Questa è una storia raccapricciante:Il 12 settembre 1994, a Polistena, in Calabria, muore una bimba di 50 giorni durante un rito di esorcismo, messo in atto, su ispirazione di una santona, dal nucleo familiare al completo. Scopo del rituale: scacciare il demonio dal corpo della piccola. Per quel delitto viene condannato a 12 anni di reclusione, lo zio della bimba, Vincenzo Fortini fornaio di 43 anni.La famiglia dopo l'incontro con questa sensitiva, inizia ad essere convinta che quella casa è dominata da oscure forze del male, inizia così un rituale durato giorni, finchè Vincezo Fortini non è convinto di essere la reincarnazione di Padre Pio e uno dei suoi nipoti di Gesù Cristo."Ho visto lo sprito santo" raccontava Vincenzo dopo la tragedia, "non mi rendevo più conto di quello che stavo facendo".Il rituale prosegue con la compicità di tutta la famiglia che, disperata e agitata, segue alla lettera le indicazioni del "padre pio", anche quando questo indica nella piccola Maria Ylenia l'origine di ogni male, l'incarnazione del demonio. La bambina viene così martoriata fino alla morte dai suoi stessi famigliari nel corso di un "esorcismo di gruppo" a base di preghiere, acqua di Lourdes, percosse e bastonate.Una tragedia maturata in un ambiente assolutamente estraneo a qualunque forma di Satanismo e permeato invece da una fortissima superstizione religiosa.
Autunno
2 mesi fa