Legge laica per i prof. di religione
Il Riformista del 30 novembre 2006, pag. 2
Un'insegnante spagnola di religione è stata licenziata sei volte per decisione dell'episcopato. In Spagna, come in Italia, gli insegnanti di religione sono pagati dall'amministrazione pubblica, ma vengono scelti per insindacabile giudizio dei vescovi. Una differenza tra la Spagna e l'Italia, però, c'è, e non è affatto di poco conto. Ogni volta che Nereida del Pino Diaz Mederos, l'insegnante, è stata sospesa dall'insegnamento di Religione e Morale cattolica presso la scuola secondaria Jianmar III di Galdar (Canarie) perché "colpevole" di convivere con il suo compagno senza essere sposata, le autorità laiche hanno preso le sue difese, obbligando quelle ecclesiastiche a riassumere la "reproba". La quale, a dire il vero, dopo sei anni consecutivi di persecuzione, ha annunciato di voler mollare: «Queste situazioni - ha detto - ti distruggono la vita. Mi sto cercando un altro lavoro».
Ora, partendo proprio dal clamore suscitato dal caso di Nereida, il governo Zapatero ha messo allo studio un decreto che obbliga le gerarchie ecclesiastiche a fornire spiegazioni sul licenziamento o sulla mancata conferma degli insegnanti di religione. Se le spiegazioni non risultassero convincenti, agli interessati verrebbe garantito il ricorso alla giustizia amministrativa. Non risulta che in Italia, dove casi simili a quello della pro-essoressa delle Canarie non sono mancati, si sia orientati verso una simile soluzione. Forse, invece, sarebbe il caso.
Il Riformista del 30 novembre 2006, pag. 2
Un'insegnante spagnola di religione è stata licenziata sei volte per decisione dell'episcopato. In Spagna, come in Italia, gli insegnanti di religione sono pagati dall'amministrazione pubblica, ma vengono scelti per insindacabile giudizio dei vescovi. Una differenza tra la Spagna e l'Italia, però, c'è, e non è affatto di poco conto. Ogni volta che Nereida del Pino Diaz Mederos, l'insegnante, è stata sospesa dall'insegnamento di Religione e Morale cattolica presso la scuola secondaria Jianmar III di Galdar (Canarie) perché "colpevole" di convivere con il suo compagno senza essere sposata, le autorità laiche hanno preso le sue difese, obbligando quelle ecclesiastiche a riassumere la "reproba". La quale, a dire il vero, dopo sei anni consecutivi di persecuzione, ha annunciato di voler mollare: «Queste situazioni - ha detto - ti distruggono la vita. Mi sto cercando un altro lavoro».
Ora, partendo proprio dal clamore suscitato dal caso di Nereida, il governo Zapatero ha messo allo studio un decreto che obbliga le gerarchie ecclesiastiche a fornire spiegazioni sul licenziamento o sulla mancata conferma degli insegnanti di religione. Se le spiegazioni non risultassero convincenti, agli interessati verrebbe garantito il ricorso alla giustizia amministrativa. Non risulta che in Italia, dove casi simili a quello della pro-essoressa delle Canarie non sono mancati, si sia orientati verso una simile soluzione. Forse, invece, sarebbe il caso.