Il Papa all'Università: anche a Cassino scoppia la polemica
Un bis del caso Sapienza? Ventisette docenti contestano l'invito a Ratzinger per una lectio magistralis: "Procedura sbagliata".
Cassino: Polemica all'Università a pochi giorni dall'inaugurazione dell'anno accademico. Ventisette docenti della facoltà di Lettere e Filosofia di Cassino non hanno gradito le modalità con cui il Rettore e il presidente dell'Amministrazione provinciale, hanno, nei giorni scorsi, invitato ed esortato il pontefice a recarsi in Ateneo per tenere una lectio magistralis. «Una forma di visibilità cui avremmo volentieri rinunciato», hanno tenuto a sottolineare i cattedratici promotori dell'iniziativa di protesta.
A pochissime settimane dalle polemiche legate alla visita di Papa Benedetto XVI all'Università "La Sapienza" di Roma - prima annunciata e poi annullata in seguito a proteste e manifestazioni di alcuni tra docenti e studenti dell'Ateneo romano - i professori cassinati sono voluti tornare sull'invito rivolto al Pontefice: «Non intendiamo discutere il merito dell'iniziativa - si legge in un comunicato stampa a firma dei docenti - convinti come siamo che l'Università possa e debba ospitare anche le voci più autorevoli e significative della cultura religiosa, quale che sia il credo confessionale che esse rappresentano».
Ma i docenti criticando come si è arrivati all'invito formale, ricordando che lo stesso non è partita direttamente dall'Università di Cassino, dai suoi organismi interni decisionali - come ad esempio i Consigli di Facoltà o meglio il Senato Accademico - ma bensì dall'Amministrazione provinciale di Frosinone con il tramite dell'Abate di Montecassino.
«Sul piano procedurale - spiegano i firmatari del documento - non può non destare forte disappunto il fatto che un'iniziativa in cui è coinvolto l'intero Ateneo cassinate sia stata promossa e realizzata di concerto con un'autorità amministrativa ad esso estranea, quale il presidente della Provincia, Francesco Scalia; senza darne alcuna comunicazione agli organi di autogoverno della comunità accademica. Sicché docenti e studenti ne sono stati informati solo attraverso gli organi di stampa».
I professori firmatari di Lettere e Filosofia, fra cui anche il preside della facoltà Sebastiano Gentile, rimproverano al rettore Paolo Vigo anche quel riferimento, contenutonella lettera, alla polemica della Sapienza. «Il testo della lettera di invito ufficiale - si legge ancora nella nota - contiene severe note di biasimo per quei colleghi dell'Università "La Sapienza" che avevano dissentito con il loro magnifico rettore per la scelta di affidare al Papa la lezione inaugurale dell'anno accademico. Ebbene - sottolineano i ventisette - la formulazione di giudizi sommari sulle prese di posizione assunte da colleghi di un'importante Ateneo italiano ci sembra iniziativa sbagliata e particolarmente inopportuna nel contesto che si è venuto a creare dopo il rifiuto del Pontefice di partecipare all'inaugurazione dell'anno accademico a "La Sapienza". Essa segna infatti il coinvolgimento diretto del nostro Ateneo nel conflitto mediatico delle opinioni, una forma di visibilità cui avremmo volentieri rinunciato».
[Il Messaggero Sabato 16 Febbraio 2008]
Un bis del caso Sapienza? Ventisette docenti contestano l'invito a Ratzinger per una lectio magistralis: "Procedura sbagliata".
Cassino: Polemica all'Università a pochi giorni dall'inaugurazione dell'anno accademico. Ventisette docenti della facoltà di Lettere e Filosofia di Cassino non hanno gradito le modalità con cui il Rettore e il presidente dell'Amministrazione provinciale, hanno, nei giorni scorsi, invitato ed esortato il pontefice a recarsi in Ateneo per tenere una lectio magistralis. «Una forma di visibilità cui avremmo volentieri rinunciato», hanno tenuto a sottolineare i cattedratici promotori dell'iniziativa di protesta.
A pochissime settimane dalle polemiche legate alla visita di Papa Benedetto XVI all'Università "La Sapienza" di Roma - prima annunciata e poi annullata in seguito a proteste e manifestazioni di alcuni tra docenti e studenti dell'Ateneo romano - i professori cassinati sono voluti tornare sull'invito rivolto al Pontefice: «Non intendiamo discutere il merito dell'iniziativa - si legge in un comunicato stampa a firma dei docenti - convinti come siamo che l'Università possa e debba ospitare anche le voci più autorevoli e significative della cultura religiosa, quale che sia il credo confessionale che esse rappresentano».
Ma i docenti criticando come si è arrivati all'invito formale, ricordando che lo stesso non è partita direttamente dall'Università di Cassino, dai suoi organismi interni decisionali - come ad esempio i Consigli di Facoltà o meglio il Senato Accademico - ma bensì dall'Amministrazione provinciale di Frosinone con il tramite dell'Abate di Montecassino.
«Sul piano procedurale - spiegano i firmatari del documento - non può non destare forte disappunto il fatto che un'iniziativa in cui è coinvolto l'intero Ateneo cassinate sia stata promossa e realizzata di concerto con un'autorità amministrativa ad esso estranea, quale il presidente della Provincia, Francesco Scalia; senza darne alcuna comunicazione agli organi di autogoverno della comunità accademica. Sicché docenti e studenti ne sono stati informati solo attraverso gli organi di stampa».
I professori firmatari di Lettere e Filosofia, fra cui anche il preside della facoltà Sebastiano Gentile, rimproverano al rettore Paolo Vigo anche quel riferimento, contenutonella lettera, alla polemica della Sapienza. «Il testo della lettera di invito ufficiale - si legge ancora nella nota - contiene severe note di biasimo per quei colleghi dell'Università "La Sapienza" che avevano dissentito con il loro magnifico rettore per la scelta di affidare al Papa la lezione inaugurale dell'anno accademico. Ebbene - sottolineano i ventisette - la formulazione di giudizi sommari sulle prese di posizione assunte da colleghi di un'importante Ateneo italiano ci sembra iniziativa sbagliata e particolarmente inopportuna nel contesto che si è venuto a creare dopo il rifiuto del Pontefice di partecipare all'inaugurazione dell'anno accademico a "La Sapienza". Essa segna infatti il coinvolgimento diretto del nostro Ateneo nel conflitto mediatico delle opinioni, una forma di visibilità cui avremmo volentieri rinunciato».
[Il Messaggero Sabato 16 Febbraio 2008]