Corriere della Sera 18.2.08
La caduta del governo ha interrotto l'iter. Il ministro Turco: all'esame del Consiglio superiore
Fecondazione, bloccate le nuove linee guida
di Margherita De Bac
Il punto controverso
Le polemiche riguardano la diagnosi preimpianto sull'embrione per coppie con malattie genetiche Il ministro Livia Turco attaccata da Giuliano Ferrara per aver mandato le linee guida al Css
ROMA — Le nuove linee guida sulla fecondazione artificiale sono pronte ma lo scioglimento del Parlamento ha bloccato l'iter del provvedimento. Il ministro della Salute Livia Turco, dopo essersi accertata che fossero inoppugnabili dal punto di vista giuridico, stava per firmare il decreto. Ma poco prima di compiere l'ultimo atto, il governo è caduto e il documento, modificato rispetto a quello emanato dall'ex ministro Girolamo Sirchia, si è bloccato di nuovo.
Ieri Giuliano Ferrara dalle colonne del Foglio ha criticato il comportamento del ministro che non avrebbe mantenuto le promesse, inviando per la seconda volta le norme esplicative della legge 40 al Consiglio Superiore di Sanità. Secondo il quotidiano il costituzionalista Filippo Vari, a supporto delle tesi di Ferrara, ha sostenuto che l'emanazione delle linee guida è «illegittima » perché provengono da un governo in carica solo per il disbrigo di affari correnti.
«Procedura bizzarra. O è un modo per sfuggire al pressing dello sciopero della fame di Marco Cappato e dell'associazione Coscioni — ha detto il direttore del quotidiano —. Oppure con questo passaggio al Consiglio Superiore di Sanità si vuole conferire una qualità scientifica a una decisione soltanto politica ». Ma successivamente, intervenendo alla trasmissione di Lucia Annunciata «In mezz'ora» su Rai3, Ferrara ha reso noto che il ministro Turco avrebbe fatto marcia indietro bloccando il provvedimento.
Respinge le critiche il ministero della Salute: il rinvio del testo al Consiglio — che per decidere non ha scadenze — è un passaggio dovuto. Comunque tutto porterebbe a pensare che la Turco sia molto titubante a rompere gli indugi. All'interno del Pd soffiano venti contrari alla modifica delle linee guida. I cattolici, la senatrice Paola Binetti in testa, non vogliono che la legge 40 sia ammorbidita. Marco Cappato aspetta: «Capisco il suo timore di esporsi e sono certo che senza il nostro sciopero della fame la questione si sarebbe insabbiata. Dal ministro mi aspetto di più. Siamo pronti a riprendere le proteste se questa manovra dovesse avere un carattere dilatorio, se ci accorgessimo che si vuole rimandare il decreto a dopo le elezioni».
L'attenzione e le polemiche sono concentrate in particolare su una parte del testo. Quella che cancellerebbe il divieto di diagnosi preimpianto sull'embrione, richiesta dalle coppie con malattie genetiche trasmissibili ai figli in quanto l'analisi sul Dna aumenta in modo importante le possibilità di avere bambini sani.
La caduta del governo ha interrotto l'iter. Il ministro Turco: all'esame del Consiglio superiore
Fecondazione, bloccate le nuove linee guida
di Margherita De Bac
Il punto controverso
Le polemiche riguardano la diagnosi preimpianto sull'embrione per coppie con malattie genetiche Il ministro Livia Turco attaccata da Giuliano Ferrara per aver mandato le linee guida al Css
ROMA — Le nuove linee guida sulla fecondazione artificiale sono pronte ma lo scioglimento del Parlamento ha bloccato l'iter del provvedimento. Il ministro della Salute Livia Turco, dopo essersi accertata che fossero inoppugnabili dal punto di vista giuridico, stava per firmare il decreto. Ma poco prima di compiere l'ultimo atto, il governo è caduto e il documento, modificato rispetto a quello emanato dall'ex ministro Girolamo Sirchia, si è bloccato di nuovo.
Ieri Giuliano Ferrara dalle colonne del Foglio ha criticato il comportamento del ministro che non avrebbe mantenuto le promesse, inviando per la seconda volta le norme esplicative della legge 40 al Consiglio Superiore di Sanità. Secondo il quotidiano il costituzionalista Filippo Vari, a supporto delle tesi di Ferrara, ha sostenuto che l'emanazione delle linee guida è «illegittima » perché provengono da un governo in carica solo per il disbrigo di affari correnti.
«Procedura bizzarra. O è un modo per sfuggire al pressing dello sciopero della fame di Marco Cappato e dell'associazione Coscioni — ha detto il direttore del quotidiano —. Oppure con questo passaggio al Consiglio Superiore di Sanità si vuole conferire una qualità scientifica a una decisione soltanto politica ». Ma successivamente, intervenendo alla trasmissione di Lucia Annunciata «In mezz'ora» su Rai3, Ferrara ha reso noto che il ministro Turco avrebbe fatto marcia indietro bloccando il provvedimento.
Respinge le critiche il ministero della Salute: il rinvio del testo al Consiglio — che per decidere non ha scadenze — è un passaggio dovuto. Comunque tutto porterebbe a pensare che la Turco sia molto titubante a rompere gli indugi. All'interno del Pd soffiano venti contrari alla modifica delle linee guida. I cattolici, la senatrice Paola Binetti in testa, non vogliono che la legge 40 sia ammorbidita. Marco Cappato aspetta: «Capisco il suo timore di esporsi e sono certo che senza il nostro sciopero della fame la questione si sarebbe insabbiata. Dal ministro mi aspetto di più. Siamo pronti a riprendere le proteste se questa manovra dovesse avere un carattere dilatorio, se ci accorgessimo che si vuole rimandare il decreto a dopo le elezioni».
L'attenzione e le polemiche sono concentrate in particolare su una parte del testo. Quella che cancellerebbe il divieto di diagnosi preimpianto sull'embrione, richiesta dalle coppie con malattie genetiche trasmissibili ai figli in quanto l'analisi sul Dna aumenta in modo importante le possibilità di avere bambini sani.