altri, al posto dei genitori e vogliono prendere decisioni sulla vita di innocenti condannandoli ad un'esistenza di inferno sulla Terra. Molto probabilmente - continua la Bernardini - non sopporterebbero neanche per un minuto i fardelli, le pene e le sofferenze a cui il loro fanatismo destinerebbe le donne e gli uomini del nostro Paese. Colti da una forma di delirio di onnipotenza, forse non capiscono che quella che chiamano "difesa della vita", non è altro che il prolungamento di una sopravvivenza che - come dimostrano i moltissimi casi documentati - si trasforma in un'atroce agonia. Non spetta ai medici, obbedienti ai diktat vaticani, il dovere di prolungare la vita con l'uso dell'accanimento terapeutico; non ai partiti degli atei devoti. Soltanto i genitori possono assumersi questo compito. Sono loro - e soprattutto le donne, che non possono divenire mero contenitore dei "figli della Patria" - ad avere il diritto e la capacità di prendersi cura dei propri figli, con la dedizione naturale di chi concepisce, partorisce e porta avanti la vita con amore. Inoltre, chi oggi propone liste elettorali per la cosiddetta "moratoria sull'aborto" - che avrebbe come esito il ritorno alla clandestinità delle interruzioni di gravidanza - rischia di trascinare il nostro Paese verso quel modello liberticida che è lo stato islamico, in cui il credo religioso di alcuni diventa obbligo di legge per tutti».