l’Unità 16.2.08
Cassino, l’Università invita il Papa: 27 docenti contestano
La visita del Papa alle università italiana continua a generare polemiche. L'invito rivolto da Paolo Vigo, rettore dell'università di Cassino, e da Francesco Scalia, presidente dell'Amministrazione provinciale di Frosinone, al pontefice, ha generato polemiche in merito alle modalità con le quali il Papa è stato invitato. In un lungo comunicato firmato da 27 docenti della facoltà di lettere si legge: «Abbiamo appreso dell'invito a tenere una “lectio magistralis” presso l'ateneo di Cassino che il rettore, professor Paolo Vigo, e il presidente dell'Amministrazione provinciale di Frosinone, avvocato Francesco Scalia, hanno congiuntamente rivolto, per il tramite dell'Abate di Montecassino, al Pontefice Benedetto XVI. Non intendiamo discutere il merito dell'iniziativa, convinti come siamo che l'università possa e debba ospitare anche le voci più autorevoli e significative della cultura religiosa, quale che sia il credo confessionale che esse rappresentano. Perplessità e disappunto, tuttavia, hanno suscitato in noi le procedure». I docenti lamentano il fatto che «un'iniziativa in cui è coinvolto l'intero ateneo cassinate sia stata promossa e realizzata di concerto con un'autorità amministrativa ad esso estranea». Peraltro, dicono, «si direbbe che il testo della lettera di invito ufficiale contenga severe note di biasimo per quei colleghi dell'università “La Sapienza” che avevano dissentito con il loro Rettore per la scelta di affidare al Papa la lezione inaugurale dell'anno accademico». «Per queste ragioni, non possiamo sentirci rappresentati dal tenore irrituale dell'invito rivolto dal Rettore e dal Presidente della provincia di Frosinone a Benedetto XVI. Siamo infatti convinti che l'indiscussa autorevolezza del destinatario e il giusto rispetto per la sua figura avrebbero dovuto suggerire sobrietà e pacatezza e non istanze di natura polemica».
Cassino, l’Università invita il Papa: 27 docenti contestano
La visita del Papa alle università italiana continua a generare polemiche. L'invito rivolto da Paolo Vigo, rettore dell'università di Cassino, e da Francesco Scalia, presidente dell'Amministrazione provinciale di Frosinone, al pontefice, ha generato polemiche in merito alle modalità con le quali il Papa è stato invitato. In un lungo comunicato firmato da 27 docenti della facoltà di lettere si legge: «Abbiamo appreso dell'invito a tenere una “lectio magistralis” presso l'ateneo di Cassino che il rettore, professor Paolo Vigo, e il presidente dell'Amministrazione provinciale di Frosinone, avvocato Francesco Scalia, hanno congiuntamente rivolto, per il tramite dell'Abate di Montecassino, al Pontefice Benedetto XVI. Non intendiamo discutere il merito dell'iniziativa, convinti come siamo che l'università possa e debba ospitare anche le voci più autorevoli e significative della cultura religiosa, quale che sia il credo confessionale che esse rappresentano. Perplessità e disappunto, tuttavia, hanno suscitato in noi le procedure». I docenti lamentano il fatto che «un'iniziativa in cui è coinvolto l'intero ateneo cassinate sia stata promossa e realizzata di concerto con un'autorità amministrativa ad esso estranea». Peraltro, dicono, «si direbbe che il testo della lettera di invito ufficiale contenga severe note di biasimo per quei colleghi dell'università “La Sapienza” che avevano dissentito con il loro Rettore per la scelta di affidare al Papa la lezione inaugurale dell'anno accademico». «Per queste ragioni, non possiamo sentirci rappresentati dal tenore irrituale dell'invito rivolto dal Rettore e dal Presidente della provincia di Frosinone a Benedetto XVI. Siamo infatti convinti che l'indiscussa autorevolezza del destinatario e il giusto rispetto per la sua figura avrebbero dovuto suggerire sobrietà e pacatezza e non istanze di natura polemica».