lunedì 18 febbraio 2008

Legge laica per i prof. di religione

Legge laica per i prof. di religione

Il Riformista del 30 novembre 2006, pag. 2

Un'insegnante spagnola di religione è stata licenziata sei vol­te per decisione dell'episcopato. In Spagna, come in Italia, gli insegnanti di religione sono pagati dall'amministrazione pubblica, ma vengono scelti per insindacabile giudizio dei vesco­vi. Una differenza tra la Spagna e l'Italia, però, c'è, e non è affat­to di poco conto. Ogni volta che Nereida del Pino Diaz Mederos, l'insegnante, è stata sospesa dall'insegnamento di Religione e Mo­rale cattolica presso la scuola secondaria Jianmar III di Galdar (Canarie) perché "colpevole" di convivere con il suo compagno senza essere sposata, le autorità laiche hanno preso le sue difese, obbligando quelle ecclesiastiche a riassumere la "reproba". La quale, a dire il vero, dopo sei anni consecutivi di persecuzione, ha annunciato di voler mollare: «Queste situazioni - ha detto - ti distruggono la vita. Mi sto cercando un altro lavoro».



Ora, partendo proprio dal clamore suscitato dal caso di Ne­reida, il governo Zapatero ha messo allo studio un decreto che obbliga le gerarchie ecclesiastiche a fornire spiegazioni sul li­cenziamento o sulla mancata conferma degli insegnanti di reli­gione. Se le spiegazioni non risultassero convincenti, agli inte­ressati verrebbe garantito il ricorso alla giustizia amministrati­va. Non risulta che in Italia, dove casi simili a quello della pro-essoressa delle Canarie non sono mancati, si sia orientati ver­so una simile soluzione. Forse, invece, sarebbe il caso.