giovedì 27 dicembre 2007

TOSCANA - CECINA _ Il piano di recupero degli immobili del Vaticano a Vada vicino all’approvazione definitiva.

TOSCANA - CECINA _ Il piano di recupero degli immobili del Vaticano a Vada vicino all’approvazione definitiva.
LUCIANO DONZELLA
SABATO, 03 NOVEMBRE 2007 IL TIRRENO - Cecina

via libera al recupero del Vaticano

La vecchia fabbrica sarà trasformata in un complesso residenziale

Il progetto prevede la realizzazione di 56 appartamenti e di aree a verde

ROSIGNANO. Urbanistica ed interventi edilizi, qualcosa si muove anche col freno a mano tirato di un regolamento urbanistico costretto a procedere a passo d’uomo dall’incrocio fra vicende giudiziarie ed analisi di osservazioni anche pesanti come quelle arrivate dalla Regione.
Il piano di recupero degli immobili del Vaticano a Vada vicino all’approvazione definitiva.
Nella seduta del consiglio comunale del 13 novembre sarà discussa la proposta di delibera per dare via libera al progetto. L’avviso è stato dato dalla garante della Comunicazione del Comune Laura Moretti.
Il piano di recupero interessa un nucleo immobiliare all’immediata periferia sud di Vada, lungo la vecchia Via Aurelia. Si tratta di quattro edifici principali e di una serie di annessi che saranno recuperati a fini residenziali.
Il Vaticano è un comparto strettamente legato alla storia di Rosignano: si tratta infatti del primo insediamento industriale del territorio comunale. Ora ciò che resta delle strutture industriali sarà trasformato in un complesso residenziale destinato ad ospitare 56 appartamenti.
Il progetto (assieme a quello dei Casoni, sempre in attesa di un acquirente) fa parte del più ampio piano di recupero della frazione e fu presentato in Comune nel 1999.
Ora, dopo una serie di cambi di proprietà e grazie anche alla collaborazione della Sovrintendenza, verrà riqualificata una parte dell’edilizia industriale di interesse storico.
Le strutture del Vaticano che si innalzano lungo la vecchia Aurelia accanto all’ex centro nautico, furono edificate nel 1880 come fonderia.
Un’attività che proseguì per oltre mezzo secolo, e che si interruppe solo con la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra le vecchie fonderie furono trasformate in una distilleria per la lavorazione delle vinacce. E la storia industriale del comparto non si fermò qui. In seguito infatti le stesse strutture ospitarono una una cartiera ed una attività per la realizzazione di infissi in alluminio. Alla soglia del secolo di vita, intorno alla fine degli anni Settanta, iniziò il degrado dell’area, che era sempre rimasta di di proprietà privata.
Nel 1999 infine fu presentato ed approvato il piano di recupero. Nel frattempo la struttura aveva cambiato più di un proprietario, e questo aveva portato alla presentazione di un nuovo progetto di recupero, fatto salvo dal vecchio piano regolatore.
L’attuale progetto prevede fra l’altro un abbassamento delle volumetrie rispetto al piano precedente e una serie di azioni di recupero con l’obiettivo di mantenere una parte di quella che era l’originaria edilizia industriale.
A mantenere all’intera area un’aspetto architettonicamente rivolto alle tematiche dell’archeologia industriale, molto apprezzate negli ultimi anni, saranno fra l’altro la vecchia ciminiera, di cui è previsto il consolidamento, e anche il corpo centrale della struttura, che rimarrà simile all’originale.
In questo conteso però saranno realizzati 56 appartamenti di varie metrature (i più piccoli saranno di 60 metriquadrati), ogni appartamento avrà a disposizione un box interrato ricoperto dai giardini, mentre per garantire la consevazione e la realizzazione di zone a verde pedonabili sono state accorpate tutte le aree di parcheggio. E‘previsto il restauro completo di tutti gli edifici esistenti, e una zona del complesso, sarà collegata direttamente col resto del paese; l’accesso delle autovetture avverrà da via 2 Giugno, in modo da non intralciare il traffico della via Aurelia.
Il piano di recupero degli immobili del Vaticano è stato adottato dal consiglio comunale a metà giugno di quest’anno, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana dell’8 agosto per 45 giorni consecutivi, e l’avviso di deposito del provvedimento è stato pubblicato all’albo pretorio del Comune fino al 21 settembre. In questa fase non sono state presentate osservazioni.